Moto3 | GP Italia 2023, Gara: Daniel Holgado beffa clamorosamente Öncü e vince per la terza volta quest’anno

Moto3
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
11 Giugno 2023 - 12:26
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Lezione di strategia da parte del leader del mondiale Moto3, che vince anche il GP Italia. Öncü e Sasaki completano il podio insieme ad Holgado, solo 11° Ortolá.


La velocità non basta nel motociclismo per vincere o per essere il migliore, ma serve anche testa. E Daniel Holgado, in questo GP Italia 2023 classe Moto3, ha dimostrato di essere di diverse spanne sopra agli avversari sul piano strategico e psicologico. Per il #96 è arrivata la terza vittoria stagionale dopo quelle del Portogallo e della Francia, la seconda consecutiva che gli permette di mettere a segno un altro prodigioso colpo in ottica iridata.

Pur essendo a meno di un terzo del mondiale, il vantaggio del pilota Tech3 dopo questa splendida vittoria gode già di un buon vantaggio nella classifica iridata, vedendo anche le giornate no in cui sono incappati Diogo Moreira (settimo) e soprattutto Iván Ortolá (11°), entrambi attardati dalla partenza dal fondo e dal long lap penalty scontato.

Holgado ha avuto il merito di aver gestito magnificamente l’ultimo giro, al contrario di quanto fatto da Deniz Öncü. L’alfiere del team Ajo, nettamente il più veloce in termini di ritmo, ha mostrato evidenti segni di nervosismo durante la gara e non è stato capace di creare un gap decisivo quando ne ha avuto l’occasione (anche per via di un deficit di velocità massima evidente). Alla fine è stato superato di scia sulla linea del traguardo, ma è riuscito a battere di 0″005 Ayumu Sasaki, terzo sulla Husqvarna.

Quarto la sorpresa David Alonso sulla GasGas del team Aspar, davanti a Jaume Masiá sulla prima Honda. Il #5 è ora anche il primo inseguitore di Holgado in classifica, ma a 35 punti di distacco.

LA CRONACA

Mentre i piloti si apprestano a schierarsi sotto un cielo limpido, il primo colpo di scena avviene già sulla linea di partenza: la moto di Romano Fenati si spegne e l’ascolano è costretto a spingerla verso la corsia box, in modo da partire quantomeno in pitlane insieme a David Salvador (penalizzato anche con due long lap penalty). La partenza, stranamente, non viene abortita e la direzione gara avvia l’accensione dei semafori.

Al via Öncü parte bene dalla pole seguito da Holgado e Sasaki, mentre Rossi e Furusato lottano per la quarta posizione in uscita dalla San Donato. Ad approfittarne è quindi Masiá, il quale si libera facilmente dei due compagni di marca e si mette virtualmente ai piedi del podio. Ottimo sesto anche David Alonso, mentre dal fondo sono partiti benissimo Moreira ed Ortolá, rispettivamente già al decimo e al 13° posto.

Nonostante il gran ritmo di Deniz messo in mostra già durante il primo giro, l’effetto scia permette ad Holgado e Sasaki di passare sul rettilineo e lo spagnolo può andare al comando. I primi quattro sono già in fuga, con Furusato che rimane a distanza ma mantenendo comunque un vantaggio rispetto al secondo gruppetto capitanato da Alonso.

Il colombiano presto scavalcherà il giapponese del team Honda Asia per la top five, mentre nelle retrovie avviene l’incidente tra Xavi Artigas e Filippo Farioli alla Arrabbiata 1; il pilota italiano viene messo velocemente in barella dai commissari e la gara può quindi proseguire, mentre il pilota Tech3 verrà portato al centro medico. Intanto sia Ortolá che Moreira compiono il long lap penalty obbligatorio, col brasiliano che nel farlo perde poco più di un secondo.

Al comando, nel frattempo, è salito Masiá, il quale precede Holgado ed un Öncü palesemente contrariato dall’andamento della corsa: il turco, in più occasioni, gesticola agli altri piloti ed una volta tornato in testa fa segno agli avversari di non disturbare il suo ritmo, in modo da allungare rispetto a chi sta alle sue spalle. Sasaki non segue il “consiglio” del pilota Ajo e lo ripassa in più occasioni in uscita dalla Bucine, impedendogli di fare ritmo con costanza.

“Crazy Boy” è l’unico che riesce a tenere bene il ritmo di Deniz nel misto, specie nel tratto della Casanova-Savelli e delle due Arrabbiate, mentre Holgado, Masiá ed Alonso perdono visibilmente terreno. Öncü, però, si prende anche un rischio colossale verso metà gara all’uscita della Arrabbiata 1, salvando una vistosa perdita di posteriore. Cade, invece, Joel Kelso alla Bucine.

Mentre Ortolá e Moreira, nel tentativo di limitare i danni da Holgado, sono tornati in testa al secondo gruppo, Öncü continua sulla sua strategia e in certi passaggi riesce anche a mantenere il comando in uscita dalla 15, ma a sei giri dalla fine è Jaume a mettersi al comando. Ciò permette ad Holgado e ad Alonso di tornare vicini ai primi tre, col leader della classifica che si mette all’inseguimento di Öncü appena questi torna in testa con una gran staccata alla 1 all’inizio del tredicesimo giro.

Non potendo competere sul ritmo, il “Pistolero” tenta di giocarsela sul piano strategico: all’ennesimo tentativo di allungo del turco, Holgado alla San Donato gli si mette all’interno e lo costringe all’errore, con Öncü che deve quindi recuperare la terza posizione verso la Luco-Poggio Secco. Daniel va quindi al comando ma il suo ritmo è decisamente più lento rispetto a quello dei due avversari alle sue spalle, specie quello di Öncü.

Sempre a tre giri dalla fine il fratello di Can compie un bellissimo sorpasso ai danni di Sasaki alla seconda Arrabbiata, ma è proprio il giapponese, forte di una Husqvarna velocissima sul dritto, ad iniziare l’ultimo giro al comando. Holgado, Öncü e Masiá si toccano leggermente alla staccata della San Donato e poi il pilota Tech3 prende la testa nel cambio di direzione successivo, aprendo il varco anche al #53.

Il poleman decide di affrettare i tempi e l’attacco arriva sempre alla Arrabbiata 2, dove Öncü replica il sorpasso compiuto su Sasaki due giri prima e va in testa con metà pista ancora da percorrere. Deniz prende vantaggio su Holgado e Sasaki, ma esce un po’ troppo largo dal Correntaio e ciò gli costa qualche metro fatale nella lotta per la vittoria: in uscita dall’ultima curva, grazie alla scia, Holgado ha agio per superare l’avversario ed andare a vincere la sua terza gara stagionale.

Öncü mastica amaro con un altro secondo posto come a Valencia 2022, mentre Sasaki è terzo per 0″005. Alonso, a sorpresa, conquista un quarto posto da debuttante davanti a Masiá, mentre nel secondo gruppo Collin Veijer, sulla seconda Husqvarna del team Intact GP, fa sesto davanti a Moreira, Rossi, Stefano Nepa e Kaito Toba. Solo 11° Ortolá, a cui è andata male nel gioco delle scie finale.

I nuovi 25 punti conquistati da Holgado gli permettono di avere più di un round di vantaggio nei confronti dei primi inseguitori, col connazionale Masiá che è a -35 (109 a 74). E’ un terzetto di spagnoli davanti con Ortolá terzo a -41, poi Moreira (-45).

Qui i risultati della gara Moto3 e la classifica iridata dopo il GP Italia.

Fonte immagine: tech3racing.fr

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