MotoGP | GP Aragona 2022, la cronaca della gara del Motorland Aragón

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Settembre 2022 - 15:45
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Enea Bastianini ha vinto la 13a edizione del GP Aragona categoria MotoGP.


Segue la cronaca del GP Aragona 2022 classe MotoGP, quindicesima prova del campionato del mondo corsa al Motorland Aragón. La gara, durata ventitré giri, è stata vinta da Enea Bastianini su Ducati Desmosedici GP21 del team Gresini, davanti a Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) ed Aleix Espargaró (Aprilia). E’ la quarta vittoria di Bastianini in MotoGP e nel 2022 e, grazie a questo risultato, Ducati si è assicurata il mondiale costruttori avendo superato i 125 punti di vantaggio su Aprilia e Yamaha.


Le nuvole presenti stamattina vengono spazzate via dal vento e la gara si svolge sotto un sole splendente. La scelta dei piloti sugli pneumatici Michelin è univoca per tutti senza eccezioni, con la Hard davanti e la Medium dietro. 

Alla partenza Bagnaia e Miller mantengono le prime due posizioni davanti ad Aleix Espargaró, mentre Bastianini rimane un po’ intruppato all’interno e scende al quarto posto. Grandi partenze per Brad Binder e Marc Márquez che si posizionano al quinto e sesto posto davanti a Quartararo, fino a che il gruppo non arriva in curva 3: qui Márquez perde per un attimo il posteriore e Fabio, a ridosso di lui, lo prende in pieno e finisce a terra, rischiando di essere anche schiacciato dalla sua stessa moto. Quartararo rimedia un’escoriazione al petto, ma fortunatamente esce di pista sulle sue gambe. 

Il caos prosegue in curva 7 durante il primo giro, con Márquez che si ritrova con la moto danneggiata ed un pezzo della carena di Quartararo incastrato sotto il codone; l’abbassatore posteriore non s’inserisce e lo spagnolo è costretto a decelerare, facendo così scaturire un secondo contatto dal quale cade Taka Nakagami. Lo spagnolo viene miracolosamente evitato da tutti nella discesa verso curva 8, mentre Marc prosegue fino ai box perdendo pezzi della carena e del codone in giro per il tracciato. 

I commissari fanno proseguire la corsa, con Bagnaia in testa seguito da Binder e dal compagno Miller, il quale, all’inizio del terzo giro, recupera la seconda posizione alle spese del sudafricano. Espargaró è quinto sulla prima Aprilia mentre Viñales, rimasto intruppato nel caos del primo giro, è fuori dalla zona punti. 

Dopo aver superato a sua volta la KTM, Enea Bastianini va all’attacco anche di Miller, vedendo Bagnaia che guadagna invece cinque decimi. Il sorpasso sull’australiano giunge nel cambio di direzione 14-15 e consegna la piazza d’onore momentanea al riminese, mentre “Jackass” entra in una fase di crisi che lo rende preda anche di Binder alla 4 e di Espargaró alla 7. 

Al contrario di quanto successo a Misano, stavolta Bastianini non sembra voler attendere per passare il connazionale e, all’ottavo giro, esce decisamente meglio dal curvone finale e passa al comando. La sua leadership dura però poco, per via di un lungo alla 12 che riconsegna a Pecco la testa. Un secondo errore alla 14 allontana ulteriormente Enea, ora a 0”8. 

Dopo questa piccola fase di deconcentrazione, la “Bestia” torna a girare su tempi veloci e si riavvicina a Bagnaia, con mezzo secondo tra i due a dieci giri dalla fine. È in questo momento che il ritmo diventa forsennato e le due Ducati davanti cominciano a seminare Binder e l’intero terzetto d’inseguitori, comprendente anche Aleix Espargaró e Miller.  

Nell’elastico tra i primi due Bastianini sembrerebbe averne di meno, ma la sfida sul cronometro rimane equilibratissima col #23 sempre appiccicato alla coda del #63. A due giri dalla fine, intanto, si risolve il confronto per l’ultimo posto sul podio, col fratello di Pol che affonda l’attacco alla 1, manda leggermente largo Binder e si prende la terza posizione. 

L’attacco di Bastianini si fa attendere ma giunge al ventitreesimo ed ultimo giro, col pilota Gresini che allunga la frenata alla 7, affianca Bagnaia e si prende la leadership. Anche il torinese stavolta tenta di rimanere vicino all’avversario, il quale però esce meglio dalla chicane prima del lungo rettifilo ed allunga in accelerazione. Come a Misano ma a parti invertite, Bagnaia tenta di sfruttare l’accelerazione in uscita dall’ultima curva per passare Bastianini, che però vince con 0”042 di vantaggio sul suo futuro compagno di squadra. 

L’Aprilia di Aleix Espargaró chiude il podio ad oltre 6” dalla coppia di testa, con di nuovo tre marche italiane nei primi tre posti. Segue la KTM di Binder, poi ben quattro Ducati con Miller, Martín, Marini e Zarco, seguiti da Rins sull’unica Suzuki in gara quest’oggi (e rallentato dall’incidente Quartararo-Márquez) e da Marco Bezzecchi sulla seconda Desmosedici del team VR46. 

Nella classifica piloti Bagnaia vola a 201 punti ed è ora a soli dieci di distacco da Quartararo, dopo averne recuperati 81 nelle ultime cinque gare. Mondiale apertissimo per tre piloti con anche Aleix Espargaró a -17 dal franco-siciliano, mentre Enea Bastianini consolida il quarto posto ed è ora a-48 dalla leadership. Ducati conquista invece il proprio terzo titolo costruttori di fila con 346 punti ed un vantaggio di 129 su Aprilia e di 133 su Yamaha. 

Qui i risultati del GP Aragona e la classifica piloti MotoGP attuale. 

Fonte immagine: gresiniracing.com

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