A partire dal GP di Gran Bretagna di Silverstone, gli pneumatici dei piloti MotoGP verranno, prima della Sprint e del Gran Premio, messi sotto controllo. Ideato un sistema di penalizzazione graduale.
Lo scandalo sulle pressioni degli pneumatici scoppiato a Jerez 2022 aveva fatto rizzare le antenne ai vari attori sulla scena del Motomondiale e, tra la passata stagione ed il 2023 in corso, le discussioni sull’implemento di un sistema di monitoraggio per le gomme sono diventate sempre più concrete.
Alla fine, si è arrivati ad una soluzione: a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna del 4-6 agosto, in programma a Silverstone, debutterà il Tyre Pressure Monitoring System, un sistema univoco di verifica dei bar di pressione delle gomme Michelin che sarà utilizzato da ogni squadra. La sua introduzione è stata pattuita tra la FIM, il direttore tecnico Danny Aldridge e la MSMA, quest’ultima in rappresentanza delle Case.
Questo sistema, già in preparazione ad inizio stagione, andrà a braccetto con una scala di penalizzazione ideata appositamente per sopperire al debutto a stagione in corso del nuovo metodo di misurazione. Se normalmente un’infrazione tecnica porterebbe alla squalifica, per le prossime gare, in caso d’irregolarità rilevate dal Monitoring System, ci saranno delle reprimende alla prima infrazione, 3″ di penalità in gara alla seconda, 6″ alla terza ed infine 12″ alla quarta. La speranza è di non scoprire cosa accadrebbe in caso di quinta infrazione non prevista da questa scala di penalità.
Il controllo della pressione col nuovo sistema verrà effettuato solo prima del via delle Sprint Race e dei Gran Premi, mentre per le altre sessioni i team potranno continuare ad utilizzare i vecchi sensori propri, almeno fino a nuovo ordine. Il nuovo sistema, inoltre, non verrà sfruttato per Moto2, Moto3 e MotoE.
Fonte immagine: Twitter / Jorge Martín Almoguera
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