MotoGP | GP Aragona: quinta vittoria stagionale di Marquez, doppietta Honda

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Settembre 2017 - 15:49
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Ce lo si aspettava onestamente, ma portare a casa il successo non è mai facile in nessuna condizione e pista. Per la quinta volta quest’anno Marc Marquez incassa un bottino di 25 punti e ottiene il suo 34° successo nella classe regina, 60° in assoluto. Si tratta anche della terza vittoria in MotoGP nel Gran Premio d’Aragona, dopo quelle ottenute nel 2013 e nel 2016. Il weekend di Marc si era inaspettatamente complicato con le cadute del sabato, ma alla fine è riuscito a rispettare il pronostico che lo vedeva favorito, vincendo davanti a Daniel Pedrosa e a Jorge Lorenzo. Il “Camomillo”, dopo un inizio lento, è partito alla riscossa nella seconda metà di gara, mentre Lorenzo ha guidato il gruppo dal primo al quindicesimo giro, non riuscendo a difendersi però dal doppio attacco HRC. Al quarto posto è giunto Vinales, che come a Misano non ha saputo trarre il meglio dalla pole position e non si può di certo dire soddisfatto, visto che l’imperativo qui ad Aragon era di guadagnare punti su Marquez, cosa che non gli è riuscita. Male anche Dovizioso, che ha fatto un po’ il “gambero” negli ultimi giri e ha concluso settimo, dietro anche a un fantastico Valentino Rossi e ad un altrettanto superbo Aleix Espargaro su Aprilia.

Come per la Dunlop in Moto2, la Michelin come spesso è accaduto ad Aragon ha dovuto fare i conti col caldo e con i lunghi curvoni che hanno fatto soffrire le gomme non poco. Tra i big, le Ducati ufficiali hanno scelto delle Soft al posteriore mentre Vinales, nonostante le indicazioni contrarie ricevute nelle libere, ha montato la Hard dietro.

Allo scatto come al solito è Lorenzo ad andare in fuga, seguito dalle due Yamaha ufficiali. Inutile dire come Jorge tenti subito la sua tattica per porre dello spazio rispetto ai suoi avversari, mentre nella lotta interna del team Yamaha Rossi stupisce ancora tutti attaccando e superando senza troppi problemi il compagno Vinales. Maverick è poi attaccato da Dovizioso ed è costretto ad andare lungo al curvone, subendo anche il sorpasso di Marquez partito dalla seconda fila. I primi giri di “Top Gun” non sono per nulla convincenti, tanto che sembra far da tappo al secondo gruppo composto da Pedrosa, Crutchlow, Aleix Espargaro e Mika Kallio, davanti con la KTM alle Aprilia, alle Suzuki e alle Yamaha non ufficiali.

Mentre Vinales dal quinto posto recupera ritmo, Marquez davanti non sembra riuscire a fare il mattatore, prendendosi qualche rischio: prima arriva lunghissimo alla 12 rischiando di centrare pericolosamente Lorenzo, poi arriva largo al curvone e fa lo stesso errore più volte anche alla prima del Cavatappi e alla Bus Stop. Dovizioso tiene bene in terza piazza nonostante i pasticci di Marquez dietro a sé, mentre stupisce ancora Rossi, che tiene anche il ritmo di Lorenzo senza farlo scappare.

Passa la metà gara e la Yamaha, come troppe volte quest’anno, comincia a soffrire con le gomme: prima Vinales scende in sesta posizione attaccato da Pedrosa e pure da Aleix Espargaro, poi Rossi (forse anche dolorante alla gamba) viene passato dal “marziano” e scende in terza piazza, assediato anche da Dovizioso e dal secondo gruppo che si è completamente riagganciato ai quattro in testa alla corsa. Cominciano così due duelli Honda-Ducati, Lorenzo-Marquez e Dovizioso-Pedrosa, che finiscono a vantaggio delle moto giapponesi, nettamente più veloci in questa fase. Il ritmo di Dovizioso, dopo questo sorpasso, crolla vertiginosamente. Nel frattempo Rossi, anche lui passato dal piccolo Dani, ingaggia un duello rusticano col #25, anche a rischio di buttare alle ortiche la gara di entrambi.

Il più veloce in pista però non è Marquez con pista libera, ma Dani Pedrosa che gira sull’1:49.1 addirittura. A tre giri dalla fine è già agganciato a Lorenzo, il quale però stacca molto profondo e non gli dà la giusta occasione per permettergli un ultimo, disperato tentativo di attacco sul leader Marquez. Pedrosa passa il “Por Fuera” a tre giri dal termine, ma l’1.3 di svantaggio sul compagno di squadra è troppo da recuperare in due soli passaggi. Marquez così vince il Gran Premio d’Aragona per la seconda volta consecutiva e, come a Jerez, si tratta di una doppietta Honda Repsol; sempre come in Andalusia, Lorenzo è terzo con la migliore delle Ducati.

Tra Marc e il Dovi ora la situazione si è equilibrata come dopo il Gran Premio d’Austria. Il ducatista è tornato a –16 dalla vetta e per lui sarà una vera impresa battere questo Marquez (a quota 224), contando anche che il prossimo GP, in Giappone nel circuito di casa Honda Motegi, potrebbe diventare un tassello decisivo alla rincorsa verso il sesto titolo del catalano. Vinales, come già detto, ha solo da mangiarsi le mani visto i “miseri” 13 punti raccolti in uno dei suoi tracciati preferiti e il prossimo round di Motegi, teatro l’anno scorso della debacle Yamaha, sulla carta non è a lui congeniale. Pedrosa ha raggiunto il quarto posto in classifica a -54 dal compagno caposquadra e con 3 lunghezze su un Rossi oggi a mezzo servizio, ma ugualmente capace d’impensierire anche il suo ben più giovane compagno.

Nel weekend del 15 ottobre andrà in scena il Gran Premio del Giappone che da prassi si svolge, come dal 2004 in poi, a Motegi. Qui la Honda ha un record molto positivo e così Marquez, che qui ha vinto il titolo l’anno scorso sfruttando i ritiri di Rossi e Lorenzo. Non verrà assegnato il titolo di certo in questo round, ma la possibilità che possa incrementare la sua leadership su Dovizioso e Vinales è altissima.

Ecco qui i risultati del GP e la classifica mondiale della classe regina.

Fonte immagine: motogp.com

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