Moto2 | GP Malesia: Brad Binder vince ancora, ma il campionato va ad Álex Márquez

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
3 Novembre 2019 - 08:15
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In una gara che non gli aveva mai portato fortuna e che anzi gli è quasi costata il titolo mondiale nella Moto3 nel 2014, Álex Márquez conquista il suo secondo titolo iridato nel Motomondiale, a ben cinque anni di distanza dall’alloro iridato nella classe leggera. Si è conclusa così la sua attraversata nel deserto verso il titolo Moto2, dopo tante stagioni passate all’ombra di altri piloti, magari arrivati nella categoria dopo di lui, senza mai poter portare le proprie speranze iridate fino alle ultime gare. L’anno prossimo Álex avrà il duro compito di difendere il #1 sulla sua carena, mentre Brad Binder ha deciso di salutare il campionato Moto2 concludendo questa stagione al meglio. Dopo la vittoria in Australia, per il sudafricano è arrivato anche il successo a Sepang, il quarto di una stagione in crescendo ma con diversi rammarichi per l’inizio del campionato.

Thomas Lüthi ha concluso al terzo posto chiudendo il podio, ponendo la parola “fine” alle sue chance iridate anche quest’anno. Lo svizzero si è trovato davanti a sé la chance di poter allungare la lotta iridata fino a Valencia, ma il buon ritmo di Márquez gli ha impedito di apportare quantomeno un attacco alla seconda posizione.

LA CRONACA

Il meteo continua a essere favorevole a Sepang, ma il caldo continua ad aumentare e potrebbe rendere ardua la vita delle gomme e soprattutto dei piloti.

Allo scatto il poleman Márquez e Binder partono bene, con il sudafricano che si mette a comandare il ritmo sin dalle prime battute. Alle loro spalle ci sono Nagashima, Vierge e Lüthi, mentre i nostri italiani non partono benissimo, con Marini che si ritrova ottavo alla fine del primo giro. Anche per Navarro non c’è una bella partenza e lo spagnolo della Speed Up recupera solo una posizione. Non conclude il primo giro Bo Bendsneyder con la NTS.

Mentre davanti due dei tre contendenti al titolo tentano la fuga, si assiste a una serie di cadute piuttosto lunga che include nomi di alto rilievo come Martín, Bastianini e Di Giannantonio; a quanto pare il gran caldo sta mettendo a dura prove le Dunlop ma anche le sospensioni su questo nastro d’asfalto. Al quarto giro la leadership cambia: Binder commette un lungo alla 14 e  rientra in pista alle spalle di Márquez e Nagashima (su quest’ultimo recupererà la posizione due curve dopo).

Nonostante sia solo al comando, Márquez pare non averne per scappare, mentre il suo compagno Xavi Vierge si rende utile nella corsa iridata del #73, tenendo Lüthi dietro per qualche giro e non rendendogli il sorpasso facile. Dopo il lungo e l’immediato sorpasso su Nagashima, Binder non perde tempo e riacciuffa il rivale.

Anche Márquez pare impiccato e, tra le curve 7 e 8, va leggermente largo sul cordolo, con Binder che lo punzecchia all’esterno della curva successiva. Álex Márquez resiste al comando ma solo fino all’inizio del giro successivo, quando Binder si fa largo (in maniera anche molto dura) alla 1. I primi quattro ora sono tutti piuttosto vicini, ma nel giro successivo Nagashima perde il posteriore in uscita dalla 14 e fa attardare anche Lüthi, il quale riesce quantomeno a passarlo.

Passa la metà gara e il ritmo dei primi tre si stabilizza sul 2:06.9 e il 2:07.5. Con questa situazione Márquez, secondo, sarebbe campione del mondo ma alle sue spalle Lüthi comincia a girare forte, facendo calare il suo distacco fino a sei decimi. Cadono anche Chantra e Manzi.

A cinque giri dalla fine alla lista dei ritirati si aggiungono Bezzecchi e Lowes (quest’ultimo per un contatto col posteriore di Gardner alla 9), ma davanti la situazione non cambia. Binder continua a comandare ma la sua fuga oltre il secondo di distacco permette a Márquez di mantenere un vantaggio di sicurezza sull’elvetico del team Dynavolt. All’inizio dell’ultimo giro, l’ex-iridato della 125cc getta la spugna: Brad Binder vince la sua quarta gara stagionale ma Álex Márquez è di nuovo campione del mondo, dopo il titolo del 2014 in Moto3. Per la seconda volta lui e suo fratello Marc sono insieme in cima al mondo del Motomondiale.

Dopo i tre protagonisti troviamo Xavi Vierge al quarto posto, Jorge Navarro al quinto e poi Lecuona, Baldassarri, un Nagashima calato a picco nel finale, Schrötter e Marini. Gli altri due italiani a punti sono Bulega e Pasini, 12° e 13°.

Come detto, anche il titolo mondiale della Moto2 è andato in archivio, mentre è ancora in ballo la questione relativa al secondo posto in campionato, con Binder a 234 punti contro i 230 di Lüthi e i 210 di Navarro. Marini si avvicina leggermente al quinto posto di Fernández Guerra, avendo solo 15 punti di distacco adesso.

Qui i risultati della penultima gara stagione e la classifica mondiale della classe di mezzo.

Fonte immagine: motogp.com

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