Moto3 | GP Stiria: Celestino Vietti al primo centro in carriera

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
23 Agosto 2020 - 13:10
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Grande gara dell’italiano, che batte il connazionale Arbolino per meno di mezzo secondo. Quinto Arenas, McPhee k.o. Podio completato da Ogura.


Dopo un primo weekend austriaco non proprio facilissimo per gli italiani in Moto3, il tricolore è tornato in cima al podio della classe leggera. Merito di Celestino Vietti, al suo primo successo in carriera: il pilota del team Sky VR46 ha condotto una gara a tratti difficile, a causa anche di qualche limite di rapportatura del cambio della moto, riuscendo però a imporre il suo ritmo negli ultimi due giri evitando un attacco dal connazionale Tony Arbolino, giunto secondo. Il risultato del pilota del team Snipers potrebbe essere sub iudice per un lungo all’ultima curva dell’ultimo giro, ma avendo perso terreno anziché averne guadagnato la piazza d’onore dovrebbe essere al sicuro.

Terza posizione per Ai Ogura, che finalmente comincia a limare leggermente il gap in classifica di Albert Arenas, oggi al suo primo arrivo stagionale fuori dal podio, in quinta posizione. Non ne ha saputo approfittare John McPhee, caduto al penultimo giro proprio mentre era alle spalle dello spagnolo.

LA CRONACA

Nonostante le previsioni, il cielo non minaccia pioggia e c’è solo uno strato di nuvole bianche a coprire il sole.

Alla partenza Arbolino parte benissimo dalla seconda fila e già in curva 3 si mette al comando seguito dal poleman Rodrigo, da Fernadez e da Suzuki. Masia, scattato 18°, è un fulmine nelle prime tre curve ma alla 4 arriva molto largo, perdendo un sacco di tempo e scendendo nelle ultimissime posizioni. Sempre al primo giro, Vietti (partito peggio del connazionale) è in lotta con Deniz Öncü, con il quale entra in contatto in uscita dalla chicane Würth.

All’inizio del secondo giro  i primi quattro piloti, capitanati da Arbolino, hanno già un discreto margine sugli avversari che compongono il secondo gruppo. In questo c’è Arenas ottavo, che perde tra l’altro un paio di posizioni a seguito di un lungo alla Remus. La retrocessione del capoclassifica va in contrapposizione con la risalita di Ogura sul gruppo dei primi e con quella di Darryn Binder, sesto al termine del terzo giro. Il sudafricano perde però la moto alla 3, ricreando nuovamente un leggero buco tra i primi tre e il secondo gruppo.

Rodrigo è secondo ma per diversi giri non riesce ad attaccare Arbolino, forte di una gran staccata e di una velocità di punta notevole. Ne approfitta ben presto Binder che risale terzo, per poi tentare di passare Rodrigo in curva 3. Le due manovre da segnalare sono il doppio sorpasso di McPhee su Rodrigo e Binder alla 3 e il passaggio all’esterno di Suzuki fatto da Vietti alla Niki Lauda Kurve. Finalmente la leadership cambia al settimo giro con Rodrigo che supera Tony, ma poco dopo i primi quattro si ritrovano affiancati verso curva 9, dove Rodrigo entra in contatto con Arbolino e permette a Vietti di guadagnare un’ulteriore posizione.

Nonostante lo spavento, in un paio di giri il pilota Snipers torna davanti, mentre Vietti viene ricacciato in settima posizione. L’italiano di Sky Racing non è l’unico in difficoltà, poiché anche Fernandez arriva lungo alla 1 e scende in 12a posizione; nel giro successivo è il turno di Jeremy Alcoba, che scivola alla Remus salutando la contesa a dieci giri dalla fine. Anche Arenas non riesce a districarsi dal gruppo nella lotta per le prime posizioni ed è solo 11°. Stanno invece risalendo le due KTM Tech3 di Ayumu Sasaki e Deniz Öncü, col giapponese che si mette addirittura secondo tra i due italiani e il turco che, nonostante un lungo, relega McPhee al settimo posto.

Vietti, al contrario di Arbolino, ha forse dei rapporti troppo corti ed è costretto a delle gran staccate per tenere a bada sia Sasaki che l’hondista del team Snipers. Poco più indietro Arenas e Binder stanno lottando tra loro, col primo a uscirne vincitore e il secondo che invece scende al fondo top ten, prima di un secondo errore che gli fa perdere ulteriore tempo. A cinque giri dalla fine, lo spavento più grande: in fondo al rettilineo principale, Deniz Öncü si scompone in staccata e centra in pieno la KTM gemella di Ayumu Sasaki, costringendo al ritiro entrambi per il malumore del team Tech3. Nonostante Öncü venga portato via in barella, la direzione gara fa continuare la corsa, con Vietti e Arbolino ancora al comando.

A tre giri dalla fine il momento topico della gara: Vietti passa al comando alla 9 e Arbolino risponde sul rettilineo in salita verso curva 3, dove anche Ogura si affaccia all’interno dei due italiani. Vietti stacca tardi e con un block-pass rimette Arbolino secondo, mentre Ogura va largo e scende in terza posizione, rimanendo a lottare con McPhee e gli altri. Lo scozzese scivolerà il giro dopo in curva 9 mentre era in sesta posizione, ma davanti i due italiani prendono vantaggio all’inizio dell’ultimo giro. Vietti riesce a resistere stavolta alla velocità di punta di Arbolino, resistendo anche al suo ultimo disperato tentativo in curva 9.

Vince quindi Celestino per quattro decimi, davanti ad Arbolino e a Ogura. Quarto posto per Gabriel Rodrigo al miglior risultato stagionale, davanti ad Arenas che mantiene la sua leadership in campionato, a Binder e a Suzuki. Solo ottavo Raul Fernandez, mentre Stefano Nepa ottiene un ottimo nono posto davanti a Sergio García.

La classifica iridata vede ora Arenas con 106 punti, 25 di vantaggio su Ai Ogura che è tornato a essere il primo inseguitore. Nonostante lo “zero” McPhee rimane terzo, davanti alla coppia Vietti-Arbolino che guadagnano due posizioni su Suzuki e Fernandez. Ottavo Rodrigo, che passa un Masia che oggi ha ottenuto solo due punti.

Qui i risultati della gara e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: Twitter / Sky Racing Team VR46

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