Avete mai giocato con un videogame che vi permette di “vivere” una stagione che sostanzialmente non è mai partita?
Ecco, MotoGP 20 è già entrato nella storia perché, seppur in versione non ancora completa (arriveranno patch in futuro) ha permesso a noi appassionati di motori e gaming di poter assistere, anche se in modo virtuale, al mondiale 2020 della MotoGP (nonché di Moto2 e Moto3). Un deciso miglioramento rispetto ai capitoli precedenti quello che casa Milestone ha compiuto con il suo nuovo lavoro a due ruote.
60 fotogrammi al secondo che consentono di godere e vivere una reattività e fluidità della moto soprattutto alle alte velocità. Milestone ha lavorato sulla modalità carriera, con spunti simili a quelli che ritroviamo nei recenti capitoli firmati Codemasters con Formula 1. Nuova anche la modalità “storica”, che mi ha lasciato leggermente perplesso.
La schermata di avvio di MotoGP 20 consente di accedere a cinque voci principali. La prima è la modalità veloce, che include la possibilità di correre con un singolo Gran Premio, effettuare una prova a tempo o iniziare un intero campionato con il nostro pilota preferito. Indubbiamente la Carriera è quella che ha ricevuto il maggior lavoro di sviluppo dal team italiano. La possibilità di iniziare nella categoria di nostro piacimento (MotoGP, Moto2, Moto3), con contratti firmati anche con team nuovi e non reali ma realizzati in maniera perfetta, è un qualcosa che rende la carriera più accattivante. L’assunzione di personale e l’assegnazione delle varie figure allo sviluppo e alla ricerca, con inclusi i test invernali di Sepang (novità che ho gradito tantissimo), arricchiscono questa esperienza.
Diverse le possibilità che la modalità multigiocatore può offrire: la selezione di una lobby, la creazione di partite pubbliche o private, la modalità Direttore di Gara e la novità dei bot che possono aumentare le stanze in assenza di sufficienti giocatori reali.
Diversa rispetto a quella dello scorso capitolo la modalità storica. In MotoGP 20 vengono proposte ogni giorno delle sfide di difficoltà differenti che permettono di sbloccare dei crediti per acquistare moto e piloti del passato. In questo caso, oltre ad un livello piuttosto complicato delle sfide, le 500cc meriterebbero una revisione del loro comportamento: domarle è difficilissimo e la classica “imbarcata” quando si dà gas è eccessiva, quasi “ignorante”. MotoE e Red Bull Rookies Cup torneranno grazie un aggiornamento gratuito. Ottima la personalizzazione attraverso un editor di piloti, caschi, tute, livree, numeri team e adesivi. La possibilità di sbizzarrirsi con colori e disegni è davvero interessante.
Il gameplay, soprattutto con la nuova frenata e i danni, rende MotoGP 20 meno prevedibile rispetto al passato. Non è facile adattarsi a questi cambiamenti, anche se li possiamo modificare con l’aiuto dell’elettronica tramite diversi parametri. I danni meriterebbero più attenzione in futuro perché ancora troppo sommari e non precisi in cosa si è effettivamente rotto. La frenata, nelle prime ore di gioco, potrebbe mettere davvero in grande difficoltà. “Chiudendo” troppo l’anteriore, staccando forte e tardissimo, il rischio di finire a terra diventa abbastanza alto. Una volta presa la misura, la moto diventa però più divertente e fluida da guidare in particolare nei cambi di direzione e in trazione. Anche se la prima impressione può essere quella della “pesantezza” in realtà, rispetto ai capitoli precedenti, il miglioramento è netto.
“A.N.N.A.”, l’intelligenza artificiale basata sul machine learning che lo scorso anno ha cambiato di tanto il modo di correre dei piloti guidati dalla CPU, è stata ulteriormente migliorata. In MotoGP 20 la personalità dei motociclisti si fa notare ancora di più, con gare più divertenti e imprevedibili. Gli avversari cambiano punto di frenata, allungano la staccata, vanno in difficoltà quando finiscono le gomme e compiono errori che stravolgono le gare.
La grafica non impressiona anche se il livello è comunque piuttosto alto. Apprezzabile l’attenzione ai dettagli, che rende l’esperienza sostanzialmente più bella da vedere e da vivere. Alcuni movimenti dei piloti in pista sono comunque spettacolari, soprattutto con angoli di piega elevati e nei cambi di direzione.
In conclusione MotoGP 20 è un capitolo che rispetto al passato progredisce in maniera importante, in un percorso di crescita costante e apprezzabile. Un gameplay che dopo qualche chilometro percorso in pista regalerà soddisfazioni. VOTO 8.
Immagini: MotoGP 20
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