Il sogno di sbarcare in Moto2 come campione del mondo della Moto3 sembra ormai svanito per Romano Fenati, ma in giornate come queste il pilota di Ascoli Piceno pare con l’argento vivo addosso: a dispetto del fatto che il giro secco non sia la sua specialità, il pilota del team Ongetta ha fatto segnare allo scadere del tempo disponibile un crono di 2:12:848, regolando il suo avversario Joan Mir alle sue spalle per poco più di un decimo. I due capoclassifica sono stati gli unici a stare sotto il muro del 2:13 poiché il terzo classificato, Gabriel Rodrigo (terza prima fila consecutiva per lui dopo due pole), si è fermato a due decimi dal tempo dell’italiano.
Nel corso del turno si sono messe parecchio in luce le KTM, in particolare quella ufficiale di Bo Bendsneyder (in continuo miglioramento, settimo alla fine del turno) e quella dello Sky VR46 di Nicolò Bulega, ripresosi dopo aver contratto un verme intestinale pochi giorni fa (ottavo sul finale). Da sottolineare la prestazione di Jorge Martin, rientrato in Austria dall’infortunio e finalmente in recupero dalla caviglia infortunata: lo spagnolo del team Gresini è stato anche lui ottimo protagonista per tutto il turno, concludendo nono. Brillano anche gli altri italiani dopo un periodo parecchio buio, con il quinto posto di Antonelli e il sesto di Migno.
Non sono mancate, come sempre purtroppo, le discussioni sulla sicurezza e sugli eccessivi rallentamenti dei piloti, in particolare alla Becketts dove molti, pur di ottenere la scia, hanno tirato dritti per la via di fuga pur di seguire i piloti più veloci. Ci son state incomprensioni anche tra Canet e lo stesso Bendsneyder.
Fonte immagine: motogp.com
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