In una gara accorciata per una bandiera rossa, Acosta guadagna altri cinque punti nel campionato Moto2.
Finora, il weekend del GP India 2023 ha parlato completamente spagnolo. Dopo il successo nella gara Sprint MotoGP di Jorge Martín e quello di Jaume Masiá, anche nella Moto2 a spadroneggiare è stata la Spagna con Pedro Acosta, il quale ha rispettato il pronostico largamente favorevole della vigilia.
Dopo una partenza abolita per un incidente al via, un secondo start favorevole e dodici giri condotti in maniera impeccabile, “El Tiburón” si è aggiudicato la sua sesta vittoria stagionale, la seconda consecutiva dopo Misano Adriatico.
A conti fatti, sono solo cinque i punti guadagnati in classifica su Tony Arbolino, tornato a podio dopo un digiuno che durava dal Gran Premio di Germania al Sachsenring. Si tratta sicuramente della miglior corsa condotta dal lombardo da molto tempo a questa parte, ma ora il ritardo dal #37 è salito a 39 punti.
Lo spettacolo (se così vogliamo chiamarlo) è avvenuto alle loro spalle. Nella sfida per il terzo posto Joe Roberts ha prevalso su Sergio García Dols dopo un bellissimo duello all’ultimo giro (anche se ci sarebbe da ridire su un tocco dell’americano sul verde in uscita da curva 9), mentre altre battaglie sono terminate in modi decisamente peggiori, come ad esempio quella tra Alonso López e Jake Dixon nei primi giri, finita con un contatto in curva 4 causata dall’ennesima manovra poco lucida del pilota Speed Up.
LA CRONACA
Al primo avvio Dixon, nonostante un attacco fuori misura di López in curva 1, mantiene la prima posizione davanti ad Acosta ed Arbolino, ma alle loro spalle succede il finimondo: Jeremy Alcoba sbaglia la staccata e finisce per causare uno strike con altri quattro piloti, nell’ordine Celestino Vietti, Marcos Ramírez, Somkiat Chantra e Taiga Hada. Dopo metà giro viene esposta la bandiera rossa e i piloti tornano ai box.
Dopo una decina di minuti d’attesa per mettere in sicurezza piloti e moto incidentati, viene proclamata la procedura di ripartenza rapida. Questo permette ad Alcoba, Ramírez e Chantra di prendere il via, mentre Vietti ed Hada sono costretti al ritiro immediato. La gara viene inoltre accorciata a dodici giri (sei in meno rispetto a quanto pattuito) ed il pilota Gresini viene penalizzato con un solo long lap penalty per la carambola provocata.
Il secondo start è più tranquillo e non vede incidente in curva 1, con López che ritenta invano l’affondo alla 1 all’interno ma finisce nuovamente largo, permettendo a Sergio García di prendere il comando davanti ad Acosta ed Arbolino. Pedro, tuttavia, non perde tempo e supera il connazionale in curva 4, mentre Tony tiene a bada Alonso sempre alla frenata in fondo al rettilineo.
A centro gruppo avviene un altro incidente multiplo: stavolta è Arón Canet a mancare totalmente il punto di frenata e colpisce l’incolpevole Sam Lowes, provocando anche la caduta di Ai Ogura. Stavolta non è necessario l’intervento della bandiera rossa e la corsa può proseguire.
Aiutato dal tappo del pilota Pons Racing, Acosta prende subito il largo ed Arbolino è invece costretto a scavalcare García, cosa non facile dato che il #11 risponde alla 1. Il lombardo riesce a completare il sorpasso alla 3, ma il distacco dal pilota Ajo è già salito a 1″8. Joe Roberts è quarto intanto, mentre pochi metri dopo il via Chantra si è fermato (forse per i danni alla moto rimediati nel primo incidente).
Al terzo giro nuovo contatto ed incidente, stavolta i coinvolti sono López e Dixon: dopo una brutta partenza l’inglese tenta di passare lo spagnolo in curva 4 per ottenere la quinta piazza, ma l'”Asso” cerca un incrocio di traiettorie in uno spazio inesistente e la toccata, con doppia caduta d’anteriore, è inevitabile. Dixon continua la sua corsa, ma le sue speranze iridate scendono ora a zero.
Davanti le posizioni cominciano a stabilizzarsi, con Arbolino che mantiene un distacco costanti di 2″ da Acosta e comincia a guadagnare terreno su García, avvicinato invece da Roberts. Alcoba, al momento 11° in lotta con Dennis Foggia, non compie il long lap penalty entro tre giri e per punizione la direzione gara gliene assegna un altro.
Quando il #52 finalmente imbocca la traiettoria esterna di curva 3, finisce per andare lungo oltre la linea bianca, sprofondando nella ghiaia e finendo a terra. Mentre la gara del pilota Gresini finisce in maniera ingloriosa, Manuel González supera Zonta van den Goorbergh per la quinta piazza; il figlio d’arte ha comunque a tiro i suoi primi punti stagionali.
Negli ultimi due giri si accende la lotta per l’ultimo gradino del podio: Roberts stringe la traiettoria alla sopraelevata e compie un magnifico sorpasso ai danni di García, il quale però riesce a rimettergli le ruote davanti in curva 4 dopo un primo tentativo a vuoto alla primissima curva.
Roberts, in tutta risposta, replica la manovra del giro precedente, ma stavolta lo spagnolo risponde in accelerazione e alla 10 torna davanti. E’ però il #11 a compiere l’errore fatale, frenando troppo tardi per la 12 e finendo nella via di fuga asfaltata, regalando all’alfiere Italtrans l’ultimo posto sul podio.
Pedro Acosta intanto vince il Gran Premio d’India 2023, battendo per distacco Arbolino, Roberts, García, González, van den Goorbergh, Darryn Binder, Barry Baltus, Ramírez (ottimo nono dopo l’incidente al primo start) e Filip Salač. Da segnalare l’incidente all’ultima curva tra Skinner e Nozane, causato dalla perdita d’anteriore del giapponese.
Acosta raggiunge, nella graduatoria iridata, i 236 punti raccolti contro i 197 di Arbolino, mentre Dixon ha ora uno svantaggio di 90 lunghezze (quasi quattro round) nei confronti del potenziale fenomeno spagnolo. Canet e López, entrambi finiti a terra per incidenti innescati da loro, sono ancora a pari punti a quota 116, con Vietti sesto a dieci lunghezze da loro.
Qui i risultati del GP India e la classifica Moto2 dopo tredici Gran Premi.
Fonte immagine: ajo.fi
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