MotoGP | GP Americhe 2025: il caos alla prima partenza, la bandiera rossa ed il regolamento non rispettato. Webb: “Scelta dovuta a ragioni di sicurezza”

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 2 Aprile 2025 - 09:00
Tempo di lettura: 4 minuti
MotoGP | GP Americhe 2025: il caos alla prima partenza, la bandiera rossa ed il regolamento non rispettato. Webb: “Scelta dovuta a ragioni di sicurezza”
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Le mancate sanzioni ai piloti corsi in pit-lane a meno di tre minuti dalla partenza stanno sollevando diverse polemiche dopo Austin.


Il GP delle Americhe 2025 della classe MotoGP non verrà ricordato solo per l’errore di Marc Márquez e la prima vittoria stagionale di Francesco Bagnaia, ma anche (e soprattutto) per ciò che è accaduto a pochi minuti dalla partenza programmata per le 14:00.

Lo scatto da centometrista del #93 verso la pit-lane, seguito a ruota da Pecco e poi da alcuni altri piloti, ha portato all’esposizione della bandiera rossa e al ritardo della partenza, posticipata di dieci minuti in seguito ad una Quick Start Procedure. Sta diventando virale il video del colloquio tra Márquez ed il suo ingegnere di pista Marco Rigamonti sullo schieramento, nel quale Marc elabora la strategia del cambio moto improvviso appena dopo la fine dell’inno nazionale.

La chiamata della Race Direction, però, cozza con ciò che dice il regolamento sportivo nella sua ultima versione, più precisamente all’articolo 1.18.7 ai paragrafi 7 ed 8. Ecco la traduzione: “Tutte le modifiche devono essere completate entro l’esposizione del cartello dei tre minuti [alla partenza, n.d.r.]. Dopo l’esposizione del suddetto, i piloti che desiderano ancora apportare modifiche dovranno spingere la propria moto verso la pit-lane. Tali piloti e le loro moto devono essere fuori dalla griglia e in pit lane prima dell’esposizione del cartello del singolo minuto [alla partenza, n.d.r.], fino al quale possono continuare ad effettuare aggiustamenti o cambiare moto (previsto solo per la MotoGP). Tali piloti inizieranno il giro di riscaldamento dalla pit-lane e partiranno in fondo alla griglia, a condizione che, nella sola classe MotoGP, non vengano effettuati cambi di pneumatici dovuti alle condizioni meteorologiche”.

“I piloti della MotoGP che dovessero effettuare un cambio gomme in questo momento per via delle condizioni meteo (da Rain a Slick o viceversa, sia all’anteriore che al posteriore o entrambi), rispetto ai pneumatici usati quando hanno lasciato la griglia (se viene utilizzata la stessa moto per iniziare la gara) o
rispetto ai pneumatici utilizzati nella loro ultima uscita per il giro di ricognizione (quando viene utilizzata una moto diversa per iniziare la gara), inizieranno il giro di riscaldamento dalla pit-lane, si schiereranno sulla loro posizione in griglia di qualificazione e sconteranno un Ride Through quando richiesto dalla Direzione Gara (solitamente entro i primi tre giri della gara).”

Come si può constatare dalla parte in grassetto, quest’ultima sezione non è stata rispettata da parte della direzione gara. Anziché lasciare che i piloti desiderosi di cambiare gomme o moto si muovessero verso la pit-lane, si è deciso di esporre la bandiera rossa e svincolare i suddetti da una possibile penalità, che avrebbe fortemente compromesso le loro gare.

In merito a ciò, sul sito della Federazione Internazionale di Motociclismo Mike Webb, capo della Race Direction, ha spiegato il perché di questa decisione: “Abbiamo optato per il ritardo della partenza e poi per la procedura di ripartenza rapida per motivi di sicurezza. Dato il numero di piloti, moto e personale dei box in griglia e nell’area della corsia box, era impossibile iniziare il giro di riscaldamento. Una nuova partenza di gara era il modo più sicuro per rispondere alle circostanze senza precedenti all’inizio del Gran Premio. Analizzeremo la situazione insieme ai team e riesamineremo i regolamenti”.

Sull’eccessivo numero di persone e mezzi presenti in quel momento concitato, non si può che confermare la cosa: la mole di tecnici e non che si stava muovendo tra griglia e pit-lane per trasportare moto, generatori, gomme e quant’altro era grossa e sarebbe stato impossibile vedere il completamento delle operazioni entro i sessanta secondi antecedenti al via, tanto da aver creato situazioni confusionarie paradossali, come quella capitata a Maverick Viñales (rimasto a piedi in griglia, visto che il suo team si stava portando via la sua KTM).

La scelta di voler optare per la ripartenza rapida ha, tuttavia, falsato il risultato finale ed ha rappresentato un’ingiustizia sportiva verso coloro che, invece, avevano deciso di rimanere in griglia rimanendo fedeli alle proprie scelte originali. Tra questi Brad Binder, Ai Ogura ed Enea Bastianini, i quali avevano montato gomme Slick da subito ed erano già in una condizione più agevole rispetto a chi, invece, ha voluto montarle in corsa. Lo stesso Davide Brivio, team manager di Aprilia Trackhouse, ha esposto le proprie ragioni ed enunciato gli errori della Race Direction in un’intervista con Giovanni Zamagni.

Un episodio, dunque, che poteva esser gestito decisamente meglio con più calma, magari solo ritardando la partenza e permettendo, a chi effettivamente era convinto del cambio gomme/moto, di compierlo anche a costo di ricevere una penalità, ma dando il giusto merito a chi, invece, era sicuro sin da subito di cosa avrebbe voluto fare.

Fonte immagine: mediahouse.ducati.com

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