Moto2 | GP Germania 2025, il weekend di Deniz Öncü: AAA cercasi continuità

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 16 Luglio 2025 - 09:00
Tempo di lettura: 7 minuti
Moto2 | GP Germania 2025, il weekend di Deniz Öncü: AAA cercasi continuità
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Un’analisi del fine settimana di Deniz Öncü al Sachsenring, vincitore del Gran Premio di Germania classe Moto2.


La Moto2 sta continuando ad essere la categoria più equilibrata del Motomondiale quest’anno ed in quel del Sachsenring si è visto, col ritorno alla vittoria di Deniz Öncü al GP Germania 2025. E’ proprio il turco ad essere il protagonista del nuovo articolo della rubrica “Il weekend di”, riservata al Motomondiale.

Prima d’iniziare con l’analisi del fine settimana tedesco di Öncü, è necessario fare un piccolo excursus della sua carriera. Deniz, fratello di Can, è al momento alla sua seconda stagione in Moto2 col team KTM Ajo Red Bull, squadra con cui ha anche disputato il suo ultimo anno in Moto3 andando vicino alla conquista del titolo mondiale, perso per una cinquantina di punti contro Jaume Masiá.

Prima di giungere al Motomondiale, però, Deniz ha seguito il percorso delle serie internazionali, correndo prima nell’Asia Talent Cup dal 2016 (vincendo il titolo nel 2017) e poi nella Red Bull Rookies Cup, il monomarca KTM dedicato alla crescita dei piloti sotto l’ala della Casa di Mattighofen. Nel 2018 corre proprio contro il fratello gemello, il quale diventerà campione a fine anno.

Per il #53 ci sarà un altro anno nel monomarca KTM con le prime apparizioni sporadiche in Moto3, ma il debutto nel mondiale avverrà solo nel mondiale 2020, insieme al team Tech3. La partnership con la squadra francese dura tre anni ed è particolarmente buono il terzo anno, il 2022, in cui conquista tre podi (due secondi ed un terzo posto) ed altre nove top five.

Da qui arriviamo ai giorni nostri: dopo l’assalto fallito al titolo della classe leggera, Deniz debutta in Moto2 (categoria per cui è sempre difficile compiere il salto dalla Moto3, per le differenze di peso e potenza) in una squadra di prim’ordine come Ajo, in cui però i numerosi cambiamenti alla categoria (su tutti il passaggio alle gomme Pirelli dopo oltre un decennio con Dunlop) mandano in confusione la struttura di Aki Ajo. Il turco-norvegese conclude il campionato 2024 al 20° posto, con la bella perla del podio di Aragón ma nulla più.

Nel 2025 la stagione non inizia a meraviglia: due arrivi fuori dalla top ten ed un ritiro ad Austin allontanano subito Öncü dalla vetta, ma la sua stagione ritorna sui giusti binari a partire dal Qatar, con un buon secondo posto. Dopo altre tre gare altalenanti è di nuovo il GP d’Aragona a ridare una grande gioia a Deniz, che vince la propria prima gara nella classe di mezzo in un arrivo in volata storico contro Diogo Moreira.

E’ tempo ora di vedere in che modo è stato raggiunto il medesimo risultato ma in Germania.

Venerdì

Il weekend di Öncü non inizia nel migliore dei modi: seppur con un distacco piuttosto contenuto dalla vetta, Deniz apre la sua tre giorni sassone con un ottavo posto in FP1, a 0″230 di distacco dal leader del turno Joe Roberts con un tempo realizzato al quindicesimo dei ventuno giri previsti.

La situazione non migliora con lo svolgimento della Practice, anzi: complici delle Boscoscuro particolarmente in palla in Germania, evitare l’eliminazione dai primi quattordici per rimanere in Q2 si fa più arduo ed Öncü ce la fa con uno scarto di un decimo e poco più, chiudendo la sessione all’11° posto. Ciò che preoccupa maggiormente è il distacco, di ben mezzo secondo su Celestino Vietti (primo al venerdì pomeriggio).

