Moto3 | GP Olanda 2021: Dennis Foggia vince ad Assen, due italiani sul podio

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
27 Giugno 2021 - 12:22
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Il pilota Leopard conquista anche l’Università delle Moto dopo il Mugello, secondo Sergio García. Fenati ottimo terzo pur coi due long lap penalty.


Seconda vittoria stagionale per Dennis Foggia in questo 2021. Il pilota del team Honda Leopard Racing, dopo una gara condotta quasi totalmente in testa dai primi all’ultimo giro finale della Moto3, in cui ha battuto in volata Sergio García (GasGas Aspar) e Roman Fenati (Husqvarna Max Sterilgarda). Anche loro due possono comunque sorridere, con lo spagnolo che prosegue la sua striscia di risultati positivi in questa fase stagionale, mentre l’ascolano ottiene il suo secondo podio stagionale, dopo una gara tutta d’attacco e nonostante due long lap penalty di penalità.

Pedro Acosta, dopo aver rischiato di non correre nemmeno il GP, porta a casa un quarto posto importantissimo in ottica iridata, specie considerando l’ennesimo zero di Jaume Masiá, giunto solo 20°. Fuori anche Andrea Migno e Niccolò Antonelli.

LA CRONACA

Le previsioni meteo stavolta non sono azzeccate e sopra Assen splende il sole. La Dunlop comunica gli pneumatici scelti: tutti con una M all’anteriore, mentre al posteriore la griglia si divide tra piloti con la dura (tra i quali Alcoba, Foggia, García, Migno, Acosta) ed altri con la morbida (Fenati, Toba, Binder, McPhee, Masiá).

Alla partenza Fenati scatta molto bene dalla seconda casella e si ritrova primo in curva 1, davanti al poleman Jeremy Alcoba, a Sergio García e alla coppia Leopard Foggia-Artigas. Dovendo fare i long lap penalty nei primi giri, Fenati spinge da subito al massimo per sgranare il gruppo, col pilota GasGas che invece si mette secondo superando Alcoba alla Mandeven. Acosta parte male invece ed è 20° dopo il primo giro.

Dopo due giri passati al comando, Fenati effettua il suo primo LLP al terzo, rientrando in nona posizione e lasciando il comando a Dennis Foggia. García pare averne di più sul ritmo e tenta di liberarsi di “The Rocket”, ma subisce il bellissimo attacco di Xavier Artigas all’esterno della Ramshoek.

Poco dopo il #11 si rifa e va in testa, mentre i piloti penalizzati col ride through effettuano la penalità, tra i quali c’è Masiá; il #5 rientra oltre la 20a posizione. Intanto il suo compagno Acosta comincia la sua rimonta, mettendosi all’11° posto davanti a un Romano Fenati che ha già effettuato anche il secondo passaggio sulla traiettoria più larga della curva 3.  Ben presto i due si mettono a capitanare il gruppo degli inseguitori insieme ad Andrea Migno, ricucendo lo strappo su Tatsuki Suzuki e sul resto del gruppo dei primi, composto da sette piloti. Acosta ed Alcoba arrivano addirittura ai ferri corti, ma il pilota Gresini sbaglia l’ultima chicane e perde quattro posizioni in un colpo solo.

La gara è piuttosto pulita fino a questo momento, con sorpassi entusiasmanti ma puliti. Nella lotta per il primo posto s’inserisce anche Darryn Binder, che approfitta di un’incertezza di Foggia dopo il sorpasso di García per prendersi momentaneamente la seconda posizione.

Al decimo giro due dei nostri italiani terminano la gara anzitempo: Kaito Toba perde leggermente il posteriore alla Strubben e deve chiudere il gas, innescando il tamponamento con Migno; “Mig” cade portando con sé l’incolpevole Antonelli e, pochi giri più tardi, Andrea sarà anche costretto al ritiro. Anche Acosta è costretto a prendersi qualche rischio perdendo il posteriore in uscita dalla 5, ma sta riuscendo a ricucire lo strappo sui primi otto.

Il più veloce al momento è però Fenati, che si riporta rapidamente in seconda posizione passando anche García alla Strubben. L’attacco su Foggia sembra imminente, ma il #7 si difende bene nel secondo settore e Fenati deve cedere momentaneamente allo spagnolo della GasGas e a Binder, ritornato in lotta. Poco più indietro Artigas e McPhee entrano in contatto in uscita dalla curva 14 e ciò rallenta l’azione del debuttante, mentre Acosta non riesce a superare Tatsuki Suzuki. Più indietro si registra la caduta di Adrian Fernández, sulla seconda Husqvarna.

Mentre il leader della classifica piloti rischia una nuova caduta curvando sul cordolo dell’ultima chicane, davanti Fenati riesce a liberarsi di García e Binder e può puntare all’attacco su Foggia, annullando il poco vantaggio tenuto dal pilota Leopard negli ultimi giri. Il sorpasso avviene in uscita dalla Ruskenhoek, con Foggia che finisce largo oltre la linea bianca ed è costretto a chiudere il gas. Il #7 riesce però a recuperare subito la posizione, superando “Fenny” sul tratto veloce Hoge Heide.

Il fratello di Brad prova ad inserirsi in lotta per il successo un’ultima volta, ma, dopo aver subito un sorpasso all’esterno da Romano in curva 14, perde il posteriore e si ritrova in settima posizione, a lottare col compagno McPhee. Acosta, intanto, è salito al quarto posto passando Suzuki, ma non sembra avere il ritmo necessario per raggiungere i primi tre.

Dennis Foggia, grazie al suo ritmo e alla velocità di punta della sua Honda Leopard, riesce ad essere fuori dalla portata di García e Fenati, vincendo il GP Olanda per 0”078 di vantaggio sul #11 e per due decimi sul #55. Binder chiude quarto al traguardo, ma il suo ultimo attacco alla chicane finale è arrivato sfruttando un uscita sul “verde” alla 14; la direzione gara decide di retrocederlo di tre posizioni, dietro Acosta, Suzuki e McPhee, per il disappunto del sudafricano.

Nella classifica piloti Pedro Acosta conserva un gran vantaggio su Sergio García, forte dei 158 punti in possesso e dei 48 di margine sul connazionale. Foggia è terzo a quota 86, mentre Romano Fenati quarto a 80 e ora davanti a Masiá, che andrà in pausa estiva dopo due zeri consecutivi, con 86 punti di ritardo dal compagno di squadra.

Ecco i risultati della gara della classe leggera e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: motogp.com

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