Vietti, con un doppio sorpasso al penultimo giro, vince la sua seconda gara in carriera. Doppietta italiana con Arbolino secondo, Arenas chiude il podio e torna in testa al mondiale. McPhee a terra.
Il Gran Premio di Francia classe Moto3 ha visto il ritorno al successo di un italiano. Celestino Vietti, protagonista di una gara impeccabile e un ultimo giro perfetto, ha conquistato il suo secondo successo stagionale, riducendo di molto le distanze in campionato dai primi classificati e rilanciando così le sue quotazioni per il titolo 2020. Il team Sky ha optato per l’azzardo della gomma dura con l’asfalto freddo, azzardo che ha dato tutti i suoi frutti permettendo al #13 di arrivare per primo sotto la bandiera a scacchi.
Doppietta per i nostri colori, perché in seconda posizione, come successo in Stiria, troviamo Tony Arbolino. Anche il pilota Snipers si è riavvicinato alla testa del mondiale, in cui ora si trova il terzo classificato di questa gara, Albert Arenas. Lo spagnolo, dopo l’amarezza del ritiro nella gara di casa, torna sul podio ad assaporare lo champagne. L’ottimo risultato dà ancor più soddisfazione, vista la deludente gara di Ai Ogura, nono (grazie alle disgrazie altrui, va detto), e il quarto ritiro di John McPhee, che probabilmente dice addio alle sue ultime speranze iridate.
LA CRONACA
A Le Mans torna a splendere qualche raggio di sole a pochi minuti dal via, anche se le temperature di asfalto e aria rimangono bassissime. Tutti optano per una gomma media al posteriore, eccezion fatta per Celestino Vietti che va controcorrente e sceglie la dura per i ventidue giri.
Alla partenza il migliore allo scatto è Arenas dalla seconda casella, che all’arrivo alla chicane Dunlop ha già diversi metri di vantaggio su Arbolino e sul poleman Masia. Binder recupera, come suo solito, qualche posizione dalla 12a dello start, mentre Ogura, nelle retrovie, scende addirittura in 24a. Brutte partenze anche per Fenati e McPhee, che sono scesi di cinque posizioni a testa.
Per un paio di giri il #75 comanda senza subire attacchi dai compagni di gara, ma all’inizio del terzo giro Masia sfrutta la scia del connazionale e si mette al comando prima della piega a destra del rettilineo. Si assiste già ai primi contatti tra Migno e Binder, in lotta per la nona posizione, mentre è da segnalare la bella manovra di Arbolino nel cambio di direzione 10-11 su Arenas per ottenere il secondo posto, con lo spagnolo che, preso alla sprovvista, perde altre due posizioni su Rodrigo e Vietti.
Dopo un piccolo strappo dei primi cinque causato dalla lotta Fernandez-García e ricucito da Binder, il gruppo torna a essere numeroso e compatto. Lo spagnolo del team Estrella Galicia scende in 11a posizione, mentre il sudafricano è scatenato e, dopo la rimonta, sorpassa Vietti per la quinta posizione. Un altro pilota che sta rimontando è Alonso López sulla seconda Husqvarna, 11° e alle spalle della moto gemella guidata da Fenati.
La gara dei due, però, terminerà poco dopo proprio per un errore dello spagnolo: al termine del settimo giro López sbaglia la staccata al Raccordement e centra in pieno il retrotreno di Fenati, causando il ritiro di entrambi; i due comunque non discutono tra di loro e si chiariscono rapidamente tra compagni di squadra. Questo settimo giro regala altre sorprese, con Ayumu Sasaki che sle al sesto posto passando Vietti e Binder ancora velocissimo, tanto da risalire al secondo posto passando anche Arbolino e Arenas. Nel passaggio successivo, alla Garage Vert, Suzuki perde l’anteriore e si ritira.
La gara vede ancora Masia in testa per qualche giro, ma lo spagnolo in uscita dalla Chapelle si volta per vedere il gruppo alle sue spalle, perdendo velocità e scendendo di tre posizioni, cedendo il comando della gara ad Arenas. “Superman” prova a ripetere quanto fatto in Qatar rimanendo sempre davanti, ma a otto giri dal termine Masia torna a rompergli le uova nel paniere passandolo di scia, con anche Arbolino e Binder che lo superano e lo relegano al quarto posto (tanto che Arenas rischia, alla Dunlop Chicane, di centrare il duo). Anche Vietti, con la Hard, sta passando all’offensiva e sempre al quindicesimo giro sorpassa il #75 salendo al quarto posto. Arenas comunque reagisce nel passaggio successivo, alla Garage Vert.
Un altro colpo di scena giunge al sedicesimo passaggio: in uscita dalla Chemin aux Boeufs Binder prima perde il posteriore, e poi rallenta vistosamente alzando il braccio, a causa di un problema tecnico sulla sua KTM. Mentre il fratello di Brad rientra mestamente ai box, davanti Masia e Arbolino, che gli erano davanti, prendono un leggero vantaggio sugli inseguitori, ma che non riescono a sfruttare a dovere.
Passano altri due giri ed è ancora la Chemin aux Boeufs il teatro delle sventure di qualche pilota: Jeremy Alcoba, decimo, perde il posteriore in uscita dalla seconda curva e cade proprio davanti a John McPhee, costringendo lo scozzese all’ennesimo ritiro e all’abbandono, forse definitivo, alla lotta al titolo. Nella stessa fase cadono anche Antonelli e Toba, ma questi ritiri stanno avvantaggiando soprattutto Ogura che, lontanissimo dal gruppo di testa, sta recuperando posizioni su posizioni a metà gruppo. Davanti la lotta si riaccende, con Arenas tornato sotto al gruppo portandosi dietro il resto della compagnia.
A due giri dalla fine il #75 prova ad approfittare di un errore del connazionale del team Leopard alla Garage Vert, ma chi esce per primo da quella curva è Celestino Vietti: i due spagnoli vanno larghi e l’italiano può quindi prendersi la testa della gara per la prima volta, con anche il connazionale Arbolino che supera Masia alla chicane successivo. Inizia l’ultimo giro e Tony dà nuovamente una mano al connazionale, superando Arenas alla prima curva veloce e facendogli guadagnare metri. Negli ultimi due settori della pista Arbolino e Arenas, pur lottando tra loro, guadagnano diversi metri a Vietti, ma non quanto basta per tentare un ultimo attacco disperato alle curve 12 e 13.
Vietti vince così per la seconda volta in questa stagione, diventando anche il secondo pilota, insieme ad Arenas, a vincere più di un round quest’anno. Arbolino lo segue a ruota sul traguardo davanti al #75, poi Masia che ottiene un altro quarto posto e Migno, al suo secondo miglior risultato stagionale dopo la quarta piazza a Jerez 1. Ogura alla fine ha approfittato di ciò che succedeva davanti a lui, ottenendo un sudatissimo nono posto dopo una lotta con Carlos Tatay.
Dopo questa gara emozionante, la classifica piloti rivede Albert Arenas al comando con sei punti di vantaggio sul giapponese. Chi però sta concretizzando una gran rimonta è la coppia italiana Vietti-Arbolino, che sorpassa McPhee e si porta rispettivamente a -16 e a -20 da Arenas. Risale anche Masia, ora sesto ma con ancora 52 punti da recuperare.
Qui la classifica del Gran Premio di Francia e la generale piloti.
Fonte immagine: Twitter / Sky Racing Team VR46
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