Joan Mir vince il suo secondo Gran Premio in terra spagnola della stagione ad Aragon, portando a otto le sue vittorie stagionali. È il primo pilota nella storia di questa giovane categoria ad arrivare a tale traguardo, ma le discussioni non sono mancate tra il vincitore e i primi sconfitti, ovvero Fabio Di Giannantonio ed Enea Bastianini, i quali durante il giro di rientro si sono lamentati con lo spagnolo, reo di aver “zigzagato” irregolarmente sul rettilineo più lungo del tracciato nel giro decisivo. Una manovra parecchio pericolosa ma decisiva, che ha permesso al pilota del team Leopard di andare a vincere con 43 millesimi di vantaggio su “Diggia”. In quarta posizione il poleman Jorge Martin, ancora una volta incapace di sfruttare a dovere la pole position, in quinta Aron Canet dopo una gara passata tutta all’attacco, mentre poco più indietro in ottava si è piazzato Dennis Foggia, a cui vanno sinceri complimenti per un risultato che, alla sua seconda gara nel mondiale, ha dell’incredibile. Fenati è giunto solo 10°, ma ha conservato comunque il secondo posto nel campionato piloti.
La procedura di partenza della Moto3 e il giro di ricognizione iniziano con trenta minuti di ritardo sulla pista di Alcaniz, a causa di una nube che ha pesantemente minato e accorciato i tempi dei warm up di questa mattina. Il sole torna a fare capolino e si assiste a una gara completamente asciutta e senza nemmeno il miraggio della pioggia.
Al via partono molto bene Martin e Bastianini, che mettono persino un po’ di spazio nelle prime curve tra sé e il terzetto subito dietro composto da Canet, Mir e un grande Foggia, che ha persino la grinta necessaria per mettersi terzo davanti a Canet pochi giri dopo. I due davanti si scambiano più volte le posizioni nei primi due giri, con Martin che rimane davanti grazie a una bella staccata al Cavatappi; questa lotta permette a tutto il serpentone dietro di riagganciarsi. Nelle retrovie cade Atiratphuvapat.
Dal terzo passaggio in poi a dettare il ritmo sono principalmente le Honda di Estrella Galicia in una lotta continua per la leadership, con Martin terzo e Mir sornione quarto. Solo all’ottavo passaggio Joan si mette davanti e prova a spingere, senza successo. La gara prosegue per diversi giri in questa maniera, con il gruppetto dei primi seguiti dalle KTM clienti di Foggia e Oettl, mentre Bulega è intorno alla 10a posizione davanti a Fenati, partito male e arrivato lungo alla 12 nel primo passaggio.
A cinque giri dalla fine, dalla 14a casella della griglia, rinviene magicamente Di Giannantonio, che sbuca fuori dal gruppone e si mette addirittura in testa a quattro tornate dalla conclusione. Lui e Bastianini sembrano i più veloci mentre Martin, forse ancora convalescente dalla caduta in bici, perde terreno come Canet. Rimane solo Mir come unico “non italiano” in lotta per la vittoria, ma come in molte gare quest’anno lo spagnolo compie un capolavoro all’ultimo passaggio. In curva 1 si mette davanti, spinge al limite nella parte più guidata della pista ma, capendo che la velocità dei due italiani è pari se non superiore alla sua, decide di giocarsela sul rimanere davanti anche sul rettilineo: Di Giannantonio subito dietro prova ad affiancarlo ma il #36 comincia una “serpentina” sul finire del rettilineo che impedisce al pilota di Gresini qualsiasi offensiva. Lo slancio dall’ultima curva a “Diggia” non basta e si deve accontentare così del secondo posto.
Mir, per laurearsi campione del mondo per la prima volta a Motegi, ha solo bisogno di un primo o di un secondo posto, o al limite sarà necessario avere 75 punti di vantaggio al termine del prossimo Gran Premio giapponese. Fenati e Canet sono gli unici rimasti in lotta per la leadership, ma solo aritmeticamente parlando visto che sono distanti rispettivamente 80 e 98 punti dai 271 accumulati da Mir in vetta. I piloti del team Gresini Di Giannantonio (che ha scavalcato il compagno) e Martin sono già fuori dalla lotta e si limiteranno a una lotta interna per arraffare la quarta posizione nella generale. Tre i punti di differenza tra i due (137 a 134).
Qui i risultati ufficiali dal sito MotoGP e la classifica completa.
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