Moto2 | GP Malesia 2023, Gara: Fermín Aldeguer firma un altro successo, Pedro Acosta si aggiudica il secondo titolo mondiale

Moto2
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
12 Novembre 2023 - 07:36
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Approfittando di un’altra debacle di Arbolino, Acosta gestisce alla perfezione e si assicura il mondiale, a due anni da quello Moto3.


Il risultato del GP Malesia 2023 classe Moto2 rispecchia alla grande quelli che sono i valori in campo dei migliori nella classe di mezzo. Da una parte, abbiamo il terzo successo stagionale ed il secondo consecutivo di Fermín Aldeguer, il nuovo che avanza e che potrebbe, già dall’anno prossimo, diventare un nuovo riferimento per la scuola di talenti spagnola.

Dall’altra, quella più importante quest’oggi, c’è l’incoronazione in quanto campione di Pedro Acosta. Due anni dopo il titolo conquistato a Portimão in Moto3, “El Tiburón” ridiventa campione anche nella classe di mezzo, eguagliando così un record che era riuscito solo ad Álex Márquez finora, ovvero aggiudicarsi il titolo in entrambe le categorie nate negli anni 2010.

Un mondiale che, per Acosta, arriva al termine di una gara condotta senza sforzo né problemi, anche vedendo ciò che è successo a Tony Arbolino. Un altro risultato poco brillante del pilota lombardo (decimo) ha spianato la strada iridata al #37, anche se stavolta l’alfiere Marc VDS è stato un po’ in balia degli eventi, a cominciare dall’incidente tra Aldeguer e Manuel González al via (in cui quest’ultimo ha rischiato di venire investito da chi sopraggiungeva) che l’ha rallentato.

Terza posizione a sorpresa per Marcos Ramírez, che nel finale ha contenuto il rientro di Ai Ogura per conquistare il podio; si tratta del primo arrivo in top tre nella Moto2 per il pilota di American Racing.

LA CRONACA

Alla partenza Aldeguer e González scattano benissimo dalla prima fila e lasciano un po’ piantato Celestino Vietti, che viene subito sopravanzato da Acosta e anche da Arbolino, partito a razzo dalla terza fila. L’esaltazione per la bella partenza del lombardo, però, dura poco: in ingresso a curva 2 i due spagnoli in testa si toccano e Manuel finisce a terra, con Tony costretto a fare slalom tra moto e pilota perdendo diverse posizioni. L’incidente viene messo sotto investigazione, ma alla fine non ci saranno ripercussioni né per Fermín né per Manuel (che riparte intanto).

Arbolino prosegue in settima posizione e subito sorpassa Ogura per riguadagnare la sesta, ma il secondo giro di fatto termina i giochi iridati con Acosta: in ingresso alla 9, Arbolino cerca di attaccare Arón Canet, ma finisce per agganciare la coda della Kalex #79 rischiando quasi di finire a terra; dopo un’escursione sull’erba, l'”Artista” rientra nelle retrovie, in 24a posizione.

Ad Acosta ora basta vedere il traguardo ed Aldeguer ha così campo libero per andarsene in fuga con già più di 2″ di vantaggio sul connazionale, mentre al terzo posto s’inserisce Ramírez. Continua male la gara degli italiani, con la scivolata di Vietti alla 9 a cui fa seguito quella di Izan Guevara alla stessa curva.

Le posizioni sono momentaneamente congelate e l’unico brivido lo regala Canet scontando il long lap penalty e quasi entrando in contatto in uscita con Alcoba. Il #40 rientrerà al 14° posto, ma successivamente perderà l’anteriore alla 2 nel tentativo di superare l’alfiere Gresini. La gara del team Pons termina qui, dato che nel giro precedente era stato a Sergio García a cadere alla 9, così come Nozane.

Con Aldeguer in testa con oltre 3″ di vantaggio, la lotta più interessante è quella per il terzo posto, con Ramírez ancora a podio ma inseguito da Alonso López, mentre Ogura è leggermente più staccato. La rincorsa della seconda Boscoscuro, tuttavia, si ferma ed Ogura, a sette giri dalla fine, riesce a superare López alla 15 per passare all’attacco dell’altro spagnolo. Intanto González rientra ai box e si ritira definitivamente.

Ramírez riesce egregiamente a difendere la terza posizione, in termini di ritmo, dal giapponese, mentre López crolla all’inizio dell’ultimo giro perdendo altre due posizioni su Jake Dixon e Somkiat Chantra.

Questa diciassettesima ed ultima tornata del GP Malesia è una passerella sia per Aldeguer ma soprattutto per Acosta, col primo che si aggiudica la terza vittoria in carriera ed il secondo che, coi punti del secondo posto, viene incoronato campione della Moto2.

Acosta festeggia la corona nella classe di mezzo con un casco dorato e con una mascotte rappresentante il suo soprannome: uno squalo. Ramírez completa un podio tutto spagnolo davanti ad Ogura, Dixon, Chantra, Lowes, Roberts, Arenas ed Arbolino, che depone le armi con un poco glorioso decimo posto. López, nel giro finale, è sprofondato al 22° posto, forse per un problema tecnico.

La piccola consolazione per Tony è rappresentata dall’esser diventato vicecampione del mondo: a fronte di un distacco da Acosta di 77 punti (320,5 contro 243,5), Tony ne può contare 60,5 di vantaggio su Dixon, sufficienti per tenere matematicamente a distanza l’inglese. Dal canto suo, invece, l’ex-pilota del BSB non si può dire sereno, dato che Aldeguer, coi recenti risultati, è ora quarto e si è portato a soli 21 punti da lui.

Questa la classifica del Gran Premio e la generale piloti Moto2.

Fonte immagine: ajo.fi

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