Moto3 | GP Austria: Romano Fenati alla fine di un incubo, vince al Red Bull Ring

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
11 Agosto 2019 - 12:32
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Quella del Red Bull Ring non è stata una gara particolarmente combattuta con trenini di piloti in puro stile Moto3, ma per la tensione, le condizioni e le battaglie viste nei piccoli gruppetti, l’intensità avuta in Austria è stata di un livello molto alto, forse per merito anche del risultato finale che ci riconsegna un pilota che era riuscito a perdersi tragicamente più per il suo comportamento che per la sua velocità. Romano Fenati ieri è tornato in pole position dopo quasi due anni di digiuno ma il risultato gli è stato tolto per una penalità che ha colpito quasi metà griglia e quattordici piloti partecipanti alla Q2, regalando così la partenza al palo a John McPhee. Nonostante ciò, Fenati ha comunque sfruttato alla grande la prima fila andando a vincere la sua prima gara da Motegi 2017. Non è un successo particolarmente importante in ottica iridata, ma di certo lo è sul piano umano e morale dopo i fatti risalenti allo scorso anno.

Solo 15 millesimi ci hanno impedito di avere tre italiani sul podio quest’oggi: alle spalle di Tony Arbolino, che ha concluso una splendida doppietta per il team Snipers, troviamo John McPhee che completa il terzetto di Honda, mentre alle sue spalle Celestino Vietti, sulla prima delle KTM, ha perso un podio altrimenti meritato per un’inezia. L’italiano, insieme a Jaume Masia, è stato autore di una splendida rimonta, ma mentre lo spagnolo è caduto rovinosamente a due giri dalla fine, l’italiano ha lottato fino alla fine.

LA CRONACA

Dopo la pioggia arrivata in prima mattinata e nel warm-up, la Moto3 si ritrova con una pista troppo asciutta per utilizzare le gomme da bagnato. Viene così data gara bagnata per permettere ai piloti, eventualmente, di cambiare gomme durante il GP, ma tutti scelgono la soluzione d’asciutto. La griglia è totalmente stravolta dopo la pioggia di penalità arrivata ieri sera, ed è McPhee a partire in pole; Migno è ultimo in griglia mentre Alonso López parte dalla pitlane, dopo la penalità occorsa per il comportamento antisportivo sul compagno Garcia nell’ultima gara.

Alla partenza i due piloti del team Snipers scattano alla grande e guidano con diversi metri di vantaggio su McPhee, primo degli inseguitori. Questo primo gruppo, fin dal primo giro, si mette a fare ritmo e a guadagnare sugli avversari ampio margine, nonostante il traino di Dalla Porta che al secondo giro è quarto. Nonostante un lungo in curva 4, Fenati rimane vicino a McPhee in terza posizione.

Canet non recupera posizioni alla partenza mentre il secondo gruppo a sua volta si sfalda, con Dalla Porta, Ramírez e Yurchenko che si staccano da Masia, Antonelli e Canet, troppo presi a lottare fra di loro per l’ottavo posto. Davanti, Fenati ripassa McPhee alla Remus riformando l’uno-due Snipers, e l’ascolano sembra averne di più del lombardo, specie nel tratto centrale. Più indietro, Canet si prende un rischio colossale a seguito di un contatto con Arenas all’ultima curva.

Il vantaggio dei primi tre sale sui tre secondi sulla coppia Leopard, mentre Migno, dalle retrovie, recupera fino alla 14a posizione approfittando anche delle cadute di Suzuki (in curva 1) e Fernandez (alla penultima curva). Arbolino e Fenati intanto si scambiano la posizione un paio di volte, e il #14 fa segno a Fenati di seguirlo.

“Fenny5” non segue il suggerimento e ripassa il suo compagno di squadra, cominciando a spingere forte approfittando della traccia asciutta che si sta formando. Non è però il solo a girare forte: Masia e Vietti si sono liberati di Canet, Yurchenko e Antonelli, e sono ora all’inseguimento dei piloti Leopard con un ritmo forsennato. Il ricongiungimento avviene, così come un facile doppio sorpasso con Dalla Porta che paga la posizione anche sul compagno Ramírez. Intanto McPhee si fa vedere e passa Arbolino quando mancano dodici giri alla conclusione, ma la loro lotta non fa altro che avvantaggiare il rientro delle due KTM. Nelle retrovie, Can Öncü pone fine alla sua gara dopo ben due cadute e dopo avere rischiato di coinvolgere anche Nepa; suo fratello Deniz è 14°.

Il distacco della coppia Vietti-Masia cala a 2,5 secondi da quella Arbolino-McPhee, che non sembra in grado di reagire concretamente al duo KTM. I due piloti Leopard vengono definitivamente sganciati invece, con Dalla Porta che conserva un sesto posto utile in campionato dietro al compagno, mentre il distacco di Vietti da McPhee cala a 1.3 a quattro giri dalla fine. Più avanti, Fenati ha un vantaggio di oltre un secondo sul compagno.

A due giri dalla fine ecco Masia che sorpassa Vietti alla curva 3, tentando di attaccare poi McPhee: il tentativo avviene alla penultima destra, ma Masia finisce prima sulla traccia bagnata interna facendo sfilare Vietti, e poi su quella esterna dove perde tragicamente il posteriore, buttando via le sue chance per il podio. Vietti invece passa McPhee ma non riesce a superare Arbolino, che difende la seconda posizione dai due piloti dietro fino al traguardo, dove lo scozzese riesce anche a rimettere il naso davanti all’italiano.

Fenati vince così il suo primo Gran Premio della stagione, e l’11° nella sua carriera. Alle sue spalle c’è Arbolino che regola di pochi millesimi McPhee e Vietti, poi Ramírez, Dalla Porta, Yurchenko, Kornfeil e Antonelli. Chiude la top ten Canet che perde nuovamente la leadership di campionato. A punti anche Arenas, Ogura, Sasaki, Foggia e Binder.

In classifica piloti è Dalla Porta a tornare davanti, ma ancora una volta il suo vantaggio è di appena un punto sullo spagnolo del team Sterilgarda (155 a 154). Col risultato odierno, Arbolino ottiene la terza posizione sottraendola ad Antonelli, e se i primi due dovessero incappare in altre giornate storte, una possibilità di recupero potrebbe esserci da parte del pilota Snipers. Vietti sale al settimo posto in classifica, Fenati al nono a pari con Kornfeil.

Qui i risultati del GP e la classifica attuale.

Fonte immagine: Twitter / Team Snipers

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