MotoGP | Gigi Dall’Igna commenta la gara di Silverstone del team Ducati Lenovo: “Márquez ha ribaltato la situazione, non ci sono giustificazioni per Bagnaia”

Autore: Alyoska Costantino
AlyxF1 alyoska.and.myself
Pubblicato il 28 Maggio 2025 - 07:30
Tempo di lettura: 4 minuti
MotoGP | Gigi Dall’Igna commenta la gara di Silverstone del team Ducati Lenovo: “Márquez ha ribaltato la situazione, non ci sono giustificazioni per Bagnaia”
P300
Home  »  MotoGPMotomondiale

Nella giornata di ieri hanno fatto scalpore le parole usate da Dall’Igna su Instagram, in riferimento al weekend del torinese.


All’inizio della stagione 2025 ci si aspettava che il team Ducati Lenovo, con la coppia di campioni MotoGP formata da Marc Márquez e Francesco Bagnaia, potesse dominare in lungo e in largo l’annata in barba agli avversari, sia gli altri ducatisti privati che le Case rivali. Questa convinzione ha però vacillato fortemente dall’arrivo in Europa e a Silverstone è stata completamente smentita.

A dire il vero, le prestazioni di Marc Márquez da inizio stagione sono state sempre da assoluto protagonista e le nove vittorie ottenute tra Gran Premi e Sprint Race ne sono la conferma. Dall’altra parte del box, invece, Pecco Bagnaia non ha mantenuto i suoi soliti standard visti nel quadriennio precedente, lamentando una mancanza di feeling all’anteriore che non gli sta permettendo di esprimersi nel suo punto più forte, ovvero la staccata.

Durante il Gran Premio di Gran Bretagna queste difficoltà di Bagnaia sono state evidentissime ed accentuate da l’uso di un set-up che, nella gara Sprint, ha consumato oltremodo la gomma posteriore (a detta di Davide Tardozzi ai microfoni di Sky Sport), mentre nella corsa della domenica, dopo la ripartenza in seguito alla bandiera rossa, Bagnaia è stato costantemente in difesa senza potersi difendere dagli attacchi degli altri piloti, fino alla scivolata alla Luffield e al conseguente ritiro. “Nuvola Rossa” ha lamentato, alle interviste successive, una gomma posteriore che non lo stava supportando (gomma che era stata sostituita dopo il primo start), comunque elogiando il lavoro del proprio team che sta facendo tutto quello che è in proprio potere per permettergli di riavere la fiducia sul davanti smarrita dal 2024.

Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, nella giornata di ieri ha pubblicato un post sul proprio profilo Instagram come resoconto del weekend di Silverstone del proprio team; segue la traduzione: “Silverstone conferma tutta la sua imprevedibilità, oggi ancor di più per via della bandiere rossa, del vento forte, delle cadute, degli imprevisti tecnici e delle ripartenze. Per noi è stata una domenica piuttosto complicata. Ciononostante, è stata apprezzabile la prestazione di Marc che, pur essendo in difficoltà, è riuscito a ribaltare la situazione con una rimonta che l’ha portato ad un ottimo terzo posto. Pecco ha vissuto un’altra domenica negativa e non ci sono giustificazioni, ognuno deve fare la sua parte e ognuno deve sentirsi pienamente responsabile”.

Un commento, se riferito soprattutto al pilota, che definire al vetriolo è poco nei confronti del pilota torinese, nonché il pilota che ha riportato la Casa di Borgo Panigale al titolo dopo ben quindici anni di digiuno. Uno scaricabarile pubblico su cui sarà difficile glissare, da parte del #63 e di chi l’accompagna: di certo un pilota ha bisogno di essere scosso in certe situazioni per poter performare al meglio, ma questo non deve diventare una gogna pubblica.

Su cui invece Dall’Igna ha glissato, invece, è la storia della gara vista a Silverstone: non va infatti dimenticato che Márquez, pur giungendo terzo con una bella rimonta, alla prima partenza stava cestinando il terzo Gran Premio su sette con una caduta mentre si trovava in testa già con margine, seppur causata, a suo dire, da una folata di vento improvvisa mentre affrontava Maggotts. La bandiera rossa per olio in pista alla chicane Vale-Club ha fatto un grosso regalo all’otto volte iridato, dandogli una seconda chance.

Altra cosa su cui si sta sorvolando è la natura della moto di cui dispongono Bagnaia e Márquez: durante i test invernali si è deciso di riprendere molto della Desmosedici GP24 (motore e telaio su tutto) per poter avere una base consolidata col quale gareggiare vista la bontà del progetto 2024, ma le difficoltà lamentate da Pecco e anche quelle che Marc ha sperimentato a Silverstone per la prima volta, col #93 che ha fatto molta fatica a tenersi dietro Morbidelli ed il fratello Álex durante il GP, sono sintomo di come qualcosa sia andato fortemente storto durante la creazione della “nuova” moto.

Tornando ai piloti, questa disparità di trattamento, certamente dovuta alle inerzie completamente opposte dei due lati del box, è sotto gli occhi di tutti ed il team Ducati, dopo anni in cui ha “rigato dritto” e difeso i propri piloti anche nei momenti più complicati (anche quelli dello stesso Bagnaia nel 2022, quando si è ritrovato a -91 punti dalla generale dopo il Sachsenring), pare tornata ad essere la squadra pronta a scaricare in tempo zero quando le cose non vanno come ci si aspetta.

Fonte immagine: mediahouse.ducati.com

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA