Moto3 | GP Americhe 2023, Gara: Iván Ortolá conquista il suo primo successo nel Motomondiale, altro zero per Sasaki

Moto3
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Aprile 2023 - 19:18
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In una lotta a sei nel finale, lo spagnolo del team MTA emerge vincitore dopo esser sprofondato oltre il 20° posto dopo il via. Masiá secondo dietro Ortolá, podio tutto spagnolo con Artigas.


La prima gara di giornata ad Austin ha regalato non poche emozioni, pur distaccandosi dalle abitudini della categoria Moto3 con gare in cui a farla da padrone sono i gruppi di oltre dieci piloti. Stavolta, solo pochissimi sono stati in grado di fare selezione e di giocarsi la vittoria finale, andata alla fine ad Iván Ortolá: il pilota di Calicanto si è aggiudicato il GP Americhe 2023, ottenendo così la sua prima vittoria nella classe leggera ad appena il secondo anno nel Motomondiale.

Dopo aver conquistato la prima fila, la gara di Ortolá ha rischiato di terminare già in curva 2 dopo aver pizzicato il cordolo esterno e ancora leggermente umido, ma da lì è iniziata una fantastica rimonta del #48, che da 21° è riuscito a raggiungere la testa della gara e a trionfare.

Podio tutto spagnolo, poiché Jaume Masiá e Xavier Artigas hanno completato il terzetto di testa: per il pilota Leopard (per distacco il migliore degli hondisti) si tratta sia di una bella rivincita dopo lo zero in Argentina, sia dell’ennesima prova di come il tracciato di Austin gli sia molto amico (terzo podio in cinque edizioni), mentre per il pilota CFMoto è stato il primo arrivo nei primi tre in una pista che non sia Valencia.

I giapponesi sono i grandi sconfitti di giornata: sia Tatsuki Suzuki che Ayumu Sasaki sono caduti in seguito a degli highside piuttosto violenti, con l’alfiere Husqvarna sbalzato via in curva 13 mentre era al comando con ancora tre giri da percorrere. Quarto, invece, Diogo Moreira, deluso per il podio sfumato in volata ma comunque in testa alla generale piloti adesso, a pari merito con Daniel Holgado (quinto).

LA CRONACA

Mentre splende il sole sopra la pista texana aumentando le temperature, già durante il giro di ricognizione si registra la prima scivolata: in curva 16 Joshua Whatley perde l’anteriore e finisce a terra, ripartendo ma rientrando subito ai box e ritirandosi ancor prima di cominciare la gara.

La corsa inizia senza ulteriori intoppi e con la partenza superlativa di Moreira al via, che dalla seconda fila si mette all’esterno ed affianca Ortolá; lo spagnolo tenta di rispondere rimanendo a sua volta esterno in curva 2, ma tocca il cordolo umidiccio e perde il posteriore, riuscendo a salvarsi dalla caduta per il rotto della cuffia. Il pilota MTA riparte dalla 21a posizione, mentre Sasaki, partito male, recupera stando all’interno in curva 1 e prendendosi la testa sul lungo rettilineo, a discapito del brasiliano.

Stefano Nepa si trova al quarto posto dietro Masiá e davanti a Daniel Holgado, ma ben presto l’italiano perderà sensibilmente terreno dagli altri concorrenti e finirà per staccarsi da questo gruppo. Masiá, intanto, supera Moreira al termine del primo giro, mentre Fenati viene penalizzato per una partenza anticipata con due long lap penalty. Sia Holgado che Artigas, intanto, scavalcano Nepa.

Il gruppo di testa, chiuso da David Salvador, conta nove piloti, mentre è già risalito al decimo posto Ortolá, tra i piloti più veloci in pista. Il ritmo del #48 gli permette di raggiungere e scavalcare senza problemi il pilota della squadra CIP, mentre il suo compagno finisce lungo in curva 12 e cede due posizioni. Iván è ora settimo e guadagna un’ulteriore piazza quando Suzuki, sesto, finisce a terra per highside nel tentativo di riprendere i primi cinque; il “Giapporiccionese” sta bene fisicamente, ma la sua moto ne esce distrutta.

La lista dei ritirati prosegue con le cadute di Azman (molto rischiosa, in uscita dalla 11) e di Bertelle (alla 1), mentre Sasaki mantiene stabilmente al comando approfittando di una Husqvarna parecchio veloce sul rettilineo. Ortolá ora si trova a 0″7, ma in breve riesce a recuperare sul quintetto davanti e si aggiunge alla lotta per la vittoria con otto tornate ancora da percorrere.

Davanti a lui, le posizioni rimangono piuttosto stabili, coi piloti in una fase d’attesa e di studio inusuale per la Moto3. E’ proprio il pilota MTA a scombussolare le carte, cominciando a superare prima i connazionali Artigas ed Holgado e puntando poi a Moreira. Il sorpasso sul brasiliano arriva a cinque giri dal termine, mentre Xavi supera la KTM Tech3 #96 per la top five.

Per difendersi dall’arrivo di Ortolá, Masiá rompe gli indugi su Sasaki a quattro giri dalla fine, passando in testa con un attacco in curva 12. Il forcing, però, non gli riesce e “Crazy Boy” replica la stessa manovra nel giro seguente. Il colpo di scena arriva pochi secondi dopo: in uscita dalla 13 la Husqvarna #71 perde il posteriore e scarica il giapponese a terra, portando nella via di fuga asfaltata anche la Honda; Masiá crolla al quinto posto e staccatissimo dal gruppo di testa, ora comandato da Ortolá.

Nonostante il gran ritmo mostrato in precedenza, il #48 non riesce a fare lo stesso una volta presa la testa, permettendo il rientro di Jaume e diventando facile preda dei piloti alle sue spalle. All’inizio dell’ultimo giro è Artigas ad attaccarlo in curva 1, mentre il #5 ha già risuperato Holgado e Moreira.

Il brasiliano, però, reagisce al sorpasso trovando uno spazio inesistente in curva 8 e tornando terzo, compiendo poi un doppio sorpasso alla staccata della 11 sui due davanti. Il #10 rovina però tutto finendo largo alla staccata in fondo al lungo rettilineo ed Ortolá può così ripassarlo ed andare a vincere la sua prima gara in carriera.

All’ultima curva, dietro di lui, Masiá trova spazio su Moreira e si prende la seconda piazza, col brasiliano che viene così rallentato in uscita e superato anche da Artigas. Holgado chiude quinto, poi Deniz Öncü sesto (staccato 9″4), David Salvador settimo, David Alonso ottavo, Ryusei Yamanaka nono e José Antonio Rueda decimo. All’ultima curva si registra anche l’incidente tra David Muñoz e l’altro pilota MTA Stefano Nepa, con lo spagnolo che centra in pieno l’italiano causando il ritiro di entrambi.

La classifica di campionato vede ora Holgado e Moreira appaiati in testa alla generale con 49 punti, seguiti dagli spagnoli Artigas (32) e Masiá (31). Suzuki rimane fermo a quota 27, con Ortolá che invece conquista i suoi primi punti dell’anno balzando immediatamente al sesto posto. Sprofonda Sasaki, ora 16° con soli 10 punti all’attivo.

Qui i risultati della gara al COTA e la classifica Moto3 dopo tre round.

Fonte immagine: mtaitalia.com

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