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Moto2 | GP Giappone: Luca Marini mette a segno la doppietta Buriram-Motegi

di Alyoska Costantino
AlyxF1 alyoska.and.myself
Pubblicato il 20 Ottobre 2019 - 08:20
Tempo di lettura: 5 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Moto2 | GP Giappone: Luca Marini mette a segno la doppietta Buriram-Motegi
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E’ ancora l’Inno di Mameli a risuonare sul podio del Gran Premio del Giappone. Come successo lo scorso anno, sia in Moto2 che in Moto3 gli italiani l’hanno fatta da padrone e se l’anno scorso era toccato Bezzecchi e Bagnaia difendere i nostri colori, dopo Dalla Porta è stato Marini a centrare il successo quest’oggi. Partito dalla pole position, il #10 dello Sky VR46 ha comandato a lungo il Gran Premio fino a che non è stato raggiunto da Tom Lüthi, con cui ha iniziato un duello prolungatosi fino all’ultimo giro. Per Marini è la seconda vittoria consecutiva dopo il dominio a Buriram, mentre per l’elvetico è il miglior risultato dal Gran Premio di Catalogna, in cui terminò sempre al secondo posto.

Il podio è stato completato da Jorge Martín, il cui GP a Motegi è stato decisamente migliore rispetto a quello dello scorso anno; lo spagnolo ha preceduto Lorenzo Baldassarri e Jorge Navarro, mentre al sesto posto è arrivato Álex Márquez. Nonostante il #73 abbia preceduto sia Augusto Fernández (ottavo) che Brad Binder (addirittura 12°), in termini di distacco Márquez non ha guadagnato nulla, essendo diventato Lüthi il suo principale avversario.

LA CRONACA

Al via Marini sfrutta bene la pole position e affronta la prima curva in prima posizione davanti alle due Kalex del team HP40 Pons e a Chantra, partito bene anche lui. La situazione nel primo giro non vede grandi stravolgimenti, mentre nel secondo avviene già un grosso colpo di scena: in uscita da curva 2 Binder, partito bene, viene affiancato all’interno dal compagno Martín e per difendersi finisce oltre il cordolo sull’erba ancora umida dai giorni scorsi; la sua KTM s’imbizzarrisce e quando torna sulla linea retta viene centrata da Sam Lowes, che sarà costretto al ritiro per i danni al manubrio. Il sudafricano si salva dal ritiro ma scivola in 21a posizione.

Sempre durante il secondo giro Márquez e Lüthi danno vita a un fantastico duello in cui si scambiano la posizione ben due volte e a prevalere, almeno inizialmente, è il fratello di Marc; Álex però prende un’imbarcata in uscita dall’ultima curva che rallenta lo svizzero e permette a Navarro di guadagnare due posizioni. Davanti Marini guida le operazioni davanti a Baldassarri, che nel frattempo ha scavalcato Fernández. Si assiste anche a un brutto contatto tra Vierge e Lecuona alla 10, col pilota KTM che rimane a terra all’esterno della curva e che viene soccorso dai commissari con la barella.

Qualche giro dopo si accende la lotta tra i due italiani davanti, con Baldassarri che affianca Marini alla 130R ma senza sorpassarlo. Sarà però l’unica fiammata del loro confronto, poiché da dietro Lüthi recupera a suon di giri veloci dopo aver risolto a suo favore la lotta con Márquez e va ad attaccare con facilità Fernández, in curva 5.

Anche Chantra è un bersaglio piuttosto facile, mentre il primo gruppo va dalla terza posizione fino all’11a occupata da Bastianini: all’interno di questo blocco di piloti c’è anche un ottimo Bezzecchi, ma l’attenzione rimane su Álex Márquez e il resto dei protagonisti della lotta iridata; Martín e Schrötter sfidano lo spagnolo per la sesta posizione, mentre si assiste alla caduta di Gardner mentre era nono.

Lüthi sbriga in fretta anche la pratica Baldassarri e comincia la caccia a Marini, che ne aveva approfittato per guadagnare qualche metro. Alla 9 lo svizzero compie il sorpasso e Baldassarri, terzo, quasi rischia di centrare Marini al tornante successivo. Chi comincia invece un calo vertiginoso è Chantra, che in un solo giro perde quattro posizioni da Márquez, Schrötter, Fernández e anche Bezzecchi, la cui gara viene però stroncata da un guasto tecnico. Davanti Lüthi guadagna sei decimi nel suo primo giro a pista libera, ma dopo un paio di passaggi anche Marini accelera scendendo sotto il muro del ’51.

La lotta nel gruppo di testa rimane molto accesa: risale anche Navarro che passa Márquez per il sesto posto, ma un lungo di Schrötter permette ai due spagnoli di sfilarlo. Con questa situazione di classifica chi ci guadagnerebbe di più sarebbe proprio Lüthi, che viene però ripreso da Marini proprio in questa fase; in maniera analoga Navarro ma soprattutto Martín stanno ricucendo il distacco da Baldassarri per l’ultimo posto sul podio.

Dopo tre/quattro giri di studio, al penultimo passaggio il #10 attacca l’elvetico per la prima posizione alla curva 7, dopo averlo quasi affiancato dall’esterno alla 130R. La strategia di Marini funziona e il forcing dell’ultimo giro gli permette di guadagnare il terreno sufficiente per evitare un qualsiasi attacco dal pilota del team Dynavolt, che arriva anche lungo alla 11 nel tentativo estremo di recuperare. Marini vince la sua seconda gara stagionale davanti a Lüthi e a Martín, anche lui bravo a recuperare la posizione al penultimo giro. Dopo Baldassarri e Navarro giungono Márquez, Bastianini e Fernández, mentre Binder, con la moto danneggiata gravemente dal contatto con Lowes, ha come unica soddisfazione il sorpasso su Aegerter per la 12a posizione.

La classifica piloti cambia in termini di posizioni, ma non di distacchi: Márquez ha ora 234 punti e un vantaggio di 36 su Lüthi; Fernández scende a -42 dal connazionale ma chi ci perde maggiormente è Binder, ora a 50 punti di distacco dal leader della classifica. Davanti al sudafricano c’è anche Navarro, cui manca ancora il primo successo nella categoria ma che dista 38 punti dal pilota del team Marc VDS. Da segnalare come anche lo stesso Marini sia ancora in lizza per la corona, seppur distaccato di ben 58 punti da Márquez.

Qui i risultati della gara e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: Facebook / Sky VR46


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