Moto3 | GP Francia 2021: Sergio García conquista la gara di Le Mans, prima vittoria per la GasGas

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Maggio 2021 - 12:34
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In una gara a eliminazione, il pilota del team Aspar guida autorevolmente dall’inizio e vince la sua seconda gara in carriera. Primi podi per Salač e Rossi, Acosta recupera da un errore e fa ottavo.


Le Mans si è confermata una pista altamente selettiva e che non perdona gli errori nella categoria Moto3, soprattutto su un asfalto molto bagnato alla partenza e sempre più asciutto man mano che si continuava la gara. A vincere il Gran Premio di Francia 2021 è stato Sergio García Dols, pilota del team Aspar alla guida della GasGas, marchio che conquista la propria prima vittoria già al quinto appuntamento nel campionato mondiale. Nonostante sia pur sempre una KTM rimarchiata, rimane comunque un risultato statistico molto importante.

La gara del #11 è stata perfetta, nel quale ha osato il giusto all’inizio per poi vincere in scioltezza, con solo Filip Salač a contendergli il successo. Il pilota ceco ottiene il suo primo arrivo a podio dopo una gara da protagonista, mentre Riccardo Rossi ottiene un solido terzo posto dopo un weekend magico.

Per quanto riguarda la lotta al titolo, la risalita furiosa di García nella generale è l’unico stravolgimento importante in classifica, poiché tantissimi contendenti si sono autoeliminati durante le fasi del GP: Masiá, Binder, Antonelli e Alcoba lasciano tutti la Francia con uno “zero”. Anche Pedro Acosta ha rischiato cadendo alla curva 2, ma il potenziale fenomeno ha tenuto la moto accesa e ha rimontato fino all’ottavo posto.

LA CRONACA

Ancor prima della partenza, durante il giro di schieramento si assiste alla prima scivolata: Carlos Tatay cade alla Dunlop Chicane a causa della gomma fredda, appena uscito dai box. Il #99 viene aiutato dai commissari per tornare al pit, ma dovrà partire dalla pitlane. Ha smesso di piovere a Le Mans, ma non c’è assolutamente il margine per tentare di usare le gomme d’asciutto.

Allo scatto parte molto bene Migno dalla pole position, ma arrivando alla prima chicane butta subito il bel lavoro fatto nel sabato della qualifica, arrivando lungo e perdendo diverse posizioni. In testa passa quindi Niccolò Antonelli con Salač in seconda posizione, ma la prima caduta in gara è proprio la sua, in uscita dal Raccordement e di posteriore. E’ solo il primo di una lunga sequela di ritiri.

Al secondo giro, infatti, si susseguono le scivolate di Tatsuki Suzuki (a La Chapelle), Jeremy Alcoba (Le Musée) e soprattutto di Jaume Masiá (Raccordement), che butta al vento un’occasione d’oro per recuperare punti su Pedro Acosta. Ma i colpi di scena sono solo all’inizio, perché pochi secondi più tardi, alla Dunlop Chicane, proprio il leader del mondiale perde l’anteriore; a differenza degli altri piloti, però, Acosta rimane agganciato alla sua KTM e riesce a ripartire, seppur in 23a posizione.

La giornata del team Gresini va di male in peggio a metà del terzo giro, quando anche Rodrigo finisce a terra togliendoci un altro possibile favorito. Davanti la situazione muta progressivamente, con García e Salač che seminano un terzetto formato da Riccardo Rossi, John McPhee e Ayumu Sasaki. Nelle retrovie continua l’ecatombe, con la scivolata della wildcard Matsuyama e di Toba.

Inizia intanto la rimonta di Acosta, che tra i ritiri e un ritmo piuttosto veloce raggiunge già i margini della zona punti. Non è l’unico bravo a rimontare, perché anche Artigas, partito penultimo, è sesto e alla rincorsa della top five. In testa alla corsa, García comincia a piegare la resistenza del pilota Snipers, che a sua volta ha messo 3”7 tra sé e Riccardo Rossi.

Un altro big che sbaglia è Darryn Binder, lasciando al leader del campionato Acosta la possibilità di allungare ancor di più nel mondiale. Lo spagnolo ha infatti superato anche Romano Fenati (oltre che Nepa), e ci mette poco a sbarazzarsi di un Andrea Migno piuttosto opaco su queste condizioni miste (al contrario della qualifica di ieri).

Mentre Acosta continua a rimontare passando Kofler alla penultima curva, davanti Salač ha una breve quanto importante reazione, girando sotto il ’55 e passando la GasGas #11 poco dopo la metà gara. Il ceco però, anziché approfittare dell’inerzia a favore per allungare, decide di far ripassare subito García, che da quel punto in poi decide di mettere il turbo: nei due passaggi successivi, lo spagnolo ricostruisce tutto il gap perso precedentemente, seminando Salač definitivamente a cinque giri dalla fine.

Gli ultimi giri sono relativamente tranquilli, senza lotte furiose in pista. Le uniche battaglie sono per la sesta posizione, tra Adrián Fernández e Xavi Artigas, e la rimonta di Pedro Acosta, che si ferma all’ottavo posto con l’ok del box Ajo dal muretto. Alle sue spalle ci sono i piloti del team Prüstel e Fenati, che hanno superato Andrea Migno (ora 11°).

Gli ultimi giri se ne vanno in scioltezza e Sergio García conquista così la sua seconda vittoria in Moto3, con 2”349 di margine su Salač. A ulteriori tre secondi arriva Rossi, seguito da McPhee che raggiunge finalmente i suoi primi punti in campionato. Sasaki ottimo quinto, davanti a Fernández, Artigas, Acosta (prima gara fuori dal podio per lui), Öncü e Fenati.

Nella generale piloti il vantaggio di Acosta, dopo una giornata così complicata per lui, va addirittura a crescere a 54 punti, con adesso García come primo inseguitore (103 a 49). Migno e Fenati rimangono terzi con un solo punto a dividerli, mentre Antonelli è ora quinto e fermo a 44 punti. Perdono terreno Masía e Binder, ora in settima e ottava posizione con quasi tre gare di ritardo in termini di punti.

Qui i risultati di questa gara pazza e la classifica iridata.

Fonte immagine: teamaspar.com

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