Moto3 | GP Repubblica Ceca: Dennis Foggia alla sua prima vittoria in carriera

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
9 Agosto 2020 - 12:40
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Il pilota del team Leopard si sblocca dopo una gara eccezionale, a terra il suo compagno Masia. Arenas fa secondo e consolida la leadership di campionato, terzo Ogura. Arbolino solo nono.


Si è da poco concluso il Gran Premio della Repubblica Ceca classe Moto3 e a vincere, per la prima volta nella sua carriera, è stato Dennis Foggia. Il pilota del team Leopard, partito dalla quinta casella dello schieramento, è ben presto tornato sotto alle prime posizioni e, una volta guadagnata la leadership, non l’ha praticamente più mollata fino alla fine della gara, nonostante i tanti avversari e i tanti attacchi subiti. Foggia diventa il terzo italiano in Moto3 a vincere sulla pista di Brno, dopo Antonelli e Di Giannantonio.

A concludere il podio Albert Arenas e Ai Ogura. Per lo spagnolo i 20 punti della seconda posizione valgono oro e gli permettono di allungare nuovamente nella classifica iridata, un gran risultato se consideriamo come Arenas abbia gareggiato acciaccato quest’oggi. Per il giapponese si tratta sì di un altro podio, ma anche di altri punti persi  dal #75 potenzialmente fondamentali.

La gara è stata molto combattuta e con diversi ritiri illustri, quali Tatsuki Suzuki e Jaume Masia: il “Giapporiccionese” si è ancora una volta dimostrato poco costante e non ha dato continuità alla splendida vittoria di due settimane fa, mentre il #5 ha forse perso l’ultimo treno per la corsa al titolo iridato, rimediando anche una sonora lezione dal compagno di squadra in Leopard.

LA CRONACA

Alla partenza non scatta benissimo Fernandez dalla pole position, al contrario di Gabriel Rodrigo e Tatsuki Suzuki al suo fianco, che si mettono primo e secondo. Sul rettilineo che va verso curva 3 si affaccia Arenas per andare al comando, seguito dal pilota Gresini, Ogura e Fernandez. Già in questo primo giro Rodrigo perde il posteriore in uscita da curva 7, rallentando il gruppo alle sue spalle e permettendo ad Arenas di avere un buon vantaggio al termine del primo giro. L’argentino scende ottavo, alle spalle di Foggia.

La fuga di Arenas ha vita breve, sedata da Tony Arbolino sulla Honda del team Snipers: già al termine del secondo giro il distacco tra il primo e gli altri è di nuovo di tre decimi, col lombardo che guida Fernandez e la coppia giapponese Ogura-Suzuki. Fernandez, con il ritmo che aveva fatto vedere durante le prove, sorpassa Arbolino nel cambio di direzione tra la 3 e la 4, mettendosi alle spalle del connazionale.

Lo stesso attacco, sul suo connazionale, non funziona e permette ad Arbolino di rimettersi secondo, fino a quando anche l’italiano non sbaglia in curva 4 scendendo di diverse posizioni. Mentre Tony lotta con Alcoba, al secondo posto sale Suzuki, ma anche lui non riesce a superare il leader della classifica, perdendo anche l’anteriore per un attimo in curva 4.

Adesso è Foggia all’inseguimento di Arenas e, al contrario dei predecessori, riesce a superare l’avversario nel rettilineo verso curva 3 al sesto giro, passando quindi al comando. Il suo compagno di squadra, Jaume Masia, è sesto dietro ad Arbolino, mentre in seconda posizione ne ha approfittato Arenas. Suzuki è invece calato a causa dei problemi all’anteriore, così come Rodrigo che arriva largo alla penultima chicane della pista e scende in 18a posizione.

Lo sbaglio di Rodrigo apre un grosso gap tra il primo gruppo, di undici piloti, e il secondo, capitanato da Darryn Binder e Kaito Toba, contenente anche i piloti dello Sky Racing Team. Davanti, la situazione muta velocemente: dopo la caduta di Alonso López al decimo giro, scivola anche Suzuki alla Schwantz, aggiungendo un’importante “zero” sul suo score. Intanto risale anche McPhee al quinto posto, che supera in maniera piuttosto cattiva Fernandez.

Siamo a sei giri dalla fine e, mentre il gruppo degli inseguitori non riesce a riprendere la top ten, davanti ci sono entrambe le Honda Leopard di Foggia e Masia, impensierite da Arbolino con poi Arenas a lottare con McPhee. Il #75 è anche autore di una splendida manovra di sorpasso su Masia, all’esterno di curva 3. Alcoba e Fenati cominciano a perdere terreno in fondo al gruppo, mentre ricomincia la lotta tra Arenas e Arbolino, con un contatto tra i due in curva 1 che svantaggia il pilota Snipers. Arbolino scivola quindi in fondo al gruppo dei primi.

I colpi di scena non sono finiti, perché a due giri dalla fine c’è la caduta anche di Masia, mentre cercava di contenere la fuga del compagno di squadra. Questo porta Ogura al secondo posto ma anche lui non riesce ad attaccare con decisione il #7, davvero fortissimo in staccata quest’oggi. Inizia l’ultimo giro con Arbolino ancora a fondo gruppo e Ogura che invece prova a infilare Foggia alla 3, ma l’italiano risponde alla 4 costringendo il giapponese alla traiettoria esterna. Mentre Foggia vola verso il successo, Ogura prova a preparare la traiettoria perfetta per un sorpasso all’ultima chicane, ma Arenas gli rompe le uova nel paniere infilando tra la 11 e la 12 l’avversario, conquistando così una seconda posizione importantissima.

Dopo il podio, la classifica vede Niccolò Antonelli quarto, seguito da John McPhee, un Raul Fernandez che ha raccolto meno di quanto ci si aspettasse, Jeremy Alcoba, Tony Arbolino e Romano Fenati, questi ultimi separati da un solo millesimo. Stefano Nepa chiude la top ten, mentre Celestino Vietti è solo 13°, dietro a Darryn Binder.

La classifica iridata vede ora Arenas con un bottino di 70 punti, grazie alle due vittorie e al secondo posto di oggi, e un vantaggio di 18 su Ai Ogura, primo inseguitore. John McPhee è terzo a -19, mentre Suzuki rimane fermo a quota 44. Dennis Foggia, col successo odierno, sale a 32 punti, superando i due italiani Arbolino (31 punti) e Vietti (30).

Qui i risultati della prima gara di giornata e la classifica iridata.

Fonte immagine: motogp.com

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