Moto3 | GP San Marino: vince John McPhee, seguono i giapponesi Ogura e Suzuki

Moto3
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Settembre 2020 - 12:37
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Terza vittoria in carriera per lo scozzese, Ogura secondo e Arenas caduto a due giri dalla fine. Gara deludente degli italiani, Arbolino solo sesto con Fenati ottavo.


Quando si tratta della Moto3, raramente Misano delude le aspettative in termini di spettacolo. La gara di San Marino e della Riviera di Rimini 2020 non ha fatto eccezione e a vincerla alla fine è stato John McPhee: lo scozzese ha ottenuto il suo terzo successo in carriera dopo quelli di Brno 2015 e Le Mans 2019, accorciando anche drasticamente il suo gap nella classifica generale, grazie allo “zero” di Albert Arenas.

Al pilota del team Aspar non poteva andare peggio, poiché tutti i suoi principali inseguitori sono saliti sul podio. Ai Ogura è infatti giunto al secondo posto dopo la pole ottenuta ieri, mentre Tatsuki Suzuki raccoglie il suo secondo podio stagionale dopo la vittoria in Andalusia, completando un podio per due terzi giapponese.

Non ne hanno approfittato granché gli italiani: Tony Arbolino ha chiuso sesto e non è riuscito a smuoversi granché da quella posizione negli ultimi giri, mentre Celestino Vietti è stato parecchio sfortunato, venendo steso alla curva 4 già nel corso del primo giro.

LA CRONACA

Alla partenza Ogura parte bene dalla prima casella ma i migliori scatti sono quelli di Suzuki e Arbolino: il giapponese sorpassa Rodrigo e Migno in curva 1 in un colpo solo e poi, non appagato, attacca anche il connazionale alla 2 portandosi davanti; il lombardo invece recupera già al quarto posto scavalcando Migno.
Il primo colpo di scena arriva già alla Rio però, con Sergio García che sbaglia a valutare la frenata ed entra in contatto con Celestino Vietti, il quale stende anche Raul Fernandez. Gara finita per i due piloti KTM, mentre lo spagnolo riprende la sua corsa e viene messo sotto investigazione.

Alla fine del primo giro è Rodrigo davanti a tutti, inseguito dalla coppia di nipponici e da Arbolino. Nelle prime posizioni si sono portati anche Arenas, Darryn Binder e Fenati, quest’ultimo in lotta con le Honda Leopard di Masia e Foggia. La lotta tra Rodrigo e Suzuki continua ancora per diversi passaggi, mentre in terza posizione sale il pilota Snipers.

Poco dopo, Tony attacca e passa anche in curva 2, prendendosi il secondo posto. Nello stesso giro c’è un altro contatto con protagonisti Alonso López e Ayumu Sasaki alla Quercia che porta alla loro caduta, mentre nel frattempo è Binder che sale in cattedra e si mette all’inseguimento del leader Rodrigo. L’argentino del team Gresini pare quello più concreto in questa fase, mentre alle sue spalle il sudafricano e Arbolino continuano a scornarsi. Ogura solo decimo in questo momento.

La lotta Binder-Arbolino termina a nove giri dalla fine circa, quando il #14 prova a passare l’avversario nel cambio di direzione ma si ritrova la porta chiusa in faccia, cosa che lo costringe a chiudere il gas per non toccare la ruota posteriore dell’avversario. Mentre Arbolino rientra in settima posizione, per Binder è il momento di passare al comando al Tramonto, ma la sua leadership dura poco poiché Rodrigo contrattacca alla prima variante, con Suzuki che prova a imitarlo prima di prendersi una carenata nella sezione del Rio proprio da Binder.

A nove giri dal termine, la bella gara del fratello di Brad finisce in uscita da curva 6: Binder esce troppo largo dall’ultima curva del Rio e scivola sul cordolo esterno, con Dennis Foggia che, alle sue spalle, si prende un rischio pazzesco ritrovandoselo davanti. Fortunatamente il pilota Leopard si salva con una semplice toccata alla moto di Binder, ma è costretto a chiudere il gas e a perdere diverse posizioni. Il suo compagno Masia, trovatosi al comando in quel momento, non riesce ad approfittare del buco creatosi dall’incidente e Suzuki lo risorpassa prima della fine del giro. Nel giro seguente, Rodrigo attacca alla penultima del Carro, riportandosi al comando con sette tornate alla fine.

Sono risaliti anche i tre contendenti al titolo McPhee, Arenas e Ogura, che occupano le posizioni dalla quarta alla sesta. Lo scozzese in questa fase pare quello messo meglio di tutti e compie un capolavoro pochi secondi dopo, superando Suzuki al Tramonto dall’esterno e facendo la stessa cosa alla penultima curva del Carro su Masia. Pochi giri dopo il #5 si rimette in testa, ma rallenta eccessivamente per la staccata della curva Misano, con McPhee che può quindi passare due piloti in un colpo solo. Sono in difficoltà gli italiani, con Foggia ancora nono e Arbolino alle prese con una lotta infinita con Romano Fenati.

A due giri dalla fine un altro colpo di scena: alla 3 Arenas perde il posteriore e scivola nella via di fuga, venendo anche sfiorato da Deniz Öncü. E’ ritiro per il leader della classifica e la strada è spianata per i contendenti, con McPhee e Ogura che si trovano nelle prime cinque posizioni. Rodrigo fa a sportellate con Suzuki al penultimo giro e a iniziare l’ultimo passaggio al primo posto è Masia. Lo spagnolo paga però a caro prezzo il gioco delle scie verso la curva del Tramonto, che invece premia McPhee e gli permette di andare al comando con discreto margine. La batosta finale del team Leopard arriva alla curva del Tramonto con i due piloti che entrano in contatto e scivolano indietro, permettendo agli italiani Arbolino e Fenati di recuperare un po’ di terreno. Nella lotta per il podio Alcoba non riesce però a impensierire i due giapponesi, con Ogura che perde leggermente il posteriore e dà a McPhee lo spazio necessario per vincere.

Ogura termina secondo davanti a Suzuki, poi le due Honda Gresini di Alcoba e un Rodrigo che ha ottenuto meno di quel che ci si aspettava. Arbolino è in sesta posizione davanti a Masia e Fenati, poi Foggia e Migno a concludere la top ten. “Fenny” è il primo pilota su una moto non-Honda in classifica.

Nella classifica piloti il vantaggio apparentemente di sicurezza di Arenas sparisce nuovamente, con lo spagnolo ancora davanti ma con soli cinque punti di margine su Ai Ogura (106 a 101). John McPhee è terzo con 92 punti, più staccato il “Giapporiccionese” a quota 75. Arbolino è il primo degli italiani e ripassa Vietti nella generale, rimasto comunque in sesta piazza.

Qui i risultati del GP di San Marino e la classifica piloti.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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