Insaziabile il pilota del team MTA, dopo Austin conquista anche i 25 punti di Jerez de la Frontera; 700a vittoria per la Spagna nel Motomondiale. Dietro Ortolá chiudono Alonso e Masiá, Sasaki quarto.
A chi pensava che il successo ottenuto negli Stati Uniti fosse stato soltanto fortuito, Iván Ortolá ha risposto nel migliore dei modi durante il Gran Premio di casa a Jerez de la Frontera. A vincere il GP Spagna 2023 classe Moto3 è stato proprio l’alfiere di punta della squadra Angeluss MTA, che colleziona altri 25 punti dopo quelli realizzati ad Austin e si avvicina alla testa della classifica generale.
Il #48 ha anche raggiunto un traguardo storico per la Spagna nel Motomondiale, ovvero il 700° successo nel Circus; un onore che sarebbe potuto andare a molti altri durante questa gara, visto il gran numero di ispanici nel gruppo di testa. In mezzo a loro, però, si è districato egregiamente anche David Alonso, il debuttante del team Aspar: il #80 ha mitigato la delusione della squadra per il ritiro patito da Ryusei Yamanaka chiudendo al secondo posto, ottenendo così il primo arrivo nei primi tre per un pilota colombiano.
Jaume Masiá ha terminato al terzo posto con la prima Honda, gestita dal team Leopard. Nonostante le premesse, questo Gran Premio non ha stravolto le classifiche iridate come ci si aspettava: Daniel Holgado, sesto, ha sì guadagnato dei punti nella generale tenendo la testa del mondiale tutta per sé, ma viste le difficoltà patite da Diogo Moreira (decimo) il vantaggio in termini di punti sarebbe potuto essere ben più cospicuo. Torna a punti anche Ayumu Sasaki, quarto.
LA CRONACA
Al via Deniz Öncü scatta bene dalla pole position e mantiene il comando in curva 1 resistendo all’attacco di Ortolá, il quale viene quindi sorpreso da Daniel Holgado che, dalla seconda fila, balza al secondo posto alle spalle del pilota turco. A completare la top five ci sono Ryusei Yamanaka e Romano Fenati, mentre Moreira non è partito molto bene e si ritrova intruppato ai margini della zona punti.
Holgado passa al comando in tempo zero al secondo giro superando Öncü sul rettilineo verso curva 6, tentando un immediato forcing per sfilacciare il gruppo degli inseguitori. Il piano riesce con quasi tutti i concorrenti, eccezion fatta per Ortolá, che s’incolla alla ruota del connazionale.
Chi appare davvero in crisi in questa fase è Öncü, che finisce paradossalmente per fare da tappo a chi lo segue anziché permettere il riaggancio sui due spagnoli davanti. Questo permette ai vari Masiá ed Artigas di recuperare, col pilota Leopard che sul dritto scavalca sia il #43 che Romano Fenati, meno veloce rispetto a questi piloti.
Anche Yamanaka riesce a risalire la china mettendosi alle spalle di Öncü e Masiá, poco prima del sorpasso cattivo da parte di Jaume su Deniz alla curva Crivillé. Il giapponese farà lo stesso scavalcando il pilota Ajo e i due nuovi inseguitori tentano, con successo, il riaggancio sul duo di testa. Cade intanto David Salvador, dopo un tremendo highside in curva 6.
La bella gara di Yamanaka, risalito addirittura al secondo posto dopo essersi liberato di Masiá e Ortolá, finisce al settimo giro: un problema al cambio lo mette fuori gioco ed il pilota giapponese non nasconde la propria frustrazione al rientro ai box. L’addio di Ryusei permette ad Holgado di mantenere ancora la testa del gruppo facendo ritmo, mentre il suo rivale Diogo Moreira è solo 13° dopo un errore che gli fa perdere quattro posizioni.
Il gruppo dei primi, intanto, si amplia coi rientri di Artigas, Alonso e Rueda. Di questo terzetto è l’alfiere di CFMoto il più intraprendente, tanto da salire sul podio virtuale dopo il sorpasso ai danni di Ortolá; Masiá, nel frattempo, rompe il ritmo del #96 mettendosi in testa.
Mentre si ritirano Riccardo Rossi e Kaito Toba per due cadute in curva 6 a distanza di pochi giri, Holgado a metà gara riesce a rimettersi in testa seguito da Artigas, il quale si è inserito in mezzo tra lui, Masiá ed Ortolá. Il tandem tra gli spagnoli prosegue ancora per qualche giro, ma il ritmo si abbassa di conseguenza permettendo la rimonta anche di Ayumu Sasaki, Tatsuki Suzuki ed un redivivo Öncü, il quale però ha la Spada di Damocle del warning per track limits sopra la propria testa.
A tre giri dalla fine il fratello di Can viene definitivamente penalizzato con un long lap penalty, ma la sfida davanti si sta scaldando: Masiá è tornato in testa ed Holgado, nelle ultime fasi, perde smalto a favore di un Ortolá scatenato invece; Iván regala anche una magia alla curva Ferrari superando all’interno il #5, prendendo momentaneamente la leadership. Sasaki, intanto, sta attaccando ed è risalito al quinto posto.
L’ultimo giro inizia con Masiá in testa davanti alla sorpresa Alonso, ad Ortolá e a Sasaki, mentre Holgado viene rallentato dalla lotta coi connazionale Rueda ed Artigas. Sia il pilota Aspar che quello MTA riescono a superare la Honda Leopard in curva 8, ma è di nuovo Ortolá, come ad Austin, a piazzare la zampata finale al momento decisivo, superando il colombiano all’ingresso della 12.
Alla Lorenzo il #48 si difende perfettamente e tutte le posizioni vengono consolidate. E’ quindi Iván Ortolá che vince per la seconda volta consecutiva in questo 2023 (primo pilota ad ottenere due successi stagionali), davanti ad Alonso, Masiá, Sasaki, Rueda, Holgado, Artigas, Öncü e Suzuki. Il turco, per non aver scontato la penalità, si vede aggiunti 3″ sul tempo finale, finendo così alle spalle del “Giapporiccionese”.
Moreira chiude in top ten e guadagna sei punti contro i dieci di Holgado, mentre Fenati è il primo degli italiani in 11a piazza; a punti anche Ogden, Bertelle, Farioli e Nepa.
Nella classifica piloti Holgado è tornato in testa in solitaria con 59 punti contro i 55 del brasiliano, ma si sta avvicinando Ortolá che, dopo i 50 punti guadagnati negli ultimi due weekend, è ora terzo a soli nove punti dal connazionale; quarto Masiá a -12 dal “Pistolero”. Sasaki ed Öncü, dopo quattro GP, sono a pari merito con 23 punti, già a più di un round di distanza.
Questa la classifica del GP Spagna e la generale piloti della Moto3.
Fonte immagine: mtaitalia.com
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