Moto3 | GP Giappone 2023, Gara: Jaume Masiá vince nella sfida tra i candidati al titolo di Motegi

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
1 Ottobre 2023 - 06:21
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Grazie ad una bagarre tra Öncü (poi caduto), Sasaki ed Holgado, Masiá vince ancora e passa in testa alla generale. Ayumu secondo.


Quello che si sta osservando al momento in Moto3 è probabilmente il miglior Jaume Masiá di sempre da quando ha debuttato nel mondiale e la conferma di questa teoria è arrivata durante il GP Giappone 2023. Per la seconda volta consecutiva e la terza in campionato, il #5 di casa Honda Leopard si è aggiudicato la vittoria, proprio sulla pista di proprietà del marchio di Tokyo. Una vittoria che vale anche la leadership del mondiale.

La gara al Mobility Resort Motegi è stata carica di tensione, dato che a giocarsela sono stati quattro dei sei protagonisti del mondiale. Masiá, insieme ad Ayumu Sasaki, Daniel Holgado e Deniz Öncü, ha scavato un solco rispetto agli inseguitori, ma a dare una mano nella corsa al successo dell’hondista sono stati proprio i suoi tre diretti avversari. In particolare il turco del team Ajo.

Mentre Sasaki ed Holgado hanno terminato in seconda e terza posizione staccati 1″ da Jaume ed al termine di una volata tra di loro, il fratello di Can ha dimostrato di peccare nuovamente di lucidità strategica, quando ha cominciato a disturbarsi con gli altri due piloti del gruppo KTM regalando quel secondo di vantaggio decisivo a Masiá. Oltre al danno si è aggiunta la beffa per il #53, finito a terra in quello stesso giro all’Hairpin e, probabilmente, decretando la parola fine alla sua corsa iridata.

LA CRONACA

Al via Masiá, dalla pole, non è autore di una gran partenza e sia Öncü che Holgado passano in testa, con Jaume che scivola al quinto posto davanti a Sasaki e alle spalle del duo MTA composto da Stefano Nepa ed Iván Ortolá. Il #48 viene presto ripassato dalla Honda Leopard in curva 5 e poi anche dalla Husqvarna alla 9, con persino David Alonso pronto all’attacco alla 11. Una leggera toccatina con lo stesso Ortolá, però, gli impedisce di prendere la posizione.

Mentre Öncü comanda le operazioni, ben presto anche Nepa viene scavalcato dal tandem mondiale, mentre Alonso fatica a tenere il ritmo e scivola al nono posto dietro anche a Moreira e Muñoz. I primi quattro piloti cominciano a prendere vantaggio e la coppia Angeluss MTA si trova a 0″9.

In questa fase è Sasaki il più veloce, che registra il nuovo record in gara al terzo passaggio e supera Masiá in quello successivo, con un attacco in curva 3. Holgado, invece, oppone più resistenza al giapponese, mentre la seconda Husqvarna di Collin Veijer scavalca Alonso per la nona posizione. Presto il colombiano uscirà dalla top ten, venendo superato anche da Kaito Toba.

Sasaki, dopo un paio di giri di studio, sorpassa Holgado alla 90° Corner mettendosi in seconda posizione, ma la cosa dura poco dato che è Masiá a passare al contrattacco, scavalcando prima Dani e poi Ayumu. Al settimo giro arriva anche l’attacco su Öncü in curva 1 e la leadership della gara cambia per la prima volta.

Per evitare la fuga dell’hondista, Sasaki sorpassa Öncü alla 3, mentre Holgado non ce la fa a sorpassare il turco alla S-Curve. Tutti questi sorpassi, uniti ad un calo della gomma non indifferente, permettono il recupero della coppia Nepa-Ortolá, che si trova a solo 1″ di ritardo adesso.

Dopo il sorpasso su Deniz, “Crazy Boy” sembrerebbe in controllo della situazione alle spalle di Masiá, mentre il ritmo continua ad abbassarsi. A rovinare i piani di Sasaki c’è però Öncü, che contrattacca alla S-Curve tornando in seconda posizione, per poi essere risuperato immediatamente alla 11. Caduta, intanto, per Xavi Artigas alla 1.

Il momento cruciale della gara arriva a sette giri dalla fine: i tre piloti alle spalle del leader cominciano a bisticciare tra loro, quando Öncü, nel tentativo di superare Sasaki in uscita dall’ultima curva, apre la porta ad Holgado alla 1. Il turco, anziché rimanere alle spalle del “Pistolero”, contrattacca immediatamente e la successiva lotta con Sasaki (col giapponese che scuote anche la testa) permette a Masiá di guadagnare 1″ di margine.

Il disastro, per Öncü, viene completato in quello stesso giro, quando il turco perde l’anteriore all’Hairpin nel tentativo di recuperare terreno su Masiá. Sasaki riguadagna così la piazza d’onore facilmente, ma ora c’è 1″ da recuperare nei confronti di Jaume e con le KTM MTA alle calcagna del duo in posizioni da podio. Cadute anche per Matteo Bertelle (alla 9) e per Tatsuki Suzuki (alla 2).

A tre giri dalla fine si accende un piccolo barlume di speranza per Sasaki. Il distacco viene ridotto a 0″9 con Ayumu capace di girare 0″2 più veloce dell’avversario in testa, ma Masiá risponde prontamente al tentativo di rimonta del giapponese e torna a girare sul ’57 alto, tenendo così il distacco fisso sui 0″9.

Le sole due battaglie ancora accese sono per il secondo posto, con Holgado alle spalle di Sasaki, e per il sesto, con un gruppetto di piloti capitanato da Moreira e Muñoz, nonché comprendente Alonso. Alla 90° Corner, all’ultimo giro, Holgado supera in staccata Sasaki e mantiene una buona traiettoria, ma un’uscita di curva poco felice dalla Victory Corner permette ad Ayumu di accelerare meglio e di concludere in seconda posizione.

Il vincitore, tuttavia, è Jaume Masiá, al terzo successo stagionale e al nono di carriera in Moto3, con la quale diventa il leader del campionato. Nepa conclude quarto davanti al compagno di squadra Ortolá, più staccati Muñoz, Alonso, Toba, Yamanaka e Rueda. Veijer chiude solo 11°, Moreira sprofondato addirittura 14° (forse per un contatto in fondo alla discesa all’ultimo giro).

La nuova classifica piloti vede Holgado non più in testa per la prima volta quest’anno, con ora Masiá solo al comando con 199 punti. Lo svantaggio di Sasaki e del secondo spagnolo, tuttavia, è ridottissimo: sei punti separano Ayumu dalla vetta, mentre Daniel è a -9. Ben più staccato Alonso a -39, con Öncü che invece probabilmente ha seppellito le proprie chance di conquista al titolo, essendo ora a -52.

Qui i risultati della gara di Motegi e la nuova generale iridata della Moto3.

Fonte immagine: leopardracing.com

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