Moto3 | GP Emilia-Romagna 2021: grande rimonta di Dennis Foggia, da 14° a primo

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Ottobre 2021 - 12:21
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Il pilota Leopard tiene aperto il campionato, 21 punti tra lui ed Acosta (terzo). Secondo Masiá, quinto Nepa.


Il mondiale Moto3 2021 è ancora aperto, forse ora più che mai. Dopo un fine settimana che non sembrava dirgli affatto bene, Dennis Foggia ha conquistato un’altra vittoria in questa stagione, ripetendo il successo di Misano 1 in questo GP Emilia-Romagna. Per “The Rocket” è il quinto successo stagionale, a pari merito con Pedro Acosta.

Tra i due contendenti al titolo ballano ora 21 punti, un margine non ancora di sicurezza per lo spagnolo, che ora rischia di perdere ciò che a metà stagione sembrava già ampiamente nelle sue mani. Il terzo posto di oggi, alle spalle del compagno Jaume Masiá, gli permette comunque di perdere una quantità non eccessiva di punti. Ciò che Acosta non potrà battere è il record di campione più giovane nel Motomondiale, che rimarrà ancora a Loris Capirossi grazie al titolo 1990 conquistato all’età di diciassette anni e 165 giorni. Il team Ajo può comunque consolarsi con la conquista del titolo a squadre.

LA CRONACA

Alla partenza Niccolò Antonelli sfrutta alla grande la pole position e comanda il primo giro seguito da Izan Guevara e dal duo BOE Owlride, formato da Stefano Nepa (partito addirittura ottavo e già terzo dopo il Tramonto) e Riccardo Rossi. Parte male Foggia dalla quinta fila scendendo al 16° posto, mentre Acosta si ritrova a ridosso dei primi.

Già nel primo giro c’è il primo tentativo di fuga da parte del terzetto di testa, subito sedato da uno Stefano Nepa scatenato che prima sorpassa Guevara al Tramonto e poi Antonelli al curvone. Al quarto giro la “Tigre” gli torna davanti, ma questa battaglia ricompatta il gruppo, permettendo il riaggancio di Masiá, Salač e soprattutto Acosta.

Lo spavento più grosso avviene con la caduta di Riccardo Rossi in uscita dal Tramonto, per via di un contatto con John McPhee: l’italiano rimane in mezzo alla pista ma viene fortunatamente evitato dagli avversari che lo seguono, permettendo il prosieguo della gara. Nel frattempo la rimonta di Foggia comincia ad ingranare ed il pilota del team Leopard risale al decimo posto, alle spalle del compagno Xavi Artigas.

Antonelli continua a comandare la corsa e, per quanto non riesca a mettere tra sé e chi lo segue un gap importante, riesce ad approfittare dello scontro Guevara-Nepa per avere un margine di sicurezza. Nella battaglia prova ad inserirsi anche il leader della classifica, il quale subisce però l’attacco all’esterno della prima curva del Carro da parte del pilota della GasGas. Nel frattempo cadono Suzuki e McPhee.

Un errore di Antonelli in uscita dalla sezione del Rio gli fa perdere cinque posizioni e ad approfittarne è proprio Acosta, che va così al comando per la prima volta. La sua leadership dura però poco più di un giro, perché al tredicesimo è sempre Guevara a mettergli i bastoni fra le ruote superandolo. Alla prima variante anche Foggia, ora nel gruppo e risalito al sesto posto, riesce a superare Darryn Binder, anche mostrando molta aggressività con un leggero contatto tra i due. Nel gruppo è risalito anche Migno, ma una scivolata lo mette fuori dai giochi.

Al quattordicesimo giro la storia della gara si compie, con Foggia che sorpassa Acosta sul rettilineo che porta al curvone. Il #7 è in quarta posizione ed è nettamente il più veloce in pista, mentre Masiá si trova al comando e continuamente insidiato da Nepa e Guevara. A nove giri dalla fine è però proprio Foggia ad andare davanti, alla staccata della Variante del Parco.

I primi quattro (Foggia, Masiá, Binder e Guevara) cominciano, in quest’ultima fase, a guadagnare terreno cruciale sugli inseguitori, in primis Acosta e Nepa che stanno guidando l’inseguimento ma senza troppo successo. L’abruzzese sembrerebbe averne di più di Pedro, il quale però cerca in tutti i modi di non perdere ulteriore terreno. Un altro colpo di scena arriva a sei giri dalla fine con la scivolata di Guevara alla Quercia, mentre Carlos Tatay si ritira per gli eccessivi dolori alla caviglia infortunata.

Il secondo di margine che c’è tra Binder (il quale ha mollato il colpo) e la coppia Acosta-Nepa comincia a calare solo a tre giri dalla fine, ma il duo al comando Foggia-Masiá ha preso margine e si sta ora giocando la vittoria in solitaria. L’ultimo giro inizia con Foggia davanti, il quale spinge al massimo sin dal T1 senza dare possibilità di attacco all’ex-compagno di squadra e conquistando così la sua quinta vittoria dell’anno.

Durante l’ultimo giro Binder è stato raggiunto dal gruppo dietro ed Acosta è riuscito a salire il suo podio, davanti al sudafricano ed a Stefano Nepa. Niccolò Antonelli è sesto davanti ad un rimontante Romano Fenati, poi Sasaki, Artigas e Salač. Solo 14° Jeremy Alcoba sulla Honda Gresini con la livrea celebrativa a Fausto.

La classifica piloti vede ora Acosta al comando con 234 punti, seguito da Dennis Foggia a 213 e da Sergio García fermo a 168, il quale ora è non solo matematicamente fuori dalla lotta per il titolo, ma anche a rischio per perdere la terza piazza a favore di Jaume Masía (salito al quarto posto ai danni di Fenati). “Fenny” è quinto ed ha 147 punti.

Questi i risultati del Gran Premio e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: Twitter / Leopard Racing

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