Segue la cronaca del Gran Premio di Aragón 2020 classe MotoGP. La gara è durata ventitré giri e si è corsa in condizioni d’asciutto. E’ stata vinta da Álex Rins su Suzuki davanti ad Álex Márquez su Honda.
Prima dell’avvio del Gran Premio, totalmente asciutto stavolta, la Michelin comunica le scelte sugli pneumatici: le Yamaha optano tutte per la Soft al posteriore, ma Quartararo va controcorrente e sceglie una Medium davanti rispetto a Viñales, che opta per la morbida. Anche i suzukisti optano per due Soft, mentre Dovizioso e Miller su Ducati scelgono due medie.
Alla partenza Quartararo e Viñales partono abbastanza bene ma le loro traiettorie s’incrociano e finiscono per fare quasi a spallate nell’accelerazione verso curva 1. Morbidelli dalla seconda fila ne approfitta e va al comando, ma finisce troppo largo alla 1 ed è costretto a ricedere le due posizioni ai due futuri compagni di squadra; dalla prima fila è scattato anche Crutchlow, ma l’ingresso viene stretto in una morsa da Rins e Miller e finisce per perdere ben nove posizioni al primo giro, mentre Dovizioso risale all’ottavo posto.
La partenza migliore è però quella di Rins, che dalla quarta fila si è catapultato al quarto posto, superando nel primo tratto anche la Ducati di Miller. Nel corso di questo primo giro le due M1 Petronas lottano duramente per la seconda posizione concedendo a Viñales qualche metro, con Quartararo che mantiene la posizione sull’italo-brasiliano. Al termine del primo giro Álex Márquez, partito abbastanza bene anche lui, attacca e sopravanza “Dovi” per l’ottava posizione.
I metri guadagnati da Viñales al via spariscono in fretta, mentre le Suzuki di Rins e Mir (con in mezzo Miller) sono velocissime sin da subito. Rins sorpassa in curva 4 Morbidelli già al secondo giro, mentre Mir si libera di “Jackass” poco dopo alla curva 7. Nella stessa sezione della pista cade invece Bagnaia che era nelle retrovie, e intanto davanti Quartararo si riavvicina a Viñales.
Poco più indietro la rincorsa di Álex Márquez continua: manco ci fosse il fratello Marc, il campione della Moto2 è il più veloce in pista e supera la Honda LCR di Nakagami. E’ all’attacco anche l’altro Álex della Suzuki, che alla fine del quinto passaggio, nel curvone finale, stringe la traiettoria e sorpassa Quartararo per la seconda posizione. Le M1 sembrano in gran sofferenza in quel punto, tanto che poco dopo Morbidelli attacca Quartararo, in evidente difficoltà, ma i due vengono gabbati da Mir sempre nello stesso punto. Márquez intanto è salito al sesto posto.
La Suzuki #42 recupera sei decimi in un singolo passaggio e, ancora una volta, il sorpasso sul connazionale-rivale della Yamaha giunge all’ultimo curvone. Viñales prova una risposta ma non può fare nulla per controllare Rins, mentre anche Márquez scavalca, un giro dopo l’altro, il duo Petronas SRT.
Dei due il più in difficoltà è sicuramente Quartararo, mentre Morbidelli tenta di tenere la scia degli avversari davanti. Il francese, ben presto, viene raggiunto da Nakagami, che sta girando due secondi più veloce di lui; al contrario delle Yamaha le Honda stanno volando e il giapponese può passare tranquillamente il leader della classifica alla 16. Ben presto Quartararo scende in 11a posizione, e dopo un largo alla 12 perde altre cinque posizioni, finendo fuori dai punti.
“Top Gun” davanti, pur non con la stessa gravità, sta avendo problemi simili; Mir lo raggiunge e il sorpasso arriva sempre nello stesso punto, dopo un primo incrocio di traiettorie nella chicane 14-15. Viñales prova a rispondergli ma non solo non ce la, ma apre la porta a Márquez che al momento sta lottando per raggiungere Rins al comando. Intanto Dovizioso, seppur lontano dalle posizioni che ci si aspettava, sorpassa Miller per la settima posizione.
A nove giri dal termine, nella fase più preoccupante per gli pneumatici, Márquez ha raggiunto il duo Suzuki (a dispetto di qualche sbacchettata in uscita dal curvone 10). Dopo qualche giro di studio, l’hondista va all’attacco superando Mir alla 16, stringendo la traiettoria e prendendosi la posizione. I decimi che lo separano dal #42 sono solo sette con ancora cinque tornate alla fine, ma sul ritmo Rins, con gomme Soft, tiene ancora botta. Intanto Mir perde terreno e rischia di finire nuovamente sotto attacco da Viñales, come sempre molto efficace a serbatoio scarico.
Passa qualche giro prima del primo attacco, ma stavolta al fratello di Marc non va così bene: alla 16 il #73 ristringe la traiettoria per provare la stessa manovra riuscita con Mir, ma dà gas troppo presto perdendo il posteriore e dovendo desistere. Rins può respirare nei successivi due ultimi giri, e nonostante un tentativo in extremis di avvicinarsi alla fine Márquez è costretto alla resa.
Rins quindi vince la sua terza gara in MotoGP dopo quelle di Austin e Silverstone 2019, davanti ad Álex Márquez che colleziona, per la seconda volta di fila, la piazza d’onore. Mir, sornione, è terzo e si prende la testa del campionato, battendo di pochi decimi Viñales e di un paio di secondi la coppia Nakagami-Morbidelli, col giapponese che supera l’italiano sul traguardo. Dovizioso settimo, a oltre otto secondi.
Questi i risultati del GP e la classifica piloti.
Fonte immagine: hondaracingcorporation.com
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