Moto3 | GP Argentina: Masia dalla pole va a vincere la sua prima gara

Moto3
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
31 Marzo 2019 - 18:46
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La delusione del turno di qualifica di Moto3 di ieri è stata largamente mitigata dallo spettacolo messo in piedi dai giovani ragazzi della classe leggera, che hanno tenuto tutto il pubblico sugli spalti col fiato sospeso. Fino all’ultimo il pubblico argentino è rimasto in visibilio per l’eroe di casa Gabriel Rodrigo, ma a vincere è stato il detentore della pole position Jaume Masia: incappato in un taglio di chicane che gli ha fatto perdere parecchie posizioni, lo spagnolo è “riemerso dalle ceneri” proprio nell’ultimo giro, sorpassando l’argentino di casa Gresini e vincendo in volata su Arbolino e su Darryn Binder, come sempre molto (e pure troppo) aggressivo quando c’è da battagliare. Più indietro i protagonisti del Qatar, con Dalla Porta settimo, Toba che è rientrato in extremis in top ten all’ultimo giro, e Canet che mastica amaro dopo una gara che l’ha visto sempre nelle posizioni di testa, finendo solo 12°.

LA CRONACA

Arriva la comunicazione della mancata partecipazione di Sergio Garcia, protagonista di un brutto incidente in mattinata alla curva 11; una commozione cerebrale per il pilota di Estrella Galicia. Le condizioni meteo vedono un cielo nuvoloso e pochissimo vento, ma niente pioggia.

Alla partenza la moto di Masia s’impenna ma lo spagnolo è bravo a tenere comunque una buona velocità e conservare quantomeno la seconda posizione, dietro ad Aron Canet scattato benissimo. Nel corso del primo giro tra di loro s’inserisce Niccolò Antonelli, davanti al #5, a Dalla Porta e Fernandez che chiude la top five; partiti male i piloti del team Snipers. Si forma da subito un serpentone lunghissimo con tante battaglie, col sorpasso di Rodrigo su McPhee al secondo giro.

Antonelli prende il comando su Canet alla fine del lungo rettilineo e lo conserva per tutto il giro corrente, ma nonostante il ritmo sia più che buono il gruppo rimane con almeno diciassette piloti, tra cui anche gli italiani Vietti, Foggia e Fenati. Cadono, a pochi giri di distanza l’uno dall’altro, i piloti del team Redox, Salac e Kornfeil.

Con Toba solo 15° l’ideale sarebbe fare tanti punti in classifica, cosa che recepisce bene Arbolino risalendo velocemente al quarto posto. Davanti però la lotta è ancora tra Canet e Antonelli per il comando della corsa, con Rodrigo che entusiasma con una bella manovra alla curva 5 tra Ogura e Dalla Porta per ottenere due posizioni. Masia prende il comando della gara al quinto passaggio, ma la cosa dura poco perché arriva, poco dopo, il sorpasso di Rodrigo sullo spagnolo che manda letteralmente in visibilio il pubblico sulle gradinate. Nelle retrovie intanto cade Can Oncü.

Tony Arbolino passa al comando al settimo giro ma, sempre per colpa del lungo rettilineo, ritorna subito terzo. Quasi a dare il “cambio” ad Antonelli nel team SIC58 c’è Suzuki, che si affaccia nelle prime posizioni come anche un totalmente inaspettato Darryn Binder, caduto parecchie volte queste weekend. Le KTM paiono quelle messe meglio, con le Honda che comunque si difendono di motore. Masia intanto scende ottavo.

Le cose sembrano mettersi male per il poleman quando lui e Alonso Lopez tagliano la chicane 9-10, con il pilota del team Bester Capital Dubai che finisce persino fuori dalla zona punti, nei pressi di Migno e Fenati. C’è poi il primo e unico incidente nel gruppo di testa, con lo stesso Lopez che è speronato da McPhee alla 12, coinvolgendo pure Toba che si ritrova staccato dal gruppo; lo scozzese riesce a ripartire mentre lo spagnolo si ritira. Nel frattempo, insieme a Canet, Arbolino e Binder, si affaccia pure Dennis Foggia in testa, a otto giri dalla fine con un sorpasso sui tre piloti, ma basta un rettilineo per farlo scivolare intorno alla 10a posizione davanti al compagno Vietti. C’è pure la scivolata di Vicente Pérez, un high-side che lo lascia dolorante in mezzo alla pista, ma fortunatamente riesce a spostarsi prima dell’arrivo di altri piloti.

C’è pure un leggero contatto alla curva 5 tra Rodrigo e Binder, e l’argentino pare determinato come non mai a ottenere la sua prima vittoria davanti al suo pubblico. Canet è ancora davanti ma è Arbolino a prendere il comando nella tornata successiva, e a quattro giri dal termine dà strada volontariamente, alla curva 2, a Binder, in modo da fare una prova di velocità di punta. Il risultato è che Ramirez, dopo una gara totalmente nascosto, risale in testa al gruppo. Dura un solo giro, e nel successivo è il compagno Dalla Porta a guidare la corsa.

All’inizio dell’ultimo passaggio in testa c’è di nuovo Binder, superato immediatamente dall’italiano del team Leopard alla curva 1. Sul rettilineo Dalla Porta guadagna anche un discreto vantaggio ma non gli è sufficiente dal difendersi dalla staccata di Rodrigo; in aggiunta, Binder manda largo l’italiano, mettendolo fuori dai giochi per il successo definitivamente. All’improvviso spunta Masia alla curva 8 che infila l’eroe di casa e riesce a conservare la traiettoria. C’è rimasta una sola chance per tentare gli ultimi attacchi ed è alla curva 12, ma Masia si difende egregiamente mentre alle sue spalle Arbolino prima entra in leggero contatto con Binder e poi il sudafricano s’infila su Rodrigo, che perde leggermente il posteriore cedendo anche altre posizioni. A vincere è quindi Masia davanti ad Arbolino e Binder, seguiti da Antonelli, Sasaki, l’argentino e Dalla Porta.

Nella generale c’è ancora Kaito Toba con 31 punti, ottenuti grazie all’11° posto, davanti a Dalla Porta e a Masia che ottiene i primi punti dell’anno. Arbolino è ottavo a 16, Rodrigo decimo a pari punti con Sasaki a quota 11.

Qui i risultati del GP della Moto3 e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: motogp.com

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