Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) ha vinto per la prima volta ad Austin in classe MotoGP.
Segue la cronaca del GP Americhe, terza prova del Motomondiale 2025 e del campionato MotoGP. A vincere questa gara, durata diciannove giri, è stato Francesco Bagnaia su Ducati Desmosedici del team Lenovo, davanti ad Álex Márquez (Ducati Gresini) e Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46). La partenza, prevista per le 14:00, è stata ritardata di dieci minuti in seguito all’eccessivo numero di piloti in pit-lane a pochi minuti dallo start.
I primi momenti scioccanti del Gran Premio avvengono ancor prima dello start: Fabio Quartararo, durante il giro di schieramento, scivola usando le gomme Slick e arriva in griglia con la tuta segnata, ma ancor più stupefacente quello che accade alla Safety Car, che si schianta sul guardrail dopo un’uscita di pista.
Prima della partenza delle 14:00 c’è molta confusione sulla scelta degli pneumatici da montare: l’asfalto, infatti, è ancora leggermente bagnato e i dubbi sulla resistenza della gomma Rain fino al traguardo sono parecchi.
La griglia si divide in due tronconi bene o male, ma a pochi istanti dalla partenza Marc Márquez, sullo schieramento, scatta a piedi verso il box: lo spagnolo aveva montato le Rain, ma proprio all’ultimo secondo utile decide volontariamente di cambiare idea; Bagnaia vede il compagno di squadra e lo imita subito, correndo a sua volta verso il box.
L’esodo verso la pit-lane coinvolge buona parte dello schieramento e addirittura Maverick Viñales si ritrova a correre sul rettilineo senza moto, dato che i meccanici la stavano portando in pit-lane. Il caos che sta avvenendo e la prospettiva di una partenza dai box con almeno dieci piloti costringe la direzione gara ad esporre la bandiera rossa e a ritardare l’avvio di dieci minuti.
Al secondo start tutti si presentano con gomme slick montate, ma terminato il giro di ricognizione a Viñales si spegne la moto ed il #12 è costretto, suo malgrado, a partire dai box. Il via stavolta è regolare e il poleman Márquez, nonostante qualche problema ad agganciare l’abbassatore anteriore, s’immette per primo in curva 1 seguito dal fratello, mentre Bagnaia lotta contro Di Giannantonio per la terza posizione.
Il torinese regola il romano dall’esterno della curva 2 e si mette all’attacco di Álex, il quale però rintuzza sia il tentativo di sorpasso alla 11 che quello alla 12. Grandi partenze, intanto, da parte di Fabio Quartararo e Brad Binder, rispettivamente in settima ed ottava posizione davanti a Pedro Acosta.
Mentre il Márquez più anziano comincia già a creare un gap su tutti gli altri, dal centro del gruppo si assiste ai primi giri di fuoco di Jack Miller, che come da tradizione interpreta meglio di tutti le condizioni dell’asfalto e sale fino alla quinta posizione, superando anche Franco Morbidelli con un sorpasso chirurgico alla 20; di questa manovra ne approfitta anche Quartararo, che sale al sesto posto.
Le posizioni subito dopo i primi quattro continuano a rimescolarsi, mentre al quinto giro Bagnaia, ben più fiducioso in frenata rispetto ai giorni scorsi, sorpassa Álex Márquez in fondo al lungo rettilineo e stavolta chiude bene la traiettoria, salendo in seconda posizione. Il ritmo di Pecco è buono e quasi paragonabile a quello di Marc, il quale però ha già accumulato oltre 2″ di vantaggio.
Quartararo, intanto, è sprofondato oltre la top ten dopo aver subito un attacco da parte di Acosta alla 11 che l’ha mandato largo, con lo stesso Pedro che sarà autore di un errore alla prima staccata in salita che lo porterà a cadere. Il murciano riparte, ma poi si ritirerà.
Il vero colpo di scena, però, avviene al nono giro: nel pieno del serpentone, Marc Márquez sfrutta eccessivamente il cordolo di curva 4 forse ancora umidiccio, e perde l’anteriore; la moto attraversa in scivolata tutta la pista ed il #93 fa fatica a rialzarla. Tutto il gruppo sfila e lo spagnolo riparte in 18a posizione, ma col cupolino sfondato e la pedana di destra divelta: dopo alcuni giri di perseveranza, “Todo al Rojo” sarà costretto ad alzare bandiera bianca e a rientrare ai box.
Bagnaia raccoglie così la testa della gara con un vantaggio di 1″7 sull’altro Márquez, il quale perde inesorabilmente terreno. Le prime quattro posizioni sono congelate, mentre si accende la sfida per il quinto posto tra Brad Binder e Jack Miller, col primo che supera il secondo. Cade nuovamente Joan Mir alla 12, mentre era in lotta con Enea Bastianini ai margini della top ten. Si ritirerà poi lo stesso Binder, per guasto tecnico alla sua KTM.
L’altro hondista di riferimento, Johann Zarco, è autore di una splendida rimonta che lo porta fino alla settima posizione, ma la gomma Soft anteriore montata dal francese comincia a presentare il conto negli ultimi sette giri di gara. Fermín Aldeguer, sulla seconda Ducati Gresini, dopo un lungo duello ha la meglio sul francese ed il successivo della lista è Marco Bezzecchi, che supera l’alfiere LCR alla 12 dopo un bellissimo scambio nelle prime due curve.
Dopo esser stato passato anche da Bastianini, Zarco perde il davanti al tornantino 12 e butta via una buonissima gara, ma lascia ancora più l’amaro in bocca l’errore di Aldeguer. Il rookie, dopo esser stato tra i più veloci in pista ed aver passato Miller con un incrocio millimetrico, scivola alla 16 e butta al vento una potenziale top five.
Gli ultimi giri sono una formalità per Bagnaia, che va a vincere il GP Americhe per la seconda volta, la prima in MotoGP a distanza di sette anni dal successo conquistato in Moto2 nel 2018. Álex Márquez gioisce per il secondo posto dopo aver resistito al rientro di Di Giannantonio nel finale, il quale è comunque ottimo terzo.
Morbidelli è quarto sulla seconda Ducati VR46 e completa il filotto delle prime quattro Desmosedici, con Miller autore di una splendida gara conclusa al quinto posto. Completano la top ten Bezzecchi, Bastianini, Luca Marini, Ai Ogura e Quartararo, mentre sono a punti anche Álex Rins, Raúl Fernández, Augusto Fernández, Viñales e Savadori.
Guardando il punteggio, Álex Márquez è primo in campionato per la prima volta nella top class con 87 punti ed uno solo di vantaggio sul fratello maggiore, mentre Bagnaia recupera terreno ed è a -12 dalla vetta. Morbidelli rimane quarto nel mondiale a -31 dal pilota Gresini, poi Di Giannantonio ad ulteriori 11 punti di ritardo. Ogura e Zarco sono i primi non-ducatisti, appaiati con 25 punti.
Qui i risultati del Gran Premio delle Americhe e la classifica piloti attuale.
Fonte immagine: mediahouse.ducati.com
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