Il ritiro di Jorge Lorenzo a fine 2019, con ancora un anno di contratto con Honda che non verrà però sfruttato dal maiorchino, ha riaperto clamorosamente il mercato piloti della MotoGP in quel di Valencia, alla caccia di quella sella rimasta vacante in uno dei team più forti della storia del Motomondiale, Honda Repsol. La squadra che festeggerà, nel 2020, venticinque anni dal debutto in MotoGP, questa sera ha fatto la sua scelta.
Álex Márquez, campione del mondo della Moto2 quest’anno, nel corso dell’estate aveva firmato per continuare la sua partnership col team Marc VDS, che sarebbe arrivata a ben sei stagioni nella classe di mezzo. L’uscita di scena di Lorenzo ha però aperto un varco allo spagnolo per l’ingresso nella classe regina, varco che, si dice, anche Marc Márquez pare aver “allargato” appositamente per il fratello. Il peso mediatico dell’otto volte campione del mondo potrebbe esser stato fondamentale per questo discusso (e discutibile, per certi versi) passaggio, ma sono solo supposizioni e voci. In ogni caso, Álex si prepara a seguire le orme del fratello, vincendo il titolo Moto2 e poi passando alla RC213V ufficiale. Il contratto che lo lega a Honda è di un solo anno.
Non è la prima volta che il bicampione del mondo sale sulla Honda: anche a fine 2014, nei test di fine campionato, gli venne permesso di guidare la Honda del fratello come premio per il titolo conquistato in Moto3. Dal 2020 avrà la possibilità invece di farlo per tutta la stagione per dimostrare, eventualmente, quali sono le sue vere capacità e per togliersi di dosso l’etichetta del “raccomandato”. Saranno quindi tre i piloti provenienti dalla Moto2, con Álex Márquez che si aggiunge a Brad Binder e Iker Lecuona.
Fonte immagine: motogp.com
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