Moto3 | GP Giappone 2022, Gara: vittoria con primo giro capolavoro per Izan Guevara. Foggia e Sasaki a podio

Moto3
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di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Settembre 2022 - 06:26
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Altra gara magistrale di Guevara, che aumenta il suo vantaggio su García (quarto quest’oggi) nella generale Moto3. Caduti Masiá e Suzuki.


Per i rookie Motegi sarebbe dovuta essere una pista difficoltosa, specie dopo un solo turno di prove corso sull’asciutto il venerdì pomeriggio. Izan Guevara, però, non si è lasciato intimorire da questo handicap né dall’incidente patito nel warm-up ed ha collezionato forse la sua migliore vittoria in questa stagione, la quinta quest’anno che sa di ipoteca al campionato. 

Il GP Giappone 2022 l’ha visto trionfare dopo l’ennesima gara di ritmo e dopo una rimonta di otto posizioni al primo giro, ma gli avversari non gli hanno concesso nulla durante tutto il corso del GP. Dennis Foggia, giunto secondo, ha sopperito alle mancanze della sua Honda e regalando alla Casa nipponica un podio insperato sul tracciato di loro proprietà, mentre Ayumu Sasaki ha agguantato il primo podio davanti nella corsa di casa. 

Sergio García lascia Motegi nuovamente con le ossa rotte nel confronto diretto con Guevara, che aumenta il proprio vantaggio su di lui nella classifica a 45 punti, quasi due round con ancora quattro gare da svolgere. 

LA CRONACA 

Al via scatta molto bene Suzuki dalla pole position, ma il migliore start lo compie Guevara che in curva 1 si ritrova già sesto dietro Dennis Foggia, mentre parte male Ogden dalla seconda casella. Sasaki s’impone al terzo posto dietro García, ma viene attaccato con successo dall’esterno da Foggia. A centro gruppo Deniz Öncü esce di pista, finisce nella via di fuga asfaltata e rientra nelle retrovie. 

Il primo giro di Guevara è un autentico capolavoro: in appena sette curve, dalla 2 fino alla V Corner, lo spagnolo sorpassa altri cinque piloti e termina al comando il primo giro, seguito dal compagno di squadra, da Suzuki, Sasaki e Foggia. Ancora nel primo passaggio c’è una carambola in uscita dalla 9, che coinvolge Whatley, Kelso, Tatay e Toba. 

Al contrario di quanto successo ad Aragón, stavolta l’opera di logoramento del pilota Aspar non è efficace e, nonostante il ritmo alto, al terzo giro Sasaki lo sorpassa prendendo la testa della gara. I primi quattro piloti (Guevara, Sasaki, Suzuki e Foggia) fanno uno strappo di 0”8 nei confronti di García il quale, dopo una perdita di posteriore in uscita dalla 1, fatica a mantenere il passo dei concorrenti e sarà ben presto costretto a guardarsi da Masiá. Muñoz, Migno, Rossi e Moreira completano la top ten. 

Arrivano anche le prime cadute di alcuni big, come quella stranissima di Holgado ben prima dell’ingresso alla 9 e soprattutto quella di Suzuki in uscita dallo stesso tornante, con una perdita di posteriore che lo scarica per terra; pochi secondi dopo scivola anche Adrian Fernández. A giocarsi le posizioni da podio rimangono in tre, mentre Masiá supera García per il quarto posto. 

Grazie ad una serie di giri veloci in 1:57.3, il pilota Ajo riprende la coda del terzetto di testa, senza però forzare l’attacco su Foggia. È invece Guevara a fare la sua mossa, passando Sasaki alla 9 a metà gara ma sbagliando poi nel giro successivo, tornando così alle spalle del pilota Husqvarna. 

A questo punto il leader del mondiale sembra voler cambiare strategia, preferendo punzecchiare l’alfiere del team Max Sterilgarda anziché sferrare l’affondo. Per diversi giri le posizioni rimangono invariate, fino a che Masiá non attacca Foggia per il podio ad otto giri dalla fine. Moreira, intanto, riesce a riprendere la coda di García insieme a McPhee e Muñoz e poco dopo decide di superarlo. 

Il momento decisivo della gara giunge al sedicesimo giro: Guevara rompe gli indugi e attacca all’interno Sasaki, imitando la strategia già utilizzata in Aragona. Stavolta, però, i diretti inseguitori non si lasciano sorprendere facilmente e gli stanno vicino, con Masiá che un giro dopo sorpassa a sua volta il nipponico aprendo la porta anche a “The Rocket”. La gara del #5, però, termina rovinosamente sul finire del diciassettesimo passaggio: appena prima della chicane finale un violento highside lo costringe al ritiro. 

La caduta di Masiá scava un piccolo buco tra Guevara e Foggia di 0”5, col romano ora costretto a forzare il ritmo per cercare di avvicinarsi all’avversario. Il breve elastico tra i due nei tre giri finali regala qualche decimo a Dennis, ma non è sufficiente per rimettersi nella coda di Guevara. 

A vincere è quindi Izan con mezzo secondo di vantaggio sull’italiano, poi Sasaki a chiudere il podio. Grazia alla caduta di Masiá García porta a casa un quarto posto in volata su Muñoz, poi Moreira, McPhee, Yamanaka, Migno e Rossi. 

Guevara, nella classifica piloti, sale ora a 254 punti contro i 209 del compagno-rivale, mentre Foggia e Sasaki si avvicinano al #11 ma perdono ulteriore terreno dal leader (rispettivamente -63 e -80 punti) e solo la matematica ad ora li tiene in gioco. 

Qui i risultati della gara di Motegi e la classifica piloti Moto3. 

Fonte immagine: teamaspar.com

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