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Moto3 | GP Giappone: Lorenzo Dalla Porta torna a vincere e ipoteca il mondiale

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 20 Ottobre 2019 - 07:52
Tempo di lettura: 6 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Moto3 | GP Giappone: Lorenzo Dalla Porta torna a vincere e ipoteca il mondiale
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Ci si aspettava un Gran Premio del Giappone per la Moto3 potenzialmente decisivo per le sorti del titolo iridato e molto probabilmente così è stato. Dopo il secondo posto ottenuto a Buriram, Lorenzo Dalla Porta è tornato a vincere e si tratta del suo secondo successo stagionale dopo quello al Sachsenring; un weekend iniziato nel peggiore dei modi con una caduta grossolana in FP1 e un problema elettrico nel warm-up, che si conclude col bottino di 25 punti.

Ma non è solo la vittoria in sé a dare lustro a questo successo: sia Arón Canet che Tony Arbolino oggi hanno sbagliato e sono caduti perdendo punti importantissimi. Il vantaggio del pilota del team Leopard ammonta ora a 47 punti con tre gare prima della fine del campionato, con persino la possibilità di chiudere la pratica iridata in Australia. Podio completato da Albert Arenas, molto competitivo anche qui ma stavolta beffato dall’italiano, e da Celestino Vietti, autore di una gara a fasi alterne ma conclusa con un sorpasso spettacolare alla 13 su Tatsuki Suzuki che gli è valso il terzo podio stagionale.

LA CRONACA

Alla partenza Suzuki parte a razzo dalla terza casella mentre Antonelli sfrutta male la pole position e perde tre posizioni nel corso del primo giro, durante il quale si assiste a tre cadute: Kornfeil si butta all’interno di Gabriel Rodrigo alla curva 4 e il contatto elimina entrambi i piloti, mentre Booth-Amos finisce sull’erba umida nel rettilineo verso la 5 e perde il controllo finendo a terra. L’inglese riparte ma nel corso della gara sarà protagonista di un’altra scivolata.

Dalla Porta e Canet, in questa prima fase, sono molto vicini e combattono per la settima posizione, mentre Arbolino è già 19° alla fine del primo giro dopo essere scattato molto bene. Canet stacca forte alla 3 per sorpassare il rivale e mettersi all’inseguimento del gruppo di testa, inseguito dalla coppia italiana Dalla Porta-Vietti.

In testa c’è ancora Suzuki seguito da López e dal compagno di squadra, che prova a guadagnare qualche metro su García e sul gruppetto degli inseguitori. Dopo qualche giro Canet e Albert Arenas passano all’attacco: il #44 compie uno splendido doppio sorpasso su Yurchenko e il connazionale, poi i due cominciano a ricucire il gap dai primi quattro fino a passare Antonelli. Battaglia dura anche tra i due compagni del team Estrella Galicia, con García che non fa sconti al compagno.

Arenas non si placa e conquista anche la terza posizione su López, imitato poi anche da Canet. Comincia a risvegliarsi anche Dalla Porta: l’italiano in un paio di giri passa dal nono al sesto posto superando McPhee, Yurchenko e Antonelli (quest’ultimo comincia a crollare in classifica, forse per i postumi dell’infortunio). Continua anche la rimonta di Arbolino che sale 13°, favorito anche dalla caduta di Darryn Binder alla 90° Corner. Dalla Porta è il più veloce in pista e la sua moto pare anche ben settata per permettergli di essere velocissimo sul dritto, mentre Suzuki continua a guidare la corsa.

Un errore di Arenas all’Hairpin spiana la strada ai due contendenti al titolo, che tornano a battagliare per il podio. Il #48 prova il sorpasso in rettilineo, ma Canet è molto forte in staccata e in poco tempo riescono a sbarazzarsi anche di García. Arbolino raggiunge la top ten e tra i primissimi troviamo anche Masia e Vietti.
Suzuki invece, seppur ancora in testa, sente il fiato sul collo di Canet, che però sbaglia perdendo due posizioni su Dalla Porta e Arenas; l’italiano del team Leopard non si tiene e va a prendere il comando alla 11, mentre Vietti sbaglia alla stessa curva arrivando leggermente lungo.

Il primo colpo di scena arriva poco prima della metà gara: Arbolino, nel tentativo di attaccare Vietti per il settimo posto, si scompone alla staccata della 5 e la moto lo scarica ponendo la parola “fine” alla sua corsa iridata. A dieci giri dal termine Dalla Porta continua a guidare la corsa insidiato da Suzuki, che lo ripassa alla curva 5. Anche Vietti è all’attacco e passa Canet per la quinta posizione, mentre il #44 comincia a compiere qualche errore di troppo.

Quando il pilota del team Max Sterilgarda ripassa Vietti gli fa segno di non attaccarlo e di seguirlo per riprendere i primi quattro leggermente in fuga. Il piano dello spagnolo riesce ma viene poi nuovamente attaccato sia da Vietti che da McPhee, mentre il gruppo di testa perde Masia che, alla 14, va lungo e perde un sacco di terreno per evitare il contatto con lo scozzese.

A otto tornate dalla fine, il secondo colpo di scena: alla V-Corner Canet perde l’anteriore e abbandona la contesa, nonostante un tentativo di tornare in gara oltre la 20a posizione. A Dalla Porta segnalano il ritiro mentre è ancora al comando seguito da Suzuki, mentre si assiste alla bella battaglia tra García e Arenas. La battaglia per la vittoria è tra cinque piloti, con McPhee che rema con fatica in sesta posizione.

A quattro dal termine Suzuki riprova a tornare davanti alla 5 ma subisce la risposta di dalla Porta, mentre dietro di loro si consuma la lotta tra Garcia e Arenas che si conclude a vantaggio di quest’ultimo. Dopo un paio di giri più calmi, inizia l’ultima tornata e il vincitore della Thailandia entra quasi in contatto con Suzuki alla prima curva, per poi passarlo alla 7.

Dalla Porta si trova a rischio attacco ma per sua fortuna Arenas s’incespica alla 10, consentendogli di guadagnare qualche metro prima della staccata della 90° Corner. L’italiano conserva la posizione davanti ad Arenas, ma Vietti, come a Barcellona, s’inventa un sorpasso all’ultima curva davvero incredibile, strappando a Suzuki il posto sul podio davanti al pubblico di casa. Dietro a un deluso Suzuki arrivano García, McPhee e Masia, mentre chiudono la top ten Ramírez, un López calato parecchio durante la gara e Andrea Migno. Tra i ritirati da annoverare anche Fenati, fermatosi a tre giri dalla fine forse per il troppo stress al braccio infortunato.

La classifica piloti di quest’anno non è mai stata così sgranata: Dalla Porta ha ora quasi due round di vantaggio su Canet (229 a 182) e potrà stare sulla difensiva nelle ultime tre gare; ancora più staccato Arbolino, le cui speranze rasentano lo zero oramai avendo 68 punti di distacco.

Qui i risultati del Gran Premio e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: motogp.com


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