Dopo il mesto ritiro di Aragon per i dolori al nervo del ginocchio, Alex Marquez torna a sorridere dopo i tre zeri consecutivi negli ultimi Gran Premi, vincendo a Motegi per la terza volta dopo i successi ottenuti in Moto3 nel 2013 e nel 2014. È la prima vittoria in Moto2 dello spagnolo non “in patria”, ed è anche un’ottima maniera per rilanciare le proprie quotazioni in attesa del 2018. Podio atipico quello visto oggi nella classe di mezzo, poiché in seconda e terza posizione sono arrivati Vierge e Syahrin. Il poleman Nakagami, dopo un avvio brillante, è giunto solo sesto, dietro ai primi due italiani, ovvero Bagnaia e Pasini. Per quanto riguarda la lotta titolata, Franco Morbidelli è stato autore di una gara di conserva che gli ha permesso di guadagnare un ottavo posto e tre preziosi punti su Luthi, molto meno a suo agio sull’acqua di quanto ci si aspettasse.
Come per la Moto3, anche la gara Moto2 è durata solo due terzi della lunghezza originale: quindici giri anziché ventitré. Tra la celebrazione sul podio della Moto3 e la preparazione in griglia della Moto2, l’intensità della pioggia è notevolmente diminuita. Nessuna possibilità comunque di vedere la pista asciutta oggi.
La partenza di Nakagami allo spegnimento dei semafori è ottima e gli permette di mantenere la testa della corsa in maniera agevole su Vierge e su Marquez. Alla curva 2 Pasini infila prepotentemente Aegerter, e in poche curve fa lo stesso col #73. All’inizio del secondo giro Pasini è già secondo, dopo aver passato anche Vierge, e si lancia all’inseguimento di Nakagami. Luthi nel frattempo è autore di una bella partenza, in un solo giro sorpassa Simeon, Bagnaia e Aegerter, ma a causa di un lungo alla 1 spreca tutto il buon lavoro fatto riscendendo in 10a piazza, proprio davanti al rivale Morbidelli. Al terzo giro cadono Navarro e Marini.
Mentre la stessa sorte capita anche a Binder poco dopo, Morbidelli supera Luthi al quinto giro in curva 3 passando in nona posizione, e lo imita Baldassarri che supera a sua volta lo svizzero alla 5. Poco più indietro Cortese e Nagashima si stendono a vicenda nella stessa curva. Davanti, nel gruppo di testa composto da sei piloti (Nakagami, Pasini, Marquez, Vierge, Oliveira e Syarihn), Marquez passa Pasini all’Hairpin e prova immediatamente l’affondo su Nakagami in fondo alla discesa, ma senza successo.
In questa fase di gara i più veloci sono lo spagnolo e il malese Syahrin, che con facilità prima passa Oliveira e poi supera un Pasini in difficoltà. Marquez a cinque tornate dalla fine ci riprova in fondo al discesone sul giapponese del team Honda Asia, e stavolta l’affondo riesce; è il sorpasso decisivo per la vittoria. Nakagami non riesce più a mantenere il ritmo, ed è facile preda di Vierge, Syahrin e anche del Paso.
Negli ultimi giri le prime posizioni sono abbastanza congelate, eccezion fatta per la scaramuccia per il quarto posto: Pasini riesce a passare Nakagami, alla quale al contrario non riesce a rintuzzare l’attacco di Pecco Bagnaia, tornato su forte negli ultimi giri. Pecco non si accontenta e alla Victory Corner, all’ultimo giro, soffia al Paso la quarta posizione, giungendo al quarto posto. Morbidelli vince il suo duello con Aegerter giungendo ottavo, con Luthi solo 11°.
In classifica iridata Morbidelli ha ora 24 punti di vantaggio tra sé e il suo prossimo compagno di squadra. Sono usciti ufficialmente dalla lotta titolata gli iberici Marquez e Oliveira, nonostante la vittoria dello spagnolo, il quale ora avrà il compito di aiutare l’italo-brasiliano nella conquista del titolo mondiale oramai abbastanza vicino.
Qui i risultati della Moto2 e la classifica aggiornata.
Fonte immagine: motogp.com
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