Finalmente Fernández si sblocca, prima vittoria per il team KTM Ajo quest’anno in Moto3. Colpi di scena a ripetizione nel GP Europa, con Arenas, Vietti e Masia out. A podio García e Ogura.
Negli ultimi anni la pista del Ricardo Tormo, seppur non sia stato mai determinante per la lotta all’iride, ha sempre regalato emozioni tra colpi di scena, battaglie e cadute, a volte anche spettacolari. Quest’anno, a compensare la mancanza di bagarre per la vittoria, ci hanno pensato i colpi di scena che hanno riguardato i contendenti al titolo mondiale, partendo dalla Moto3.
A vincere il GP d’Europa è stato Raúl Fernández. In una gara in cui non è partito dalla pole stavolta, lo spagnolo ha impresso il suo ritmo dalle battute iniziali approfittando degli eventi che stavano succedendo alle sue spalle, per poi vincere con un secondo di vantaggio su Sergio García. E’ il primo successo del #25 in carriera, che lo pone come pilota da tenere d’occhio in vista del 2021.
Il podio per due terzi spagnolo è stato completato da Ai Ogura. Dopo quattro gare passate a incassare colpi, il giapponese torna finalmente a ottenere un piazzamento nel terzetto di testa, utile per riaprire i giochi per il titolo Moto3. Albert Arenas, Celestino Vietti e Jaume Masia escono da Valencia 1 con uno “zero” a testa, a seguito di incidenti, problemi tecnici e addirittura un squalifica, nel caso del pilota del team Aspar.
Tony Arbolino, quarto, è stato il primo degli italiani, ma non ha saputo approfittare al meglio dell’ecatombe di piloti davanti a sé nella generale per ricucire il distacco in classifica.
LA CRONACA
Nonostante il bel tempo, il cielo sopra Valencia rimane comunque nuvoloso. Tutti i piloti in griglia per la gara della Moto3 optano per una media davanti e una morbida dietro come pneumatici, tranne Jaume Masia che, dalle retrovie, tenta l’azzardo della dura.
Alla partenza Vietti e López scattano molto bene e si ritrovano in prima e seconda posizione alla Aspar, seguiti da Arenas. Il poleman McPhee parte male e si ritrova intruppato in ottava posizione, preceduto anche da Ogura e Arbolino. Per il primo giro le posizioni rimangono congelate e solo dal secondo tornano a mescolarsi, con López che prova a passare Vietti in curva 1 ma permette a Fernández di attuare un doppio sorpasso alla Doohan.
Il primo grosso colpo di scena arriva pochi istanti dopo: Vietti, in uscita da curva 4, perde all’improvviso il posteriore e costringe Arenas, dietro di sé a inchiodare per evitare il contatto; lo spagnolo riesce a rallentare ma da dietro il #21 viene colto alla sprovvista, e centra la moto del connazionale. Vietti e López sono fuori gioco (anche se il pilota del team Sky prova comunque a ripartire), mentre Arenas sembrerebbe proseguire. La sua KTM ha però subito un colpo al retrotreno e fuma, oltre a essere visibilmente più lenta delle altre. “Superman” è costretto a un mesto rientro ai box.
Dalla pitlane il team Honda Asia segnala immediatamente la cosa a Ogura, che nel frattempo si è portato al quarto posto dietro Fernández, Arbolino e García. Lo spagnolo del team Ajo ha approfittato della carambola alle sue spalle per guadagnare oltre due secondi di vantaggio, che aumenteranno a 2”7 nei cinque passaggi successivi. All’inizio del quarto giro scivola McPhee in curva 1 (forse per una chiazza di umido a centro curva), mentre la moto di Arenas è stata riparata e il pilota rientra in pista, con tre giri di ritardo.
Il leader della classifica si fa da parte usando il long lap penalty facendosi facilmente doppiare, ma rimanendo nella coda del gruppo in lotta per la seconda piazza, formato da Arbolino, Binder, García e proprio Ogura. Per alcuni passaggi Arenas rimarrà in coda ai quattro (anche attaccando in alcuni frangenti gli avversari), fino a quando i commissari non gli espongono la bandiera nera, dato che con oltre tre giri di ritardo non sarebbe comunque classificato.
Aumentano anche i ritiri, con il turno di un altro contendente all’iride: Masia scivola anche lui alla 4 e rimane anche dolorante a terra, dando a Ogura altre motivazioni per ottenere il podio. Proprio in questa seconda metà di gara, il terzetto formato da Arbolino, García e il giapponese si dimostra più veloce del leader della corsa, a cui cominciano a rosicchiare decimi su decimi a ogni passaggio. Fenati intanto sconta un long lap penalty per aver ecceduto troppe volte i limiti del tracciato; l’ascolano era in settima posizione e rientra in 12a.
Si registrano altre tre cadute, con i ritiri di Dennis Foggia (che aveva rimediato addirittura due long lap penalty) e dei due pilota SIC58, Tatsuki Suzuki (speronato da Rodrigo alla Doohan) e Niccolò Antonelli (scivolato da solo alla Nieto). Nonostante il forcing di Arbolino che fa da traino agli altri due piloti, Fernández riesce a mantenere il suo vantaggio all’incirca sui due secondi.
A cinque giri dal termine la rimonta sembra però possibile: il vantaggio del leader su Arbolino cala a 1”7, mentre Ogura e García si scornano a vicenda perdendo decimi preziosi dal pilota Snipers. Per gli ultimi giri Fernández riesce però a tenere duro, avviandosi verso il primo successo in carriera.
All’ultimo giro Arbolino si ritrova nuovamente i due avversari vicini, che decidono di rompere gli indugi: García passa alla staccata della 1 e uno sbacchettamento della Honda di Tony gli impedisce di difendersi dallo stesso Ogura. L’italiano pare più veloce del giapponese nel resto della pista ma la difesa di Ogura è impeccabile, e gli permette di ottenere un prezioso terzo posto dietro al duo spagnolo.
Binder conclude al quinto posto davanti a un ottimo Carlos Tatay, a Stefano Nepa sulla KTM Aspar superstite e a Jeremy Alcoba. Chiudono la top ten Salač e Sasaki, mentre Fenati, negli ultimi giri, ha rimediato un’altra penalità identica alla prima, e scivola al 13° posto dietro all’ex-compagno Migno.
Nella classifica piloti Arenas, nonostante un altro “zero”, guida ancora la classifica, seppur per soli tre punti su Ogura (157 a 154). Cominciano a calare drasticamente le chance di Vietti e Masia, ancora a -20 e -24 ma a sole due gare dalla fine, con lo spagnolo passato anche da Arbolino di un solo punto.
Qui i risultati del GP d’Europa e la classifica piloti aggiornata.
Fonte immagine: ajo.fi
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