Moto2 | GP Valencia: tre su tre per Oliveira nel finale di stagione

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
12 Novembre 2017 - 13:57
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Miguel Oliveira ha fatto spavento anche in Spagna durante il GP della Comunità Valenciana. Dopo i successi di Phillip Island e Sepang, ha completato il tris di fine stagione con un altro successo, il terzo in Moto2 sia per lui che per la KTM. Una vittoria ottenuta in maniera ben diversa questa volta: dopo esser partito dalla seconda fila, il portoghese ha lasciato sfogare i principali avversari davanti per poi contrattaccare e battere Morbidelli in una bagarre uno contro uno. Al contrario del Sachsenring, “Franky” è uscito sconfitto dal duello col #44, ma quest’ennesimo risultato utile è di buon auspicio per il prossimo anno, in cui debutterà nella classe maggiore. Podio completato dal sudafricano Brad Binder, al terzo podio consecutivo, a dimostrazione che l’anno prossimo potrebbe essere quello del primo successo mondiale della Casa di Mattighofen nella classe di mezzo. Ma anche Bagnaia, arrivato oggi quarto e diventato ufficialmente “rookie of the year”, sarà tra i protagonisti se ben supportato dal team Sky VR46. Alex Marquez, partito dalla pole, è giunto quinto, mentre purtroppo anche in questa gara Pasini ha buttato via un potenziale podio con una caduta.

Alla partenza lo scatto di tutta la prima fila è ottimo, con il nostro Morbidelli che si mette subito primo in curva 1 davanti al compagno-rivale Marquez. Dura poco, poiché già alla curva Doohan vi è la risposta del fratello di Marc. Dietro di lui Pasini tiene bene la terza posizione, seguito a ruota da Oliveira, Aegerter e Binder. Le scornate tra i due alfieri del team belga continuano anche nel secondo giro dove Morbidelli riattacca alla staccata in fondo al rettilineo, ma senza successo. Binder nel frattempo supera Aegerter alla 4 e Bagnaia poco dopo fa lo stesso all’inizio del terzo giro.

Morbidelli passa in testa nel medesimo passaggio e anche Pasini prova la reazione cercando di passare Marquez alla curva Angel Nieto. Subito arriva la risposta di Alex, ma il Paso non è in grado di replicare a causa di una caduta in curva 11. L’italiano riprende subito la sua Kalex azzurra, ma riparte dalla 31a posizione. Altro possibile buon risultato buttato per il romagnolo.

Davanti quindi ci sono le moto di Michel Barthelemy, insidiate però dalle KTM di Oliveira e Binder in pericoloso riavvicinamento. Al decimo giro Oliveira approfitta del primo crollo della gomma di Marquez per passare in seconda posizione, a poco più di due secondi dall’italo-brasiliano al comando. Binder impiega tre passaggi in più, passando di cattiveria alla 2 e portandosi, sornione, al terzo posto. Nelle retrovie cade Navarro e Locatelli rimedia una penalità per aver superato i track limits più volte.

I due secondi tra Morbidelli e Oliveira vengono decimati dal portoghese giro dopo giro, il quale sembra molto più a posto con le gomme rispetto all’azzurro. A undici passaggi dalla fine c’è circa un secondo tra i primi due, con il campione del mondo in perdita ogni giro dai due ai cinque decimi. Come al Sachsenring, Oliveira arriva velocemente sulla coda dell’avversario ma stavolta decide di passarlo subito, con una manovra durissima alla 4. Morbidelli cerca di resistere sia al sorpasso sia al ritmo del portoghese, che però è nettamente più a posto con lo scivolamento della gomma posteriore alla 13. Nel frattempo, Bagnaia gira sugli stessi tempi del portoghese e riaggancia Marquez, passandolo e ottenendo una preziosa quarta posizione.

Oliveira va così a vincere e a coronare la sua rincorsa su Franco, che giunge secondo dopo un’ottima gara; Binder terzo, Bagnaia quarto davanti ad Alex Marquez e Syahrin, con il quale ha combattuto per gran parte della gara. Pasini, dopo aver ripreso la moto, è 19°. Tra gli italiani anche Corsi, nono, conclude in top ten.

Per la prossima annata di Moto2, i cambiamenti non riguarderanno solo l’arrivo di nuovi volti carichi di voglia di vincere, ma anche la scelta da parte di nuovi team di utilizzare il promettente telaio KTM. Il 2018 sarà anche l’ultimo anno in cui le Moto2 utilizzeranno, come motori, quelli della CBR600RR forniti da Honda con 130 cavalli, per passare tra due annate ai tre cilindri Triumph da 765cc. I protagonisti saranno tanti e con gli arrivi attesi dalla Moto3 di Mir e Fenati, la Moto2 si preannuncia come un campionato tutto da gustare. Occhi puntati sulla KTM, che se dovesse continuare la sua rapidissima crescita potrebbe dominare il lungo e in largo l’annata con Oliveira o, chissà, con Brad Binder.

Qui i risultati della classe di mezzo e la classifica finale.

Fonte immagine: motogp.com

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