Le proprie azioni valgono più di mille parole, e dopo un inverno passato con molti dubbi sulle motivazioni di Pecco Bagnaia di correre al massimo in Moto2, ora che ha già un contratto e un posto assicurato per la MotoGP, il lavoro fatto dal torinese ha dato i suoi frutti, zittendo tutte le sentenze sputate prematuramente. L’asso dello Sky Racing Team ha portato al successo il team di cui Valentino Rossi è proprietario dopo quasi un anno, poiché l’ultimo successo del team risaliva, prima di stasera, al Mugello 2017 con la vittoria di Andrea Migno. Per Bagnaia è il primo successo in Moto2 dopo un’annata già grandiosa come rookie, ottenuto con ritmo costante ma anche di forza, ribattendo all’ultimo sorpasso dell’amico Baldassarri effettuato all’ultimo giro. Il #7, neo-acquisto di Sito Pons e del suo team, ha primo dovuto affrontare l’ostacolo Álex Márquez prima di poter puntare al connazionale, ma il riaggancio è arrivato solo all’ultimo giro e l’ultimo tentativo fatto alla 15 è parso fin troppo azzardato.
Serata stregata per il fratellino di Marc Márquez, terzo al traguardo ma fortemente penalizzato da un problema al freno posteriore, scaldatosi eccessivamente. Nonostante ciò, lo spagnolo ha potuto conservare il podio su Mattia Pasini, che parte bene in campionato col quarto posto. Crollo invece per il povero Romano Fenati, che dopo una buona partenza ha subito continuamente sorpassi su sorpassi, finendo 24°.
Le condizioni della pista sono rimaste inalterate rispetto alla Moto3, per cui ideali per la gara della classe di mezzo. Nessuna novità particolare prima della partenza.
Al via al migliore allo scatto è Pecco Bagnaia dalla terza casella, che in curva 1 si mette davanti all’altro italiano Baldassarri e al poleman Márquez. La prima curva è invece infelice per Oliveira, che va largo e ritorna in pista in decima posizione, dietro anche al compagno Binder. Pasini e Fenati si ritrovano nel pieno di un duello, dal quale esce vincitore il romagnolo che poi passa anche Vierge, sempre al primo giro.
Mentre Fenati va largo in curva 1 e perde due posizioni sulle KTM, davanti Bagnaia prende il largo: l’italiano porta già intorno al secondo il suo vantaggio sui due diretti inseguitori, mentre poco più indietro si forma un gruppetto per la lotta ai piedi del podio, tra Pasini, le due KTM e le due moto del team Dynavolt. Da segnalare la gran partenza di Mir, già 12° al secondo giro. Gardner su Tech3 intanto va largo alla 1.
L’elastico tra i primi tre prosegue per gran parte della gara (almeno fino a dieci giri dalla fine), con Pecco capace d’imporre un ritmo sui 2:00 bassi; Baldassarri e Márquez rispondono a loro volta, mantenendo un distacco di otto decimi. Continua intanto la lotta tra Binder, Oliveira e Vierge, con lo spagnolo più volte lungo alla 1 nel tentativo di rispondere alle moto austriache. Lowes, 11°, sorpassa Marini nella lotta per l’ingresso in top ten.
Márquez diventa il più intraprendente a dieci passaggi dalla conclusione, superando Baldassarri in curva 1. L’italiano però non ci sta e risponde subito in curva 4, aprendo però a sua volta un varco allo spagnolo alla 6 che finalmente riuscirà a mettersi alla caccia della Kalex nera #42. Ma durerà poco: l’alfiere del team Marc VDS a sei giri dalla fine subisce il contrattacco di Baldassarri (sempre in curva 4) e finisce per la via di fuga. Il disco del freno posteriore della sua moto è diventato incandescente, permettendo il riavvicinamento di Pasini ancora quarto; pochi giri prima era caduto Lowes purtroppo, all’ultima curva.
Rimangono così i due italiani in lizza per la vittoria, ma a tre giri dalla fine Pecco sembra avere ancora la situazione sotto controllo: è in testa dall’inizio della gara e il suo vantaggio non è mai sceso sotto i sei decimi. Negli ultimi giri però il connazionale spreme tutto ciò che può dalla sua Kalex e, quasi per magia, il suo svantaggio si riduce a nemmeno due decimi. All’ultimo passaggio, nella velocissima 15 verso sinistra, Baldassarri prova a infilarsi ma in accelerazione Pecco ripassa sbarrandogli la strada, e andando a vincere meritatamente questa corsa. A un decimo l’ex-pilota del team Forward, seguito da Márquez (bravo a tenere la terza posizione), Pasini e le due KTM di Oliveira e Binder. Mir ha concluso 11° il suo debutto, dietro ai duellanti in top ten Marini e Navarro.
Qui i risultati del GP del Qatar vinto dal nostro Bagnaia.
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