Moto2 | GP Indonesia 2023, Gara: settima meraviglia di Pedro Acosta in un podio tutto spagnolo

Moto2
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Ottobre 2023 - 08:37
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Canet tenta di resistere al ritmo martellante di Acosta, ma si arrende al secondo posto davanti ad Aldeguer. Arbolino sesto.


Questo finale di stagione della Moto2 si sta trasformando sempre più in una passerella per Pedro Acosta, che si assicura anche il successo del GP Indonesia portando a sette il numero di vittorie collezionate in questo 2023. Dopo una partenza perfetta dalla seconda fila, il pilota del team KTM Ajo Red Bull si è liberato del poleman Arón Canet, ripetendo poi la sua solita fuga a suon di giri veloci fino a raggiungere la bandiera a scacchi.

Una vittoria che consolida ancor di più la sua leadership nel mondiale, ottenuta in cima ad un podio rappresentato dalla sola Spagna. Sono ben tre, infatti, i piloti ispanici giunti davanti a tutti, con Canet ottimo secondo e Fermín Aldeguer rimontante terzo. Il pilota della Speed Up ha fallito l’inseguimento sull’alfiere di Pons Racing, ma ha comunque chiuso sul podio.

Tony Arbolino, dopo un inizio grintoso, ha terminato in calando la sua gara a Mandalika, chiudendo al sesto posto alle spalle di Jake Dixon e Manuel González, quinto ancora una volta.

LA CRONACA

Alla partenza Canet scatta bene, ma Acosta, dalla seconda fila, brucia sia González che Filip Salač per portarsi al comando in curva 1, finendo però leggermente lungo e permettendo ad Arón di riagguantare la prima posizione. L’ex-campione della SSP300 è terzo, mentre è autore di un’ottima partenza anche Tony Arbolino, quarto. Nelle retrovie Jeremy Alcoba ne combina un’altra delle sue, stendendo Alonso López (il quale poi riparte) ed Alberto Surra; il pilota Gresini subirà due long lap penalty per quest’ennesimo incidente.

Non va meglio al suo compagno di squadra, che viene steso da Ai Ogura in un contatto in curva 17. Questo penalizzerà anche il giapponese a cui viene comminato un long lap penalty, mentre davanti Acosta, all’inizio del secondo passaggio, supera Canet alla 1 e si porta in testa. Da qui non mollerà più la leadership, ma Canet rimarrà agganciato al #37 per alcuni giri, mentre Arbolino supera González per la terza piazza.

Il ritmo dell’italiano pare sufficiente anche per riprendere i due spagnoli davanti, ma dopo un errore alla curva 10 il passo gara dell'”Artista” crollerà, facendolo diventare un tappo per gli inseguitori. Tra questi c’è Aldeguer, che si libera di Somkiat Chantra con un sorpasso aggressivo alla frenata più violenta del tracciato e sale in quinta posizione.

Ben presto il pilota Speed Up superstite scavalcherà anche González ed Arbolino, salendo in terza piazza ma con oltre 2″ di ritardo da Acosta e Canet. Pedro, grazie al suo ritmo, comincia a sfiancare il #40, portando a 1″1 il proprio vantaggio.

Il duello più intrigante è quello per la quarta posizione tra Manuel e Tony, con l’italiano che tenta in più occasioni di passare il pilota sotto l’effige Yamaha per poi finire sempre lungo, subendo così il controsorpasso. Ciò avvantaggia Jake Dixon, mentre più indietro Zonta van der Goorbergh patisce un highside in uscita dalla 16 al nono giro; il suo compagno Barry Baltus si ritirerà per noie tecniche poco dopo.

Davanti Canet tenta una reazione nella parte centrale della gara e riporta il proprio gap sotto i 0″7, ma durerà poco: come già visto in Portogallo, il ritmo martellante di Acosta è sufficiente per sfiancare l’alfiere della squadra Pons, che a dieci giri dalla fine cede di schianto nei confronti del connazionale. Nel frattempo Dixon supera Arbolino alla 10, ma dopo un paio di scambi sbaglia in curva 16 e si ritrova ad oltre un secondo e mezzo.

Il calo di Canet accende la speranza della rimonta per Aldeguer, il quale si ritrova, a cinque giri dalla fine, a meno di 0″7. Tutto sembra pronto per un finale a due per la seconda posizione, ma nei due giri successivi Arón non solo eguaglia i tempi del #54, ma riesce addirittura a seminarlo. Fermín, a tre tornate dalla fine, alza bandiera bianca e si accontenta della terza posizione.

Dixon, invece, riesce a recuperare tutto lo svantaggio su Arbolino ed approfitta di uno scossone del pilota italiano alla 4 (che quasi cade) per salire in top five. Non è finita perché, all’ultimo passaggio, il #96 attacca anche González, soffiandogli il quarto posto a due curve dalla fine.

Pedro Acosta, nel frattempo, festeggia in monoruota la settima vittoria dell’anno, la terza nelle ultime quattro manche e la seconda di questa fase asiatico-oceanica. Podio tutto spagnolo con Canet ed Aldeguer alle sue spalle, poi Dixon, González, Arbolino, Chantra, Sergio García, Joe Roberts e Sam Lowes. Buona gara per Dennis Foggia, 11°; solo 15° l’altro pilota Ajo, Albert Arenas.

Con 65 punti di vantaggio su Arbolino, Acosta con questo ritmo potrebbe chiudere i giochi iridati già in Thailandia, se dovesse superare i 75 punti di margine. Tony, d’altro canto, dovrà guardarsi da un possibile ritorno in extremis di Jake Dixon, sì a -40 da lui (212 a 172) ma in grado di superarlo se la spirale negativa del #14 dovesse continuare. Chantra è salito al quinto posto passando López, il quale ora si deve guardare anche da un rientro di González.

Questi i risultati del GP Indonesia e la classifica Moto2 con cinque gare ancora da svolgere.

Fonte immagine: ajo.fi

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