Alonso eguaglia le undici vittorie del 1997 di Rossi, con un forcing finale micidiale. Holgado, secondo, guadagna punti importanti.
C’è ben più di un motivo del perché David Alonso è stato soprannominato “Baby G.O.A.T.” dopo la conquista del titolo Moto3 a Motegi; ci sono almeno una decina di ragioni, ed oggi si è aggiunta l’undicesima. L’ispano-colombiano ha agguantato, alla fine del GP Australia, la sua 11a vittoria dell’anno, espugnando anche Phillip Island.
Un successo che mette Alonso ancor più nella storia: il pilota Aspar ha infatti eguagliato nientemeno che Valentino Rossi per numero di successi in un singolo anno nelle classi leggere, un record che “The Doctor” siglò ben ventisette anni fa nell’anno del suo primo titolo mondiale, in 125cc. E guarda caso David ha voluto celebrare la vittoria indossando una fascia bianco-azzurra sulla testa, la stessa che indossò il pesarese sul podio del GP d’Indonesia di quell’anno.
Il #80 è stato capace di trionfare dando lo strappo decisivo nel momento opportuno, dopo almeno tre quarti di gara passati in gestione e cercando di rimanere fuori dai guai. Lavoro non facile, dato che la corsa è sembrata una vera e propria rissa da strada, con un gruppo di oltre dieci piloti pronto a scornarsi per il podio (una gara più simile a quelle osservate fino all’anno scorso).
Sul podio, insieme ad Alonso, sono saliti Daniel Holgado ed Adrián Fernández. Il “Pistolero” si è aggiudicato 20 punti importantissimi nella sfida per il titolo di vicecampione del 2024, mentre per “Pitito” si tratta del terzo podio consecutivo.
Il risultato di Holgado è cruciale anche per via degli zeri patiti da Iván Ortolá e Collin Veijer, protagonisti di un contatto alla Miller Corner provocato da un ingresso, dall’esterno verso l’interno, di Ángel Piqueras. L’incidente è stato messo sotto investigazione, ma nessuno dei tre piloti è stato sanzionato; una scelta che farà discutere.
Piqueras alla fine ha chiuso solo decimo, mentre ai piedi del podio è giunto Stefano Nepa, in una volata a quattro comprendente anche Holgado, Fernández e David Muñoz. Obbligatorio sottolineare la performance del #82, autore di due long lap penalty, di un lungo alla 4 e persino vittima di un contatto innescato dal compagno Nicola Carraro ma comunque capace di rimontare, anche se per lui non c’è nessun premio che non siano la medaglia di legno e la soddisfazione della gran gara realizzata.
Muñoz ha chiuso quinto, davanti a Ryusei Yamanaka, Taiyo Furusato, Luca Lunetta e José Antonio Rueda, mentre son giunti a punti Joel Kelso, Riccardo Rossi, Jacob Roulstone, Matteo Bertelle e Tatsuki Suzuki.
Nella classifica piloti Alonso raggiunge lo straordinario punteggio di 346 punti, con Holgado che ha praticamente due terzi dello score di David essendo a quota 232. Il #96, però, ha ora 23 punti di vantaggio su Veijer e 41 su Ortolá.
Ecco i risultati della gara Moto3 e la classifica piloti a tre gare dalla fine.
Fonte immagine: teamaspar.com
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