Dopo la beffa patita in Qatar, lo spagnolo si rifà alla grande in Portogallo prevalendo su Rueda ed Ortolá. Quarto Alonso.
Nelle corse non c’è sensazione migliore se non quella della rivalsa, specie dopo una cocente sconfitta. Quella patita da Daniel Holgado in Qatar due settimane fa sicuramente avrà fatto male, ma la risposta di carattere del pilota Tech3 è arrivata a Portimão, con la vittoria del GP Portogallo 2024 classe Moto3.
E’ la seconda vittoria consecutiva del “Pistolero” sul rollercoaster lusitano, con la quale conquista la leadership del campionato. Alle sue spalle sono giunti José Antonio Rueda ed Iván Ortolá, i quali hanno completato un podio tutto spagnolo.
La gestione degli pneumatici, aspetto semisconosciuto per la classe Moto3 fino a quest’anno, si è rivelata più importante del previsto e, probabilmente, ha colto un po’ di sorpresa David Alonso. L’ispano-colombiano si è aggiudicato il quarto posto finale, con giusto la soddisfazione di aver prevalso nella lotta a tre per la medaglia di legno contro Joel Kelso e Collin Veijer.
LA CRONACA
Al momento dell’accensione dei semafori sventola una bandiera gialla sullo schieramento per un problema occorso alla moto di Noah Dettwiler, il quale alza il braccio. La procedura, però, va avanti normalmente e i piloti restanti scattano, con l’elvetico che fortunatamente viene evitato e può ripartire (seppur con grande ritardo).
Al via, Rueda dalla pole mantiene la testa dopo un buon scatto, mentre Holgado sale in seconda posizione davanti ad Alonso. Quarta piazza per Riccardo Rossi, seguito da Kelso ed Ortolá. Durante il primo giro cade Ryusei Yamanaka alla 9 e porta via con sé l’incolpevole Ángel Piqueras.
Rueda conclude il primo giro in testa davanti ai due capiclassifica del campionato, col colombiano che passa al secondo posto in curva 3. Da segnalare il settimo posto del suo compagno di squadra Joel Esteban, sulla seconda CFMoto in pista.
Le posizioni davanti continuano a mescolarsi e i primi cercano quindi di fare lo strappo, con Veijer che cerca il riaggancio dall’ottava posizione. Il gioco delle scie, nel frattempo, fa retrocedere Alonso in fondo al gruppetto di testa, ma il #80 si rifà superando proprio Esteban alla 13. Da segnalare come Matteo Bertelle, decimo, sia il primo degli hondisti.
Rueda continua a condurre le operazioni mentre, alle sue spalle, passa all’attacco Ortolá: Iván sale al terzo posto davanti a Rossi, con Alonso tornato quinto. Perde contatto Esteban invece, mentre David Muñoz conduce l’inseguimento del secondo gruppetto insieme a Veijer. Entra in top ten anche Stefano Nepa, decimo.
Dopo aver tirato il fiato, il colombiano torna nel terzetto di testa superando prima Ortolá alla Torre Vip e poi Holgado alla 11. Alonso è il più veloce in pista ed è il primo a scendere sotto il muro del ’47, imitato poi da Veijer che, dopo aver superato Muñoz, s’incarica del riaggancio sui primi sei.
Holgado, nel frattempo, non si fa intimorire da Alonso e, alla Lagos, supera il pilota Aspar di forza per la seconda posizione. Dietro di loro Veijer completa il riavvicinamento e riprende la coda di Joel Kelso, l’ultimo del gruppetto di testa. Un errore del #80, nel frattempo, lo fa scendere in quarta posizione.
Rueda, in testa dall’inizio della gara, comincia a calare di ritmo ed il colombiano ne approfitta: dopo aver ripassato gli altri due spagnoli (per il disappunto di Ortolá, che scuote la testa), Alonso va all’attacco del pilota Ajo in curva 13, prendendosi la leadership per la prima volta.
Superato il decimo giro, avviene il tanto temuto calo delle gomme ed il primo a farne le spese è Rossi, che da quinto scivola rapidamente in settima posizione, con tempi di oltre un secondo al giro più lenti. Ben presto anche il secondo gruppo riacciuffa Ricky, che scenderà all’11° posto e dovrà poi ritirarsi in seguito ad una caduta di posteriore alla Torre Vip. Caduto, intanto, anche Luca Lunetta.
Alonso è ora in testa e sta tentando un concreto strappo, con Holgado secondo che resiste a 0″4. Inizialmente Rueda pare in difficoltà, ma nei giri successivi il #99 riprende ritmo e torna sulla coda del #96, all’inseguimento di David. Al contrario, Ortolá, Veijer e Kelso si sono leggermente staccati.
A sei giri dalla fine, prendendo l’interno alla Galp, José Antonio passa il connazionale e torna in seconda posizione, prima di essere ripassato sul dritto dall’alfiere GasGas. Come fatto in precedenza, Veijer è di nuovo l’incaricato al riaggancio, ma con soli cinque giri da svolgere ha 0″8 da recuperare.
L’olandese ce la fa nuovamente, mentre Rueda supera Alonso in curva 14 per la seconda piazza. Holgado è andato al comando e sta ripetendo la strategia attuata a Lusail, ovvero quella di rimanere in testa ad ogni costo.
Chi pare in crisi con le gomme è invece Alonso, che scivola parecchio in uscita da curva 5 e, un errore al curvone, lo fa scendere al quarto posto con solo due giri da percorrere. Ora è Rueda a tentare l’inseguimento ad Holgado e i due spagnoli stanno prendendo margine.
Inizia l’ultimo giro e stavolta Holgado, nella stessa situazione del Qatar, non si fa cogliere di sorpresa dall’attacco finale dell’avversario: Rueda tenta infatti il sorpasso all’uscita dalla 14 ma non ce la fa, ed è quindi il “Pistolero” a vincere di nuovo in Portogallo.
Ortolá chiude il podio davanti ad Alonso, Kelso e Veijer (battuto in volata dagli altri due), poi Stefano Nepa settimo staccato di quattro secondi e mezzo e seguito da Esteban, Muñoz, Adrián Fernández, Jacob Roulstone, Matteo Bertelle, Tatsuki Suzuki, Vicente Pérez e Scott Ogden.
La classifica piloti vede ora Holgado in testa con 45 punti contro i 38 di Alonso, mentre il resto della griglia è già parecchio staccata in termini di punteggio. Ortolá, infatti, è terzo a quota 23, mentre Veijer lo segue con 21 punti.
Qui i risultati della gara Moto3 e la nuova classifica generale.
Fonte immagine: tech3racing.fr
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