Due morti in due anni per questa categoria, a cui si sommano le tragedie delle altre categorie leggere propedeutiche. E’ necessario un cambio di rotta.
La lotta per la vita persa da Victor Steeman, nonostante la sua assoluta determinazione a vivere col sostegno della famiglia, di sicuro riaccenderà discussioni e malumori sulla gestione di una SSP300 che, anno dopo anno, lascia sconcertati non solo per la propria inutilità a livello di crescita propedeutica dei giovanissimi iscritti (e non parlo solo di velocità), ma anche e soprattutto per la propria pericolosità con gare di mucchioni di quindici, venti o anche più piloti.
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