La Suzuki torna alla vittoria dopo oltre un anno, Rins regola il suo ex-compagno della Moto3, autore di un gran risultato. Mir chiude il podio e sale in vetta alla classifica iridata, disastro per Quartararo.
Non in modo drastico come la Moto2, ma anche la classe MotoGP, durante questo Gran Premio di Aragón, ha regalato grandi sorprese, anche in chiave iridata. A Le Mans è stato Danilo Petrucci a vincere, mentre quest’oggi i due piloti che si prendono delle grosse rivincite sono i primi due classificati, Álex Rins e Álex Márquez. Il primo ha conquistato il suo terzo successo in MotoGP, il primo di un’annata ben al di sotto delle aspettative e con tante occasioni perse, considerando anche il mezzo a disposizione; il secondo aveva già raggiunto la piazza d’onore in Francia, ma questa volta l’ha fatto dopo una prestazione ancor più convincente, con pista totalmente asciutta e arrivando in scia al suo ex-compagno di squadra.
La Spagna può festeggiare una fantastica tripletta dei propri colori: in terza posizione è giunto Joan Mir sulla seconda Suzuki, che nonostante abbia dovuto assistere alla vittoria del suo compagno di squadra, può comunque sorridere al pensiero di avere in mano la testa della classifica per la prima volta. Il #36 ha infatti approfittato a pieno delle difficoltà delle M1 sulla lunga distanza, contenendo poi il ritorno di Viñales negli ultimi due giri.
“Top Gun” è comunque lo yamahista meglio piazzato e può lasciare Aragón con un mezzo sorriso, per aver accorciato le distanze dalla testa della classifica. E’ andata nettamente peggio a Fabio Quartararo: dopo la fantastica pole ottenuta al sabato, ci si aspettava comunque un buon risultato dal francese; invece, forse per problemi alla gomma anteriore o forse per gli acciacchi alla spalla sinistra, “El Diablo” è diventato una sorta di chicane mobile durante tutto l’arco del Gran Premio, fino a concludere fuori dalla zona punti. Oltre venti secondi separano Quartararo dai due Álex, mentre la terza Yamaha di Morbidelli è giunta in sesta posizione, venendo superata da Takaaki Nakagami all’ultimo giro.
Il bilancio delle restanti Honda è, infatti, altrettanto positivo: Taka ha concluso con un’altra top five, la seconda in questa stagione dopo il quarto posto di Jerez de la Frontera 2, mentre il compagno Crutchlow ha dovuto combattere a centro gruppo dopo uno start disastroso; l’inglese ha concluso ottavo. Solo 17° Stefan Bradl sulla seconda Honda Repsol, prestazione più deludente del solito considerando il risultato complessivo della Casa di Tokyo.
Decisamente diversa la situazione di casa Ducati. Su una pista apparentemente favorevole, le Desmosedici si sono invece sgonfiate nel giro di pochi passaggi, e nemmeno l’uso delle gomme medie anziché le morbide ha aiutato granché. Dovizioso è il primo dei piloti Ducati in settima posizione, a otto secondi dal vincitore dopo un’altra gara incolore; chiudono la top ten le moto dei team satelliti Pramac ed Esponsorama, con Miller nono e Zarco decimo. Solo 15° Danilo Petrucci, nonostante la buona qualifica, mentre è scivolato al secondo giro Bagnaia.
Altro marchio che esce con le ossa rotte è la KTM. Brad Binder è il primo dei piloti della Casa di Mattighofen ma solo in 11a posizione, con giusto la soddisfazione di aver tenuto il caposquadra Pol Espargaró alle spalle. Iker Lecuona è giunto 14° a soli due secondi dai compagni di marca, tre secondi davanti a Miguel Oliveira che è giunto 16°.
Nonostante la pista amica, anche Aprilia non è andata molto bene. Nemmeno Aleix Espargaró, grande esperto di questa pista, ha terminato molto avanti in classifica, ovvero in 13a posizione. Penultimo, invece, Bradley Smith.
La classifica piloti si accorcia ulteriormente per i primi quattro piloti. Come detto, Mir ora è al comando per la prima volta con 121 punti, nonché sei di vantaggio su Fabio Quartararo. Viñales dista altri sei punti per un totale di 12 dal giovane connazionale, mentre Andrea Dovizioso, nonostante il magro risultato, è ora a -15 dalla vetta.
Tra una settimana questi valori in campo potrebbero essere riconfermati, poiché si correrà di nuovo ad Aragón sulla stessa conformazione di pista. Nel complesso la Suzuki è sembra la migliore nelle ultime gare, ma non bisogna dimenticare anche gli enormi progressi della Honda. Yamaha e Ducati dovranno trovare qualcosa per poter di nuovo tornare a sfidarsi in solitaria.
Qui i risultati del Gran Premio per la classe regina e la classifica piloti aggiornata.
Fonte immagine: motogp.com
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