“Diggia” correrà un’altra stagione in Moto2 nel 2021, passando alla Kalex del team Gresini. In Speed Up correrà Yari Montella.
Le scelte del mercato piloti delle classi più piccole stanno in qualche modo inficiando anche il mercato piloti MotoGP degli anni futuri. Se per il 2021 le accoppiate piloti-squadre della classe regina sembrano quasi tutte completate (mancano all’appello solo la seconda sella dell’Aprilia, in attesa che arrivi un responso sul caso di doping di Andrea Iannone, e la seconda del team LCR, che pare certa per Takaaki Nakagami), per il 2022 c’è ancora molto margine di scelta.
Il team Gresini ha scelto di giocare d’anticipo: tra due anni, su una delle proprie MotoGP, Fausto Gresini schiererà Fabio Di Giannantonio, già suo pilota in Moto3 e con cui aveva conquistato il secondo posto nel mondiale piloti del 2018, alle spalle dell’altro pilota Gresini Jorge Martín.
La promessa della MotoGP nasce, in primis, dal futuro abbandono di Di Giannantonio al team Speed Up di Luca Boscoscuro. Dopo un 2019 promettente, da “Diggia” ci si aspettava un importante salto di qualità per il 2020, che però non è arrivato. Nella prossima stagione sarà Yari Montella, attuale dominatore nel CEV Moto2 proprio su Speed Up, a prendere il posto del romano.
Il contratto che lega Gresini a Di Giannantonio è difatti biennale: il 2021 verrà disputato ancora nella classe di mezzo sulla moto che attualmente utilizza Niccolò Bulega, con cui condividerà il box nell’anno venturo. Incerto invece il mezzo con cui Di Giannantonio correrà in MotoGP: sulla carta Gresini dovrebbe ancora schierare delle Aprilia RS-GP, ma la Casa di Noale potrebbe affrontare l’obbligo di una scelta, ovvero fare schierare un proprio team factory oppure abbandonare definitivamente i prototipi, magari per concentrarsi al 100% sull’ormai vociferato ritorno in Superbike.
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