MotoGP | GP Argentina 2023, Gara Sprint: rimonta sensazionale di Brad Binder, sua la gara corta di Termas de Rio Hondo

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
1 Aprile 2023 - 21:16
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Da 15° a primo in dodici giri, il sudafricano si aggiudica la seconda gara Sprint della stagione. Le due Ducati VR46 chiudono il terzetto di testa, Bagnaia e Quartararo solo sesto e nono.


L’esperimento della gara Sprint, per il secondo weekend di fila, si è rivelato un successo e con un vincitore tutt’altro che scontato. Per chi pensava che in una manche così corta fosse impensabile tentare rimonte degne di nota, la prestazione di Brad Binder dovrà essere da monito: partito dalla 15a casella dello schieramento, il sudafricano è scattato magnificamente e già al primo giro si è ritrovato in top five, superando poi gli avversari restanti e aggiudicandosi la seconda gara corta della storia della MotoGP.

Ulteriore motivo di vanto per il #33 è la difesa attuata nei confronti di Marco Bezzecchi, che fino all’ultimo metro ha cercato un sorpasso impedito in tutti i modi dall’alfiere KTM. Tuttavia, la prestazione dello “Scorpione” è stata comunque degna di nota ed il team VR46 Mooney può festeggiare ben due moto nelle prime tre posizioni, grazie anche al terzo posto di Luca Marini.

Un’altra piacevole sorpresa delle prime posizioni è rappresentata da Franco Morbidelli, giunto quarto: dopo un GP del Portogallo da incubo, sulla pista argentina l’italo-brasiliano ha ritrovato uno stato di forma che non si vedeva da almeno due anni ed un’aggressività nelle battaglie necessaria per stare tra i primi nelle Sprint.

“Franky” ha preceduto il poleman Álex Márquez e Francesco Bagnaia, forse la delusione del sabato pomeriggio di Termas de Rio Hondo essendo arrivato solo sesto. Tuttavia, il #1 ha allungato di un punto nella generale su Maverick Viñales (settimo), mentre Jorge Martín e Fabio Quartararo hanno terminato la zona punti.

LA CRONACA

Viste le bassissime temperature e la durata ridotta della gara, la scelta sugli pneumatici per la griglia è parecchio similare: tutti optano per la Medium al posteriore (il compound più morbido per il retrotreno), mentre sull’anteriore quasi tutta la griglia opta per la Hard. Solo i due piloti Pramac, Augusto Fernández ed il poleman Álex Márquez scelgono la media anche per il davanti.

Alla partenza Álex sfrutta bene la prima casella e si mette al comando, mentre alle sue spalle c’è subito un po’ di movimento: Morbidelli parte a razzo dalla seconda fila e taglia in maniera molto brutale la traiettoria a Bezzecchi e Bagnaia, con quest’ultimo costretto a chiudere il gas e a perdere diverse posizioni. Dall’interno si fionda Brad Binder che, dalla quinta fila, è già in quinta posizione (nonostante un leggero contatto con la Ducati #1).

Scattato molto bene anche il duo VR46, il quale però incappa in un contatto al tornante 5, con Bezzecchi perde un’aletta ed un paio di posizioni. Già nel corso del primo giro Morbidelli, dopo lo scatto fulmineo, si mette addirittura al comando superando Álex Márquez nel tratto che va verso curva 8, chiudendo la prima tornata davanti a tutti. Si registra anche il primo ritiro, ovvero quello di Joan Mir per una caduta in curva 7.

Nonostante alcune manovre piuttosto aggressive (come quella di Viñales alle spese di Bezzecchi alla 5, che permette a Bagnaia di recuperare due posizioni), la corsa procede in maniera pulita. Sempre Pecco è pronto a passare anche Márquez per la quarta piazza, ma le bandiere gialle esposte alla 7 per l’incidente di Mir lo costringono a desistere momentaneamente.

Dopo il grande start, Binder ha già superato l’altra Ducati VR46 di Marini ed il sorpasso su Morbidelli, per la testa della gara, giunge nel cambio di direzione 8-9, nella quale a Brad basta incrociare la traiettoria per passare in testa. Si accende anche la sfida a tre tra le due Aprilia factory e la Desmosedici di “Bez”, il quale tiene alle spalle a fatica la coppia Viñales-Aleix Espargaró.

Si entra, nel secondo terzo di gara, in una fase di stallo nella quale i primi sei (Binder, Morbidelli, Marini, Bagnaia, Márquez e Bezzecchi) seminano leggermente il terzetto spagnolo alle loro spalle, completato da Jorge Martín. Del primo gruppo, tuttavia, il più in difficoltà paradossalmente è proprio il campione del mondo in carica, che inizia una scaramuccia con i due compagni di marca alle sue spalle e finisce per essere superato dal #72, ora il più veloce in pista.

Questa lotta a tre distanzia il terzetto di Ducati dai primi tre, ma il ritmo del riminese è abbastanza buono per permettergli un riavvicinamento. A loro volta, le Aprilia ufficiali tornano sulla coda di Bagnaia e Márquez ancora alle prese con il loro duello, ma a quattro giri dalla fine Aleix scivola in curva 8 e abbandona la corsa. Ne approfitta Quartararo, che sale in zona punti.

Sempre al nono giro, le due Ducati del team di Valentino Rossi hanno stretto nella morsa la Yamaha di Morbidelli, che viene attaccato e superato con successo sia da Marini che da Bezzecchi. Il #21 comincia a fare fatica in termini di ritmo e viene presto distanziato, mentre il #72, ora davanti anche al compagno, inizia un disperato riaggancio su Binder, ora in fuga con più di mezzo secondo di vantaggio.

All’inizio dell’ultimo giro, il pilota KTM ha 0″4 di vantaggio su Bezzecchi, ma nel primo settore l’italiano compie un mezzo miracolo e azzera completamente il proprio ritardo, non riuscendo però ad affondare l’attacco alla 5. Il sudafricano si difende con le unghie e con i denti anche alla 7 e alla 11 (nonostante un leggero largo), vincendo così di appena 0″072 sul ducatista.

Marini chiude il terzetto di testa ed è la prima gara che chiude tra i primi tre in MotoGP (anche se non conta a fini statistici come podio), davanti ad un ritrovato Morbidelli, a Márquez e a Bagnaia, superato nel finale proprio dallo spagnolo. Viñales e Martín chiudono in settima ed ottava posizione davanti ad un Fabio Quartararo che non è riuscito, nonostante il riaggancio, a passare i due iberici.

Nella generale piloti, nonostante i soli quattro punti raccolti, Bagnaia allunga di uno nei confronti di “Top Gun” e si porta a 41 punti contro i 28 dell’alfiere Aprilia, mentre Bezzecchi consolida la terza posizione con 25 punti. Grande recupero di Binder, che fa un balzo di quattro posizioni (da ottavo a quarto) ed è ora a quota 22.

Segue la classifica della Sprint Race dell’Argentina e la generale piloti attuale.

Fonte immagine: press.ktm.com

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