Moto3 | GP Catalogna 2023, Gara: David Alonso porta a casa la seconda vittoria dopo una corsa folle

Moto3
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
3 Settembre 2023 - 12:28
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Con una manovra magistrale all’ultima curva su due piloti, Alonso conquista anche Barcellona. Campionato Moto3 aperto.


Le gare della Moto3 a Barcellona portano, spesso e volentieri, una ventata di pura follia e l’edizione 2023 del GP Catalogna non ha fatto eccezioni. A vincere al Montmelò è stato David Alonso sulla GasGas del team Aspar, alla sua seconda vittoria in tre gare dopo quella conquistata a Silverstone il mese scorso.

Il colombiano nativo di Madrid, partito 12°, in appena un giro si è portato sul gruppo di testa e, nel corso del GP, si è ben posizionato in mezzo ai pezzi da novanta partecipanti, per porre una ciliegina sulla torta finale con la manovra valevole per la vittoria, compiuta all’ultima curva alle spese di Jaume Masiá e David Muñoz.

Il pilota della squadra Leopard ha chiuso in seconda posizione mettendo fine ad una crisi di risultati iniziata dopo la pausa estiva, mentre al terzo posto si è classificato José Antonio Rueda, al primo podio in carriera in questa sua stagione di debutto in Moto3.

In realtà, a tagliare il traguardo come terzo classificato è stato Deniz Öncü, ma il turco, vincitore in Austria, è stato penalizzato di 6″ in seguito a quanto accaduto all’ultima curva, col suo attacco sconsiderato ai danni dello stesso Muñoz (finito largo). Il #44 è finito a terra e, usando un po’ di cinismo, si può dire che abbia assaggiato la sua stessa medicina, essendo lui famoso peer le manovre molto aggressive.

A conti fatti si tratta di un’occasione persa per Öncü con una manovra evitabilissima, dato che Daniel Holgado è finito a terra all’ultimo giro nella pancia del gruppo. Zero punti per il leader del mondiale ed Ayumu Sasaki, oggi quarto ma mai davvero brillante come in altre gare, ha incredibilmente dimezzato il proprio distacco in classifica.

LA CRONACA

Prima della partenza, viene annunciata dai commissari la penalizzazione per Romano Fenati, reo di aver creato una situazione di pericolo durante la Q2: l’ascolano dovrà partire dal fondo della griglia e compiere anche un long lap penalty.

Alla partenza Öncü parte meglio di tutti dalla prima fila e prende il comando seguito dal poleman Iván Ortolá e dall’australiano Joel Kelso, con Masiá quarto e Matteo Bertelle quinto. Brutta partenza per Daniel Holgado che si trova 12° dietro Sasaki, mentre Alonso, partito appunto 12°, chiude il primo giro in sesta piazza.

Il colombiano si libera ben presto di Bertelle (cosa che fa anche Rueda), mentre Öncü continua a fare l’andatura su Masiá, passato in seconda posizione davanti ad Ortolá. Il #5 si prende poi la leadership all’inizio del terzo giro in fondo al rettilineo, mentre Stefano Nepa è risalito al settimo posto davanti al “Pistolero”. Ha più difficoltà a rimontare Sasaki, che rimane nel gruppo compatto ma in 12a posizione.

Alonso prende per la prima volta il comando all’inizio del quarto giro, girando dall’esterno della Elf e superando Masiá. C’è lotta anche tra compagni di squadra del team MTA Angeluss, con Nepa che supera Ortolá prima di risubire il controsorpasso del compagno.

Holgado, da quinto, prende la testa della gara per la prima volta al settimo giro sfruttando il gioco delle scie, con Deniz che si mette subito al suo inseguimento. Il #96, però, non è l’unico ad aver recuperato posizioni dato che anche David Muñoz, partito 19°, è ora quinto. Crollo vertiginoso per Kelso invece, che si trova addirittura 20°.

Il primo tentativo di strappo concreto lo compie Öncü: il turco riprende la testa a spese di Holgado e guadagna 0″4 in un solo giro, facendo così sfilacciare il gruppo e permettendo ai primi otto di ottenere margine, con Tatsuki Suzuki a chiudere il gruppo e Sasaki nono ma apparentemente non abbastanza veloce per riprendere i fuggitivi.

Muñoz sale virtualmente sul podio superando Masiá in fondo al dritto, ma nessuno è ancora riuscito a rompere il ritmo di Öncü. A cinque giri dalla fine, però, Jaume ce la fa a tornare in testa di scia, dopo aver prevalso momentaneamente sui connazionali.

A tre giri dalla fine, un contatto tra Holgado ed Öncü alla Elf fa perdere posizioni ad entrambi, i quali si ritrovano rispettivamente sesto e quarto con in mezzo Rueda, che supera alla Caixa il compagno di squadra del team Ajo. Davanti Masiá continua a fare l’andatura su Muñoz, oramai in piena lotta per il successo, ed Alonso.

Al penultimo giro, il solito effetto scia permette al #44 di passare in testa, ma la frenata ritardata lo porta Muñoz lungo alla chicane e permette ad Holgado di passare al comando. Ci si aspetta che la scena si ripeta all’ultimo passaggio, ma Holgado mantiene miracolosamente il comando arrivando alla 1.

Ciò accade per poco, però: Masiá attacca prima Alonso e poi lui tra le curve Repsol e Seat andando in testa ed Holgado, attaccato anche da chi sta dietro, si ritrova improvvisamente sesto. Tenta il recupero delle posizioni al tornantone della Caixa, ma il leader del campionato incappa in un errore inatteso, stando tutto interno, salendo sul cordolo e perdendo la moto.

L’uscita di scena di Holgado non placa la battaglia davanti: proprio alla frenata della 10 Öncü si butta tutto all’interno ma finisce largo, così la lotta per il successo si restringe a Muñoz (ora in testa), Alonso e Masiá. I tre arrivano alla New Holland con Jaume che tenta di superare due piloti in un colpo solo, ma il colombiano resiste incredibilmente in mezzo a due piloti ed esce per primo dall’ultima curva.

Mentre David Alonso conquista la sua seconda vittoria in carriera, Masiá chiude secondo e Muñoz viene invece steso da una carenata di Öncü in uscita dall’ultima curva. La direzione gara non lascia il gesto impunito ed attribuisce a Deniz altri 6″ sul tempo finale (l’equivalente di due long lap penalty), facendolo precipitare al 12° posto. José Rueda occupa così l’ultimo posto sul podio davanti a Sasaki.

Nella classifica piloti Holgado rimane a 161 punti contro i 148 di Sasaki, bravo ad approfittare al meglio delle situazioni per ridurre il gap a soli 13 punti. Masiá, dal canto suo, recupera la terza posizione con 129 punti (a -32 dalla vetta), uno solo di vantaggio su Öncü (che ha recuperato solo quattro punti al “Pistolero”). Da tenere d’occhio la situazione in campionato di Alonso, sesto a -46 ora.

Qui i risultati del GP Catalogna e la classifica Moto3 aggiornata.

Fonte immagine: teamaspar.com

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