Moto2 | GP Thailandia 2022, gara: Tony Arbolino trionfa sotto l’acquazzone di Chang

Moto2
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di Francesco Gritti @franz_house_vg
2 Ottobre 2022 - 10:25
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Tony Arbolino vince il Gran Premio di Thailandia di Moto2, durato solo 8 giri per l’aggravarsi di un potente acquazzone. Salac, secondo, ottiene il primo podio in Moto2, terzo Canet.

Il Moto2 World Championship torna in Thailandia dopo 2 anni di assenza. Il Chang International Circuit, che appare per la terza volta nella storia del campionato, ospita il round 17 del mondiale, secondo dei 4 del tour orientale. La stagione è entrata quindi nella fase finale, dato che Valencia, unica gara dopo il ritorno in Europa, sarà l’ultima della stagione.

Il circuito, costruito nel 2014, si presenta molto tecnico e insidioso, soprattutto nella parte centrale. Non manca un lungo rettilineo fra curva 1 e 2, ma a parte quello i tratti di riposo sono molto brevi, spesso inesistenti. Non bisogna essere ingannati dal numero di curve, 12 in 4,554 km, che, nonostante possano sembrare poche, sono spesso strette e cieche. La gara, da programma, prevede 24 giri.

Il GP di Thailandia, come già scritto in precedenza, è giunto alla terza edizione, la prima dallo scoppio della pandemia di Covid 19. Gli organizzatori sono stati costretti a saltare l’approdo nel sud-est asiatico durante le due scorse stagioni per i problemi legati a quest’ultima, nonostante fosse presente nel calendario originale. La griglia non subisce cambiamenti rispetto a quella vista a Motegi.

La gara

La pioggia si abbatte sul circuito mentre i piloti sono schierati in griglia, per questo motivo si attua la procedura di quick restart, con cambio gomme senza rientro ai box. La gara viene accorciata a 16 giri di lunghezza dai 24 previsti, i 2/3 che la renderebbero da punteggio pieno ai fini del regolamento, mentre la partenza viene ritardata di 10 minuti per permettere le modifiche alle moto.

Arenas, Gonzalez e Dalla Porta partono dalla pit lane. I motivi sono diversi: il pilota Aspar deve saltare il warm up lap per non essere riuscito a montare le rain per tempo, mentre gli altri due vogliono provare a utilizzare le gomme da asciutto su un tracciato in rapido allagamento.

Chantra parte benissimo, riuscendo fin da curva 2 a staccare l’intero gruppo di moto. Arbolino e Ogura partono male dalla prima fila, tanto da ritrovarsi fuori dalla top 5 dopo poche curve. A differenza loro rimontano Lopez e Beaubier, secondo e terzo al termine del primo settore. Il 5 volte campione AMA Superbike, però, è il primo a lasciare la gara, quando in curva 4 tocca il cordolo dopo il sorpasso su Lopez e cade.

Al termine del primo giro la classifica riserva enormi smottamenti rispetto alle posizioni di qualifica: Salac ha recuperato 9 posizioni (è terzo sul traguardo), Canet 14 (quarto), Roberts 10 (settimo), Aldeguer 13 (ottavo) e Kubo 5 (undicesimo), ma la situazione non è destinata a rimanere stabile nemmeno ora.

In curva 1 Aldeguer cade, lasciando “a metà” la sua rimonta straordinaria. Poco dopo, in curva 4, anche Chantra lascia la gara per lo stesso motivo. Il pilota di casa, fresco della prima pole in carriera (non solo personale, ma anche per un pilota thailandese), scivola dopo aver cercato di aumentare il ritmo. Nonostante gli sforzi di rientrare, incoraggiato dai tifosi, il pilota del Team Asia è costretto ad abbandonare la corsa. Lopez prende la leadership.

Al terzo giro si vedono nuovi rimontanti: Kelly è undicesimo, davanti ad Arenas, partito dalla pit lane. Canet, dopo aver passato Salac e Dixon punta a Lopez dopo aver ottenuto il giro veloce. In curva 9 il pilota Pons prova l’attacco, salvo venire rispedito subito indietro dal sostituto di Fenati.

Aron non ci mette molto, però, ad andare in cima al gruppo. Al giro 4 Lopez compie un errore in curva 5, allargando e lasciando tutto lo spazio per passare al pilota Pons. Nello stesso giro il giovane di Boscoscuro viene superato in curva 12 anche da Salac. Nel frattempo si assiste al ritiro di Alcoba dopo una caduta.

Il rookie di Gresini prende la leadership dopo aver superato Canet nello stesso modo al giro successivo, modo in cui anche Arbolino supera Dixon per prendersi il podio. Nel corso del giro 7 Salac si distanzia dalla Pons numero 40, che verrà superata in curva 7 proprio da Tony, in rimonta furiosa.

Nel giro 8 avviene l’inverosimile. L’italiano di Marc VDS fa segnare il giro veloce e supera il ceco di Gresini, complice un errore di quest’ultimo in curva 12. Appena dopo il passaggio sul traguardo i piloti alzano le braccia per la visibilità nulla sul tracciato: è bandiera rossa. Nonostante un timido tentativo, la gara non riesce a ripartire, assegnando metà dei punti previsti.

La classifica finale si basa su quella stilata nel momento dell’apparizione della bandiera rossa. Arbolino vince la sua seconda gara in Moto2, seguito da Salac, rookie al primo podio nella categoria, e Canet. In zona punti terminano anche Dixon, Lopez, Ogura, Fernandez, Roberts, Kubo, Vietti, Kelly, Baltus, Hada (primi punti in carriera), Arenas e Schrotter.

Per il pubblico è un weekend difficile da descrivere: Chantra, idolo locale, è caduto mentre era in testa, ma Kubo, altro pilota thailandese in griglia, ha raggiunto il miglior risultato in carriera, un nono posto che dimostra le sue abilità sul bagnato.

I risultati odierni

I risultati del Gran Premio di Thailandia di Moto2

La classifica generale

Il campionato piloti resta ancora una volta a guida Fernandez, ma il margine è ancora più esiguo rispetto a quello presente dopo Motegi. Lo spagnolo di Ajo arriverà in Australia con un vantaggio di 1.5 punti su Ogura, diretto inseguitore. Anche se Canet e Vietti sono matematicamente in lotta titolo, non sembrano esserci possibilità per loro, dato che si trovano a oltre 50 punti dal duo di testa.

Il campionato team resta invece quasi immutato nei distacchi. Grazie alla vittoria di Arbolino, Elf Marc VDS Racing Team è il migliore di giornata, anche se guadagna solo 12.5 punti. Red Bull KTM Ajo guida il campionato riservato alle squadre, anche se perde 0.5 punti dai principali inseguitori di Idemitsu Honda Team Asia, ora a 13.5 lunghezze di distanza. Ancora matematicamente in lotta anche Flexbox HP40, anche se molto distante e con chance effettive di vittoria quasi nulle.

I prossimi appuntamenti

Dopo la Moto2, l’unica gara prevista a Chang questa domenica è quella di MotoGP, che, nonostante la partenza prevista alle 10.00 odierne, è rimandata a orario da destinarsi per le condizioni meteo.

Il Motomondiale, dopo 3 settimane consecutive in pista, si prende una più che meritata pausa prima di arrivare a Phillip Island, sede del Gran Premio di Australia, il 16 ottobre. MotoGP, Moto2 e Moto3 affronteranno la pista, round 18 del campionato, dopo due stagioni di assenza.

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