Queste le dichiarazioni del pilota al termine della prima giornata: “Abbiamo concluso la prima giornata in Germania con un buon feeling. Siamo entrati in Q2, quindi domani dovremo fare un altro passo avanti. Ci sono molte cose da migliorare al momento, ma il nostro inizio di weekend è stato buono. Vediamo se domani pioverà, ma lotteremo il più possibile per ottenere una buona posizione in griglia di partenza. Stiamo lavorando nel modo giusto e questo pomeriggio faremo di più per avvicinarci maggiormente durante le qualifiche di sabato al Sachsenring”.

Sabato

A scombussolare le carte al sabato è la componente meteo: la pioggia, forte o debole che sia, non smette di scendere durante la seconda giornata del Gran Premio ed Öncü, in condizioni di grip scarso, riesce sempre ad esaltarsi. La FP2 del mattino lo conferma, col turco che sale al terzo posto (seppur ad un secondo pieno da Tony Arbolino) in 1:32.653.

In qualifica le condizioni da bagnato danno una gran mano ad alcuni piloti e mettono in grossa difficoltà altri. Deniz è stato tra coloro che ne hanno beneficiato e si è assicurato la seconda fila in Q2, col sesto crono finale. Spaventa particolarmente il distacco di un secondo e mezzo rimediato da Jake Dixon, anche se, in questo caso, è un gap condiviso da tutti i piloti dalla quinta posizione in giù.

Queste le sue parole dopo le qualifiche: “Il sabato in Germania è finito qui ed abbiamo avuto condizioni molto difficili. Sono contento di aver concluso la giornata senza incidenti, cosa non facile viste le sessioni di oggi. Domani partiremo dalla seconda fila, sesti, il che è un ottimo risultato viste le difficili condizioni che abbiamo trovato in pista. Speriamo che il meteo sia migliore domani, quindi partire così vicini ai primi è molto importante per noi. Cercheremo di lottare con i migliori e, naturalmente, di ottenere il massimo dei punti possibili”.

Domenica

Alla domenica il meteo è tornato ad essere clemente e la pista si è presentata asciutta in vista del Gran Premio. La gara inizia bene per il turco sin da subito e a dargli una mano inaspettata è la lotta in curva tra Senna Agius (scattato in anticipo) ed il poleman Dixon, col primo che allarga la traiettoria del secondo e gli fa perdere posizioni cruciali.

L’australiano sarà poi punito con due Long Lap Penalty e ciò permetterà a Deniz di liberarsi di due avversari importanti senza fatica. Già alla fine del secondo passaggio il #53 è in testa davanti a Barry Baltus ed Arbolino, pilota col quale Öncü si alternerà al comando nei primi sette giri, fino alla caduta dell’italiano alla Sachsen Kurve.

Dal sesto giro in poi Öncü comanderà la gara davanti a Baltus, in attesa di un finale pirotecnico che, però, non arriverà mai. Durante il corso del ventunesimo giro su venticinque, infatti, uno scontro in fondo al rettilineo tra Marcos Ramírez ed Albert Arenas costringe la direzione gara ad esporre la bandiera rossa e a congelare i risultati al ventesimo passaggio, assegnando la vittoria a Deniz per aver completato i due terzi della distanza prevista.

Il fratello di Can si è espresso così dopo la vittoria: “È molto bello vincere di nuovo qui. Poco prima della gara ho parlato con la squadra della strategia e abbiamo deciso di provare a prendere il comando e spingere il più possibile, quindi ho deciso di farlo perché ero un po’ deluso dopo il Mugello, dove ho avuto una situazione simile e non sono riuscito a gestirla allo stesso modo. Sono molto contento di come abbiamo lavorato durante l’intero weekend, quindi non posso che ringraziare la mia squadra. Certo, sono stato un po’ fortunato perché la bandiera rossa ha reso la vittoria più facile, ma una vittoria è una vittoria. È stata un’altra grande giornata per la famiglia Ajo, quindi grazie a tutti loro. Voglio dedicare questa vittoria a Borja Gómez e a tutta la sua famiglia in questo momento difficile”.

