Moto2 | Intervista esclusiva a Luca Boscoscuro, fondatore del team Speed Up: “Erano sogni, poi si sono realizzati”

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 30 Settembre 2024 - 15:00
Tempo di lettura: 6 minuti
Moto2 | Intervista esclusiva a Luca Boscoscuro, fondatore del team Speed Up: “Erano sogni, poi si sono realizzati”
P300

Il team principal vicentino ha concesso un’intervista a P300.it per parlare della squadra Speed Up e della sua visione della Moto2.


L’Italia, nel Motomondiale, può contare su diverse eccellenze ed i telai Boscoscuro sono una di queste. Il marchio vicentino, fondato dall’omonimo Luca Boscoscuro, è un motivo d’orgoglio non solo per il Bel Paese nel motorsport, ma più nello specifico per il Veneto e per la provincia di Vicenza.

Luca ha gentilmente concesso a P300.it un’intervista esclusiva in occasione del GP dell’Emilia-Romagna 2024. Buona lettura.


Il mondo delle corse come l’ha influenzata da giovane? Qual è il ricordo, in ambito motorsport, che l’ha influenzata tanto da fondare una squadra di questo calibro?

“Non ci sono ricordi su questo, perché è stato tutto un divenire, dei sogni che poi si sono realizzati. Non c’è stato un momento preciso in cui ho deciso che questo sarebbe stato il mio futuro. Quand’ero giovane (giovane per modo di dire, i piloti di adesso sono realmente giovani quando iniziano) e ho deciso di correre in moto, avevo già diciotto anni e sognavo di correre per una squadra europea, per poi sognare il mondiale e alla fine siamo arrivati ad oggi!”

Qual era il suo idolo da giovane, il pilota che ammirava?

“Sicuramente il mio periodo era quello di Luca Cadalora, perché rappresentava il talento che mi piaceva più di tutti a quei tempi. Non guardavo neanche ciò che era la 500cc, ma guardavo quello che faceva in 250cc al tempo”.

Che ne pensa della Moto2 come campionato propedeutico e della sua evoluzione in questi quindici anni di storia della categoria? Ha mantenuto il suo spirito iniziale?

“La categoria Moto2 è nata per ridurre i costi e con il motore unico sono sicuramente calati. I costi che si sostenevano con le 250cc ufficiali erano troppo elevati, molto più cari rispetto a quelli di oggi, nonostante si parlasse del 2009, ben quindici anni fa. Oggi i prezzi sono più bassi di quelli che erano a quel tempo i costi delle moto ufficiali, quindi tutti i piloti che sono in Moto2 hanno lo stesso materiale e possono lottare per vincere; la reale differenza è quella che fanno i team e i piloti, invece prima c’era la componente della moto. Se avevi la moto ufficiale, avevi le gomme ufficiali, avevi le sospensioni ufficiali; era decisamente diverso”.

Boscoscuro/Speed Up è stata per anni l’unica vera alternativa a Kalex per anni in Moto2, nonostante “l’inferiorità numerica” in pista; vedendo l’andamento del 2024, con questa crescita evidente del vostro pacchetto, quali sono stati gli ingredienti del vostro successo?

“Sicuramente non aver mai mollato. L’anno scorso abbiamo vinto le ultime quattro gare, anzi siamo stati un po’ sfortunati perché avremmo potuto vincere le ultime sei, però è andata così e siamo contenti. Quest’anno, assieme al team MTHelmets, lottiamo per il mondiale con quattro piloti molto forti, tanto da esserci abituati a stare sempre lì davanti tra i primi”.

Spesso la Moto2 viene confrontata con la mai dimenticata 250cc. Ritiene che la Moto2 sia stata una degna “erede” della quarto di litro?

“Sicuramente per me la 250cc era la classe più bella e più formativa per quanto riguarda i piloti, sebbene oggi tutti i piloti che vanno in MotoGP siano passati dalla Moto2. E’ normale che alla gente piaccia di più vedere degli scontri ‘reali’ tra dei costruttori, che potrebbero essere Ducati, Aprilia, KTM o gli altri che sono in MotoGP, però economicamente non è sostenibile. Comunque, dal punto di vista della tecnica e della crescita dei piloti io credo che la Moto2 incarni benissimo quello che faceva la 250cc”.

Quest’anno Pirelli è subentrata a Dunlop in quanto fornitrice unica di gomme per il campionato. Che voto darebbe al gommista italiano dopo la prima metà stagione?

“Diciamo che su quasi tutte le piste siamo stati nettamente più veloci dell’anno scorso. Non voglio dire che Dunlop non era al livello di Pirelli, però Pirelli sicuramente ha fatto una scelta un po’ più aggressiva di quelle che faceva Dunlop, dando delle gomme più difficili da gestire per piloti e team, perché se vuoi andare più forte le devi anche saper gestire. Se invece non si vogliono avere problemi, si creano delle gomme durissime e il problema è già risolto. Però Pirelli ha fatto un buon lavoro come primo anno e mi auguro che l’anno prossimo continui a lavorare su questo per aumentare ancora di più le prestazioni. Darei loro un 8, perché al loro debutto hanno lavorato bene, dato che sia la gomma anteriore che posteriore sono degli pneumatici performanti”.

L’anno prossimo il numero di squadre sotto l’effigie Boscoscuro salirà a quattro: oltre a Speed Up e MTHelmets-MSi, si aggiungerà anche Marc VDS insieme ad un altro team non ancora annunciato. Delle tre squadre “clienti”, quale crede possa avere le maggiori chance di sfruttare al meglio questo telaio?

“Difficile dire chi mi possa sorprendere, sicuramente il team Marc VDS è un ottimo team, è una squadra che ha già ottenuto dei mondiali, è un team che ogni anno lotta per vincere il mondiale, perciò io mi auguro che continuino con questo trend”.

Anche le line-up dei piloti cambieranno: nel 2025 chi crede potrebbe impressionare in sella ad una Boscoscuro, tra coloro che sono stati annunciati?

“Guarda, già quest’anno i due piloti di MTHelmets ci stanno suonando regolarmente, perciò non è che sia contentissimo di questo. E’ una battuta ovviamente, perché sono molto contento che i piloti che venivano da Kalex non abbiano avuto il minimo problema di adattamento, sono stati velocissimi dalla prima gara”.

Siamo alla conclusione dell’intervista. Il più bel ricordo che ha come team principal di Speed Up?

“Il più bel ricordo, spero che sia quello della domenica successiva sinceramente, ma sono contento tutte le domeniche e allo stesso tempo m’incazzo tutte le domeniche, perché alla fine vorremmo fare sempre meglio guardando i risultati, ma non ti sto parlando solo di questa stagione, bensì da quando siamo partiti. Siamo al campionato del mondo e lottare con i migliori raggiungendo ottimi risultati devo dire che è sempre una grande soddisfazione”.

Quale, invece, il più brutto?

“Mah, onestamente io non sono una persona negativa, guardo sempre il lato positivo anche quando le cose vanno male, vuol dire che bisogna lavorare di più e per me è solo uno stimolo per fare meglio”.


Ringraziamo sentitamente Luca Boscoscuro per l’opportunità concessaci, nonché Michela e Nicole per aver organizzato l’incontro.

Fonte immagini: teamspeedup.it

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