Moto2 | GP Thailandia: Bagnaia vince ancora, doppietta Sky VR46

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
7 Ottobre 2018 - 08:50
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A Buriram Pecco Bagnaia ha suonato la sua settima sinfonia di quest’anno in Moto2, il settimo sigillo stagionale di un mondiale che, dopo quest’oggi, pare davvero più alla sua portata che a quella del suo avversario Oliveira. Nonostante il weekend non fosse iniziato nella solita dominanza a cui il torinese ci ha abituato, Pecco ha sfruttato comunque bene la partenza dalla seconda fila, portandosi al comando nel finale e vincendo nuovamente. Per la VR46 la festa è doppia grazie alla doppietta siglata con Luca Marini, che nel momento topico si è liberato delle due KTM davanti a sé togliendo punti importanti alle due moto austriache. Terzo gradino del podio per un Oliveira visibilmente deluso al parco chiuso: il distacco è ora di 28 punti da Bagnaia e considerando la forma del #42 sembra un’impresa ora come ora.

LA CRONACA

Allo scatto Baldassarri non è autore di una gran partenza e a sfilare davanti da subito sono le KTM ufficiali con Binder davanti a Oliveira. In curva 3 c’è già il primo incidente, con Schrotter che cade e che travolge l’incolpevole Mir, ancora una volta coinvolto, come a Brno, senza nessuna colpa. Davanti si piazzano subito al comando le due KTM, le due Kalex nere sponsorizzate Sky e anche Álex Márquez, autore anche lui di una partenza non eccellente.

Mentre il fratellino di Marc supera il fratellastro di Valentino Rossi, davanti la lotta tra le due KTM e Bagnaia è piuttosto serrata. L’italiano si mette al comando già al secondo giro ma il suo avversario portoghese replica in curva 12, riprendendosi la testa della corsa. Il torinese compie anche un lungo alla 3 (tratto in inganno dalla staccata del #44) ed è superato da Binder. I tre rischiano anche la frittata quando Binder si fionda in staccata in curva 3 su entrambi, va largo e Bagnaia incrocia su Oliveira per prendersi il primo posto, che evita il contatto per un soffio. Dietro di loro Quartararo è molto veloce sulla Speed Up e prova ad avvicinarsi a Marini, e i due si scambiano la posizione un paio di volte prima di veder prevalere l’italiano.

Al settimo e al nono giro due ritiri illustri: Álex Márquez termina l’ennesima gara nella sabbia, concludendo anzitempo la corsa del team Marc VDS, fuori con entrambe le moto; al nono è proprio il poleman Baldassarri, mai entrato in partita, a finire fuori. Mentre entrambi prendono la propria moto per tornare ai box, davanti Oliveira e Bagnaia (tornato secondo) hanno un leggero gap sugli avversari, mentre continua la lotta Marini-Quartararo. Bagnaia supera la moto austriaca in curva 1 e da questo momento tenta la fuga.

Al suo primo giro senza intoppi il torinese accumula mezzo secondo di vantaggio, che continuerà a salire fino a fine gara. Le due KTM si ritrovano ora una nella scia dell’altra, con Binder apparentemente più veloce del portoghese che invece ha problemi a fermare la moto. Pasini intanto è sesto davanti a Lecuona.

Con Bagnaia in fuga con un secondo e mezzo di vantaggio, si comincia a ragionare al risparmio in casa KTM tenendo Miguel Oliveira davanti al compagno sudafricano. Il ritmo del #44 è però troppo lento e permette il clamoroso rientro di Luca Marini a tre giri dalla fine, con tanto di sorpasso alla curva 12 su Binder. Oliveira non riesce a resistere all’italiano che s’infila in curva 3 all’ultimo giro, approfittando di un lungo dell’avversario. Davanti a loro Bagnaia va a vincere meritatamente questa corsa e il suo compagno di squadra riesce a difendersi allo stremo sul traguardo.

Nel mondiale questo secondo colpo consecutivo potrebbe essere decisivo nella lotta iridata: Pecco ha ora 259 punti e un gap di 28 su Oliveira. Dietro i due, i distacchi tra le prime posizioni sono minimi, seppur distanziati dalla vetta di più di 100 punti: tra la terza posizione di Binder e l’undicesima di Vierge ci sono solo 56 punti di differenza, quindi la lotta per il “podio” mondiale è ancora aperta.

Qui i risultati del GP thailandese e la generale.

Fonte immagine: motogp.com

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