RISULTATI SESSIONI:
FP1
– 8° (1:23.302, +0″230)
PR – 11° (1:22.854, +0″525)
FP2 – 3° (1:32.653, +1″040)
Q2 – 6° (1:34.992, +1″505)
Gara – 1° (-0″129)

Conclusioni – Voto al weekend: 9/10

La vittoria di Öncü al Sachsenring è un risultato veritiero su certi aspetti e un po’ bugiardo su altri. Vedendo il weekend nel proprio complesso, né sull’asciutto né sul bagnato il pilota del team KTM Ajo era sembrato un pretendente alla vittoria di primo piano: per quanto Deniz sia storicamente un animale da gara, le premesse al termine delle prove non lasciavano presagire il risultato arrivato poi domenica, tra l’altro grazie anche ad alcuni avvenimenti occorsi durante il Gran Premio.

Su tutti, il fatto che Öncü non fosse il pilota più veloce in pista. Questo primato spetta a Diogo Moreira, il quale era alle prese con una storica rimonta dal 25° posto che l’avrebbe sicuramente portato a lottare per la vittoria, se non fosse stato per il clamoroso errore alla Castrol Omega e all’ancor più clamoroso sbaglio nel rientrare in pista in maniera poco sicura, provocando l’incidente con David Alonso che gli costerà una partenza dalla pit lane per Brno.

A ciò vanno aggiunti anche la manovra di Agius alla partenza su Dixon, che ha fatto perdere tempo prezioso all’inglese nei primi giri, e la bandiera rossa del ventunesimo giro, che ha negato al pubblico tedesco di vedere la sfida con Barry Baltus, il quale era sembrato molto in forma durante l’arco del fine settimana.

Passiamo ora ai pro: per quanto possa esser arrivata in condizioni fortuite, una vittoria è pur sempre una vittoria ed Öncü è stato magistrale nel saper cogliere a piene mani dalle situazioni in cui sono incappati gli altri, prendendo da subito il comando della gara e non mollandolo praticamente mai. Inoltre, le doti sul bagnato del fratello di Can gli hanno permesso di posizionarsi bene in griglia, in una discreta seconda fila.

Andando a vedere il quadro più generale, c’è da parlare di come sia un peccato che un Öncü in questo stato di forma non lo si veda tanto spesso quanto si vorrebbe. Vedendo l’andamento del mondiale di Öncü, infatti, è impossibile non notare la grande discontinuità del suo campionato.

E’ questo il più grande punto debole del #53, per certi versi condiviso dal fratello (attualmente protagonista nel campionato SSP) e che allo stesso tempo è la sua dote più spiccata. Con un andamento di campionato più lineare, Deniz sarebbe sicuramente un candidato ideale per la lotta al titolo, sia per il talento di cui dispone che per i mezzi a cui può attingere, essendo Ajo Motorsport uno dei team più forti (se non il più forte).

Tuttavia, il saper tirar fuori il coniglio dal cilindro come al Sachsenring o come nella volata vista al MotorLand è, per Öncü, una dote che lo rende probabilmente più memorabile ed apprezzabile agli occhi degli appassionati e dei tifosi turchi, i quali dal nulla possono aspettarsi che il #53 arrivi per primo al traguardo in un fine settimana in cui nessuno se lo sarebbe anche solo lontanamente immaginato.

Tornando ad essere più pragmatici, è difficile immaginare che un pilota di questo stampo possa, un giorno, arrivare ad indossare una corona iridata dei massimi campionati a due ruote senza risolvere questo difetto, ma allo stesso tempo è questo genere di piloti, così sorprendenti ed imprevedibili, che riesce a far breccia nei cuori della gente.

Fonte immagini: ajo.fi

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