Anche con l’umido o con il bagnato, Mir si è dimostrato il più forte: nella prima corsa di giornata sul tracciato di Brno lo spagnolo del team Leopard ha vinto ancora la Moto3, beffando per la terza volta Fenati all’ultimo giro. Un successo importantissimo in chiave mondiale, ma ancora di più a livello psicologico sull’italiano.
Romano, dal canto suo, ha mostrato molta sportività verso il suo rivale, stringendogli la mano dopo esser passati entrambi sul traguardo. Dietro ai due duellanti è giunto Aron Canet in rimonta dalla 17a posizione, completando un podio tutto Honda in una pista in cui le KTM sembravano le favorite ieri pomeriggio. Curioso come i primi tre della classifica siano arrivati nelle prime tre posizioni del podio, nello stesso ordine.
Come previsto e preannunciato più volte nel weekend, il cielo di Brno non ha risparmiato i giovani della Moto3, scaricando pioggia nelle prime battute della corsa. La pista negli ultimi giri si è poi asciugata, permettendo ai contendenti di vittoria e podio di dare il massimo.
Allo start grande partenza dei due piloti RBA con Guevara che si mette davanti al compagno Rodrigo, ma all’esterno di curva 1 Fenati li sorpassa agevolmente entrambi; già in curva 2 però il #5 dimostra come il bagnato “vero e proprio” sia ancora un suo limite, facendosi passare da tre piloti in un colpo solo (Rodrigo, Guevara e Mir). Bulega allo scatto fa molto peggio, precipitando indietro di sei posizioni. Sempre in curva 2 Danilo perde l’anteriore facendo strike su Maria Herrera, terminando la gara per entrambi.
Mentre arriva la comunicazione di una partenza anticipata e del rispettivo drive-through per Pagliani, da dietro quello che incanta di più sulla pioggia è la wildcard Tim Georgi, che già dal venerdì aveva stupito sul bagnato dando due secondi a tutti, cosa che si ripeterà anche nel corso della gara. Mentre il tedeschino recupera addirittura dieci posizioni in due giri dalla 30a casella da cui partiva, davanti gli specialisti del bagnato Atiratphuvapat e Bendsneyder si fanno valere rimontando e piazzandosi nella top five. L’olandese dotato di KTM ufficiale si mette addirittura in testa al terzo giro, mentre Bulega crolla addirittura in 20a posizione, con poco dietro anche il deludente Bastianini.
Tra i primi tre, cioè Guevara, Bendsneyder e Mir, il capoclassifica sembra di certo il più attendista e paziente e sembra anche in grado di resistere tranquillamente agli attacchi di Atiratphuvapat, mentre Georgi già in 10a posizione recupera giro dopo giro grazie a crono di addirittura 1.1 secondi più veloci dei primi; insieme a Canet, nel terzo gruppetto, è il più veloce in pista. La pista però sembra destinata a cambiare, vista la diminuzione dell’intensità della pioggia, tanto che i primi undici cominciano persino a riaggrupparsi.
Fenati ora sembra più a suo agio con queste condizioni e insieme a Mir torna all’attacco delle KTM al comando: al dodicesimo giro prova persino l’attacco all’esterno in curva 1 su Bendsneyder, ma in curva 2 i due sono ancora appaiati insieme a Mir e si rimettono di nuovo, come se nulla fosse successo, nelle stesse posizioni di prima. Dietro la rimonta di Georgi sembra oramai placata, mentre Canet continua a essere un treno fino a raggiungere addirittura il quinto posto a cinque giri dalla fine.
Non contento, il vincitore di Assen comincia a far crollare vertiginosamente i quattro secondi di distacco che lo distanziano dai quattro al comando. Mir, vedendo la segnalazione, capisce che è il momento di attaccare e a quattro giri dal termine, con delle manovre spettacolari nel primo settore, supera tutti e tre i suoi avversari mettendosi al comando e ponendo persino uno spazio. L’italiano del team Ongetta non si arrende e lo imita, superando la KTM ufficiale di Bendsneyder e tornando secondo, vicino all’avversario. Il duello della stagione si riaccende.
Oramai le tre Honda dei tre capiclassifica del mondiale sembrano nettamente più veloci delle moto austriache e infatti Canet riaggancia completamente Guevara e Bendsneyder per iniziare, a due giri dalla fine, la lotta a tre per l’ultimo gradino del podio. Poco più avanti il duello Fenati-Mir si deve risolvere, come in Germania, negli ultimi due giri: Fenati fa segnare per due volte di fila il giro più veloce e a una tornata dalla fine è a solo due decimi, ma Joan spinge come non mai nel settore centrale impedendogli qualsiasi possibile attacco nell’ultima parte della pista ceca; la staccata di Mir prima dell’ultimo sinistra-destra è inverosimile e gli permette di vincere con 0.350 di vantaggio sul “Cacciabombardiere”. Terzo Canet che concretizza la sua rimonta, davanti a Bendsneyder e a Guevara. Il poleman Rodrigo invece cade all’ultimo giro in curva 7, un grosso peccato per l’argentino. Il secondo degli italiani è Migno, 11°, mentre Foggia, 14°, conclude la lista degli italiani a punti.
In campionato sembra non esserci più storia: per quanto la vittoria gli sfugga sempre per un nulla, Fenati non sembra in grado di battere l’asso del team Leopard. Ora il maiorchino è a quota 190, ha ben 42 punti di vantaggio su Fenati e altri 64 su Aron Canet. McPhee, grazie al buon sesto posto di oggi e all’assenza per infortunio di Martin, è quarto a 93 punti.
Qui i risultati ufficiali del GP per la Moto3 e la classifica mondiale.
Fonte immagine: motogp.com
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