Moto3 | GP Olanda 2023, Gara: Jaume Masiá torna al successo e riapre il campionato

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Giugno 2023 - 12:29
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Con Holgado caduto durante il primo giro e giunto ultimo con zero punti, Masiá vince il GP Olanda classe Moto3 ed è a -16; Sasaki di nuovo secondo, Öncü chiude il podio.


La Moto3, nelle ultime gare svolte, ci ha abituato a corse di ritmo, in fuga o contese tra pochi piloti, ma il GP Olanda 2023 ha riportato in auge la vecchia (ma forse non cara) pratica delle gare di gruppo. A vincerla, dopo venti giri accesissimi, è stato Jaume Masiá, che ottiene così il suo primo successo stagionale davanti ad Ayumu Sasaki, il quale ha masticato nuovamente amaro perdendo il successo all’ultimo giro.

Per entrambi, però, c’è da gioire in ottica futura, visti i risvolti in campionato: il leader del mondiale Daniel Holgado è infatti incappato nella sua prima battuta d’arresto cadendo durante il primo giro, terminando poi la gara in fondo al gruppo. Il grande vantaggio che il “Pistolero” aveva a disposizione si è ora più che dimezzato. Il #5 di casa Leopard ha anche regalato ad Honda il 250° trionfo nelle classi leggere del Motomondiale.

A concludere il podio, concludendo con successo la striscia di podi in questo triple-header, è stato Deniz Öncü, magari non tra i più veloci in pista quest’oggi ma comunque intelligente a conquistare i 16 punti utili per accorciare, a sua volta, le distanze da Holgado. Quarto Iván Ortolá, dopo una bella rimonta dalla 20a posizione con tanto di long lap penalty scontato (per non essersi fermato immediatamente a bordo pista in seguito ad una perdita d’olio sulla sua KTM durante le qualifiche).

LA CRONACA

Alla partenza il poleman David Muñoz mantiene la prima posizione davanti a Joel Kelso e Riccardo Rossi, mentre Öncü e Sasaki, alle loro spalle, rischiano il contatto da subito all’esterno di curva 2. Questo aiuta Stefano Nepa, che guadagna due posizioni in un colpo solo e sale al quarto posto.

Il primo colpo di scena arriva già durante il primo giro: alla curva 10 Holgado perde l’anteriore e scivola, cercando di rialzare la moto ma ripartendo staccatissimo. I suoi avversari in ottica iridata hanno quindi una chance d’oro per recuperare posizioni, con Masiá che si trova già quarto durante il secondo giro.

Partito molto bene anche l’altro pilota del team MTA Angeluss Ortolá, il quale però, già al terzo passaggio, è costretto a percorrere il long lap penalty; la cosa gli costa solo due posizioni e si ritrova a pochi decimi dalla top ten, la quale compone l’intero gruppo di testa. A condurla c’è ancora Muñoz, attaccato però da Jaume alla Ramshoek. Incidente nelle retrovie, intanto, tra Whatley ed Adrián Fernández, causato dall’inglese alla 5.

Le posizioni cominciano quindi a rimescolarsi tra i primi dieci, in particolare nel tratto veloce del tracciato in cui l’effetto scia fa la differenza; lo dimostra Öncü, che supera tre piloti in un colpo solo alla 15. Le manovre piuttosto aggressive si sprecano (specie da parte di Muñoz, in lotta col #53), ma le cose cambiano quando al sesto giro è Stefano Nepa ad andare in testa, imprimendo un ritmo sull’1:42 basso che comincia a sfilacciare il gruppone di testa.

Le cose sembrano mettersi per il meglio per il team MTA, con Ortolá l’unico a girare sotto l’1:42 ed in grande recupero sul gruppo di testa, tanto da superare in quattro curve prima Muñoz e poi Sasaki. Il prossimo obiettivo è Öncü, attaccato alla De Bult, mentre Nepa continua ad imprimere il suo ritmo alla gara.

Mentre le due moto bianconere si portano davanti, la lotta alle loro spalle prosegue per la terza posizione, con Muñoz che supera Öncü alla Ramshoek e comincia a puntare il suo connazionale Iván, con cui la sfida è durissima. Da questa sfida sbuca fuori anche Romano Fenati, protagonista della sua miglior gara stagionale fino a questo punto.

L’ascolano, dopo aver superato Deniz ed Ayumu, s’inserisce nella lotta tra i tre spagnoli Ortolá-Muñoz-Masiá, dimostrando una grande velocità in ingresso curva e compiendo sorpassi all’esterno spesso e volentieri. A sette giri dal termine il pilota Snipers, alla Ramshoek, compie un capolavoro superando due piloti in un colpo solo e portandosi all’inseguimento di Nepa. Sasaki nel frattempo sbaglia alla chicane e, da quinto, scende al settimo posto rischiando anche un contatto con Kelso.

Dopo un primo attacco di “Fenny” su Stefano non andato a buon fine, a quattro tornate dalla fine il gioco comincia a farsi duro: Fenati, Nepa e Muñoz entrano in contatto alla Ramshoek col pilota MTA stretto in mezzo tra i due avversari e lo spagnolo mandato largo, mentre al comando c’è ora Masiá sulla Honda Leopard superstite. Il continuo rimescolamento di posizioni permette a Sasaki di mettersi secondo, mentre Nepa, lungo alla chicane, perde posizioni ed esce dalla lotta per il podio.

Anche il suo compagno Ortolá rovina tutto sul più bello: all’inizio dell’ultimo giro il #48 si scompone alla staccata della 1 e finisce oltre il cordolo, rientrando in gara al settimo posto alle spalle dell’altra KTM MTA. La lotta per il terzo gradino del podio pare ristretta tra Fenati, Öncü e Muñoz, con l’hondista che supera i due sul rettilineo verso curva 6 e si difende alla Ruskenhoek, ma nel curvone verso sinistra finale viene mandato largo dallo spagnolo e rispedito all’ottavo posto.

Davanti a loro si consuma la lotta per il successo: Sasaki sfrutta bene la scia di Masiá e lo supera con successo alla 15, ma alla chicane Geert Timmer il #5 si riprende l’interno, conclude il sorpasso e vola verso la prima vittoria dell’anno, impennando per la gioia dopo il traguardo. Il pilota Husqvarna è di nuovo secondo, mentre Öncü conclude il podio.

Ortolá, approfittando del contatto alla 14, è giunto quarto davanti a Muñoz, poi Rueda, Veijer, Fenati mandato oltre il cordolo al curvone, Kelso e Nepa. Punti anche per Toba, Moreira, Alonso, Artigas e Yamanaka.

Nella classifica piloti Holgado rimane fermo a 125 punti, mentre Masiá sfonda il tetto dei 100 ed è ora a quota 109. Si sono avvicinati molto anche Sasaki (99), Ortolá ed Öncü (entrambi a 94).

Qui i risultati del GP Olanda e la classifica Moto3 dopo Assen.

Fonte immagine: leopardracing.com

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