Un po’ come in Moto3, anche in Moto2 la vittoria è andato a un pilota di certo non famosissimo per le abilità sul bagnato. Nella classe leggera è toccato a Romano Fenati, nella seconda gara di giornata a Dominique Aegerter, già protagonista di una grande qualifica ieri e autore oggi di una gara senza errori. Un successo inatteso che rompe anche l’egemonia della Kalex nel campionato di mezzo, visto che questo successo della Suter è il primo “non Kalex” da Austin 2015 (quando vinse Sam Lowes su Speed Up), e il primo del gruppo svizzero da Valencia 2014 (ottenuto ai tempi grazie a Tom Luthi). In seconda posizione, in rilancio nelle quotazioni del mondiale, Thomas Luthi che dimostra come a Brno che sul bagnato il pronostico può nettamente avvantaggiarlo.
L’inizio gara è sembrato promettente per gli italiani ma al traguardo, tra gli azzurri favoriti, è giunto solo Bagnaia, quarto, mentre Morbidelli, Marini, Baldassarri e soprattutto Pasini sono incappati in errori banali, che hanno tolto la possibilità del secondo successo italiano quest’oggi. Terzo Syahrin.
Come in Moto3, la pista era pesantemente bagnata e la pioggia, verso le battute finali, ha ricominciato a picchiare forte sopra le teste dei piloti ancora in corsa. Prima del via la direzione gara ha deciso che, se superato il diciassettesimo giro le condizioni fossero diventate impraticabili, sarebbe stata esposta la bandiera rossa e la corsa non sarebbe ripartita.
Alla partenza scatta come un fulmine Franco Morbidelli, mentre Pasini rimane un po’ al palo facendosi sfilare anche dall’altro partente in prima fila, Aegerter. Il ritmo di Pasini in questo primo giro è abbastanza lento, tanto da fare il “tappo” a Luthi, Oliveira e Navarro dietro di lui. Si fanno ben vedere invece gli italiani del team Forward (che sfoggiano una livrea ispirata alla MV Agusta di Giacomo Agostini) Baldassarri e Marini, ma la gara del fratello di Valentino Rossi si concluderà dopo meno di quattro chilometri, con la caduta al primo giro alla Misano 1.
Davanti Morbidelli sta già fuggendo, ma nel corso dei primi tre giri si assiste a un vero e proprio disastro per gli italiani: al terzo passaggio cadono, entrambi al Rio, Pasini e Baldassarri, perdendo di netto l’anteriore, e pochi secondi dopo la stessa sorte capita all’italo-brasiliano davanti, che alla Quercia scivola terminando in maniera deludente la sua gara. Uno “zero” pesantissimo per il mondiale del nostro azzurro, mentre dai box il team CartXpert segnala a Luthi la caduta dell’avversario davanti.
Gli italiani non sono gli unici a rimanere vittima della pioggia, giacché anche Simeon, Vierge e Navarro (autore quest’ultimo di una caduta pericolosissima al curvone) vanno giù. Come in Moto3 sono le cadute a dettare l’ordine della classifica. Davanti quindi rimane Aegerter insidiato da un Luthi attendista e con un occhio al mondiale, mentre più indietro Bagnaia e Corsi tengono alta la bandiera tricolore cercando di riprendere Nakagami. Nel frattempo cadono Locatelli, Roberts, Nagashima, Mackenzie, Pons e Isaac Vinales. Anche Gardner cade, per ben due volte, riprendendo la corsa in entrambi i casi.
Davanti Oliveira e Luthi sembrano approfittare dell’inciampo di Morbidelli ma anche il portoghese cade, creando la giornata perfetta per “CioccoLuthi”. Purtroppo anche De Angelis, nel Gran Premio di casa, cade alla Misano 2, mentre davanti Luthi prova un timido affondo sul connazionale al Tramonto. L’attacco però non riesce e negli ultimi giri l’elastico tra i due è continuo. Nel frattempo Bagnaia e Corsi sorpassano un Nakagami in difficoltà, seguiti però anche da Brad Binder che è il più veloce in pista con la sua KTM.
A tre tornate dalla fine Syahrin, terzo, molla la presa non riagganciandosi ai primi due, e all’ultimo passaggio anche Luthi decide di non rischiare e di accontentarsi dei 20 punti. E così Aegerter vince il suo secondo Gran Premio in carriera. Doppietta svizzera davanti a Syahrin, a Bagnaia primo degli italiani e a Binder, mentre Corsi è stato autore di una caduta proprio a due curve dalla fine. Il pilota della Speed Up è riuscito però a riprendere la sua moto e piazzarsi ottavo, mentre Nakagami, che era sesto, è caduto anche lui all’ultimo passaggio, concludendo 11°. Anche De Angelis, caduto, ha concluso 12°.
La classifica si riaccorcia drammaticamente per Franco Morbidelli, ancora primo con 223 punti ma con solo 9 di vantaggio su Thomas Luthi. Sembrano definitivamente fuori dai giochi Alex Marquez (che ha saltato la gara dopo la frattura al bacino di venerdì) e Miguel Oliveira, rimasti distanti a 68 e 82 punti. Bagnaia, grazie a questi 13 punti, riscavalca Pasini e Nakagami per il quinto posto in classifica, dimostrando come per il 2018 potrà essere uno dei volti da osservare con maggior attenzione.
Ecco qui i risultati della gara e la classifica completa di campionato.
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