Moto3 | GP Francia: McPhee vince dopo una durissima battaglia

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 19 Maggio 2019 - 12:33
Tempo di lettura: 6 minuti
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Moto3 | GP Francia: McPhee vince dopo una durissima battaglia

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John McPhee ha vinto il Gran Premio di Francia classe Moto3 in quel di Le Mans, ottenendo così il suo secondo successo in carriera. Una vittoria costruita in maniera esemplare da lui e dal team per tutto il weekend, in cui si è approfittato anche delle condizioni miste per far uscire tutte le qualità di guida dello scozzese. E’ un successo che non vale molto per la sua classifica ma che fa morale, davanti a Lorenzo Dalla Porta e ad Arón Canet. L’italiano ha guadagnato così la seconda posizione in campionato approfittando di un Masia sprecone e di un Antonelli finito a terra: l’iberico è stato protagonista di una manovra piuttosto cattiva su Kaito Toba all’ultimo giro, che potrebbe modificare la classifica in corso; un podio che comunque per lo spagnolo e il team di Max Biaggi ha un retrogusto amaro, vista la scomparsa del padre del sei volte campione durante questo fine settimana.

Una gara qualitativamente incredibile quella conclusasi, con un sacco di colpi di scena e sorpassi da ricordare. Uno scossone anche per la classifica, visto che ora la leadership del #44 si è fatta più salda. Caduti in gara molti piloti in lotta per la vittoria, tra cui Suzuki, Arbolino e Ramirez.

LA CRONACA

La gara viene dichiarata asciutta e le gocce fastidiose avute in mattinata non sono presenti al via della Moto3.

Alla partenza Arbolino e McPhee scattano bene e giungono alla prima curva davanti, con il gruppone che sfila senza problemi. A La Chapelle Suzuki si porta poi in testa provando da subito il suo classico tentativo di fuga, mentre alla curva del Museo c’è già la prima caduta: è Sergio Garcia, il quale porta fuori pista anche Filip Salac, che riesce però a rientrare in gara. Il primo grosso spavento lo si ha con la caduta di Ai Ogura: il nipponico, mentre era terzo, perde il posteriore all’uscita della Chemin aux Boeufs, con la moto che dopo aver toccato la ghiaia rientra in pista, ma miracolosamente tutto il gruppo la evita.

Mentre la sequela di cadute continua con Binder alla curva 1, davanti le prime quattro Honda di Rodrigo, McPhee, Suzuki e Arbolino scappano con Canet sesto, Antonelli 12° e Masia addirittura 17°. Lo spagnolo di Sterilgarda passa Migno alla prima chicane poco dopo ottenendo il quinto posto, e iniziando la caccia al primo gruppo; in settima e ottava posizione la coppia Leopard Dalla Porta-Ramirez.

Migno non ci sta e passa Canet a La Chapelle, e le due KTM sono di nuovo addosso al gruppo dei primi quattro nonostante il ritmo di Suzuki sia alto. I due si portano dietro anche Dalla Porta mentre il suo compagno Ramirez non solo non tiene il ritmo, ma cadrà qualche giro dopo alla Dunlop Chicane. Rodrigo intanto passa McPhee e si mette terzo, con lo scozzese momentaneamente in difficoltà è superato alla chicane 7-8 anche da Migno.

L’argentino e l’italiano continuano la loro scalata superando Arbolino, e pochi giri dopo il #16 va addirittura al comando. Il passo mostrato mentre rincorreva però non viene ripetuto, e il pilota del team Bester Capital Dubai non riesce a scappare. Il suo compagno Masia è ottavo e sta comandando il gruppo degli inseguitori, mentre Canet passa al sesto posto superando ancora McPhee. C’è invece il ritiro di Fenati, ancora afflitto da dolori alla caviglia sinistra.

Suzuki attacca al raccordo finale Migno, che perde slancio sul rettilineo e viene superato da altri due piloti scendendo quarto. Il giapponese tenta un altro strappo ma non è sufficiente, mentre il gruppo capitanato da Masia porta sotto i due secondi lo svantaggio. Il #5 però taglia la Dunlop Chicane poche tornate dopo, e rimedia una penalità di 2.2 secondi sul tempo finale. Diventa già più aspra la lotta Suzuki-Dalla Porta-Migno, quest’ultimo passato anche da Rodrigo.

Antonelli passa a capo del secondo gruppo mettendo Masia 11°, ma a otto giri dalla fine il vincitore di Jerez cade d’anteriore alla Garage Vert. In tutto questo John McPhee è tornato al comando su Dalla Porta, mentre alle loro spalle Migno si dimostra molto aggressivo su Rodrigo, con i due che entrano in contatto tra le curve 1 e 2 perdendo posizioni.

A sei giri dalla fine un grosso colpo di scena nel gruppo dei primi: Suzuki perde il posteriore alla prima chicane e Arbolino non può fare nulla per evitarlo, la doppia caduta costringe al ritiro i due hondisti. Davanti, approfittando del buco creato dall’incidente, ci sono ora Dalla Porta e McPhee con Migno dietro in recupero, mentre Canet se la deve vedere con un rientrante Toba per la quarta posizione. Cadono, nel corso di un solo giro, anche Foggia e Lopez.

Il riaggancio di Migno ha successo e lo porta al comando davanti al connazionale e McPhee. Potrebbero essere questi tre a lottare per la vittoria ma il terzetto Canet-Toba-Rodrigo alle loro spalle prova a spingere di nuovo. C’è persino un contatto al curvone tra Dalla Porta e McPhee, ma la manovra rischiosa del pilota Leopard lo porta nuovamente al comando; errore invece di Migno alla curva 6, che lo fa scendere in sesta posizione, proprio davanti al compagno Masia. Quest’ultimo tenta una manovra fin troppo rischiosa sempre su Migno al Raccordement, e come unico effetto ha di far perdere un’altra posizione al duo.

E’ iniziato l’ultimo giro e sono in quattro a giocarsela, con Rodrigo e gli altri un po’ troppo staccati: Dalla Porta, McPhee, Toba e Canet. L’italiano mantiene la testa difendendosi fino alla Chemin aux Boeufs, ma McPhee stacca forte prendendosi l’interno e il comando per il sorpasso decisivo. Dietro di loro Canet, anche a costo di entrare in contatto con Toba, attacca alla 9 prendendo la terza posizione, col giapponese che rimane in piedi per miracolo. McPhee va invece a vincere la sua prima gara della stagione e la seconda della sua carriera davanti a Dalla Porta e Canet, poi Rodrigo, Migno, Toba e Vietti. Masia, a causa della penalità, scende da ottavo a 12° dietro al vincitore della passata edizione, Albert Arenas. Durante il ritorno ai box, Toba si lamenta con Canet per la sua manovra all’ultimo giro, ed è possibile che la direzione gara risponda modificando il risultato.

Se la classifica dovesse rimanere questa, Canet guadagnerebbe 16 punti andando a quota 74, con 14 lunghezze su Dalla Porta e 17 su Antonelli, rimasto fermo al palo. Toba è quarto a 51 mentre Masia perde altri punti importanti accumulando un distacco di 25 lunghezze, già un round intero. Vietti è a 45, seguito da Migno a 40.

Qui i risultati della gara francese e la classifica iridata attuale.

Fonte immagine: johnmcphee.com

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